Una vecchia sanzione amministrativa risalente al novembre 2018 è tornata alla ribalta a Recanati, scovata dall’Ufficio tecnico comunale durante le consuete pulizie di fine anno. La vicenda riguarda D.P. e la sua azienda, accusati dalla Stazione dei Carabinieri Forestali delle Marche di aver abbattuto due esemplari di Quercus pubescens e cinque di Ulmus minor, entrambe specie protette. Inoltre, l’azienda avrebbe danneggiato altre due piante protette e tagliato i rami principali di altre due querce, senza le necessarie autorizzazioni.

All’epoca, i trasgressori avevano tentato di contestare la sanzione amministrativa presentando una memoria difensiva attraverso il loro avvocato. Tuttavia, le giustificazioni non erano state accolte dalla Forestale, che aveva confermato la violazione. Nonostante ciò, la pratica si era inspiegabilmente arenata nel marzo 2019, finendo nel dimenticatoio.

Ora, a distanza di cinque anni, il fascicolo è riemerso. Il risultato? Una richiesta di pagamento che, per il cittadino e la sua azienda, è arrivata come un’amara sorpresa di fine anno. La multa, che ammonta a 8.766 euro, è stata calcolata in forma ridotta, come precisato nell’ordinanza emessa dal dirigente dell’Ufficio Tecnico.

Un epilogo inaspettato che sottolinea l’importanza della tutela ambientale e l’inevitabile peso delle responsabilità legali, anche a distanza di tempo.

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