Alla lettera aperta di Andrea Marinelli, capogruppo del PD, sul presunto conflitto di interesse dell’assessore alla cultura Ettore Pelati per il contributo di 1.500 euro comcesso all’associazione Controvento – sino  a luglio scorso presieduta dalla madre Laura Borgognoni – per l’organizazzione del Premio Gigli d’Oro, risponde  Nino Taddei, ex collega di giunta sia di Bravi che di Marinelli.

Su questa vicenda – scrive – non sono molto d’accordo nella sostanza, ricordo che mai nessuno mi attaccò quando ero assessore per le collaborazioni con la ProLoco. In fondo l’amministrazione odierna chiede ad una associazione di organizzare un importante evento per la città, ma soprattutto se vogliamo parlare della forma, il bersaglio mi sembra sbagliato, infatti è il sindaco che eventualmente ha permesso la realizzazione dell’evento come promosso dall’assessore, e quindi sarebbe dovuto essere il primo cittadino il primo a dover essere chiamato in causa. Troppo facile prendersela con Ettore, e magari a qualcuno della sua maggioranza non è nemmeno dispiaciuto. Il conflitto di interessi per 1.500,00 euro anche no, per un servizio reso alla città anche no. I problemi da sollevare contro questa amministrazione sono altri, più importanti e più pregnanti e che coinvolgono gli interessi di tutti noi recanatesi. Smettiamola con queste stupidate facili da individuare e amplificare, ma senza nessun costrutto in definitiva”.

Taddei, quindi, ha ricordato che quando era assessore, nessuno lo criticò per la collaborazione con la ProLoco, presieduta dalla sorella e punta il dito sul sindaco. “La vicenda onestamente è capziosa sia come forma che come sostanza, 1.500,00 euro per organizzare un evento legato a Gigli. Se una associazione è attiva in un settore, non è perché un congiunto diventa assessore che quella associazione dovrebbe smettere di essere attiva in quel settore. Poi c’è il problema che il capo dell’amministrazione che prende sempre le decisioni finali è il Sindaco, per cui attaccare un sottoposto fa il gioco di chi, all’interno di quella amministrazione ambisce a prendere posto di questi. Il Sindaco non può sfuggire alle sue responsabilità”.

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12 commenti

  1. Dopo 6 mesi torna a parlare Taddei per dare una mano a Pepa e Pelati, ma d’altra parte lì ha già aiutati a vincere le elezioni

    • Una mano a Pepa non me pare proprio, gli sta dicendo che manda al macello la fanteria per far contenti i suoi squadristi 🤣

  2. CARO NINO PER TE E FACILE PARLARE,DOVEVI PRENDERE UN CANE E TE NE SEI RITROVATI DUE.
    COME IL GIGLI D’ORO (PLURALE) ORGANIZZATO DA DUE ASSOCIAZIONI,
    CAMBIO DI PROSPETTIVA????

  3. Stai tranquillo, disintossicati della politica, ne va la tua salute/vecchiaia, visti gli abbondanti capelli bianchi

  4. E allora? Tutto ‘sto discorso per lisciare il pelo al giovane e inesperto assessore? O per dimostrare di essere “politicamente” vivo?

  5. Come mai nessuno dei soloni che ora predicano il rispetto dell’etica ha proferito verbo allorquando i lavori di messa in sicurezza del chiostro di S. Agostino sono sati affidati direttamente (ossia senza preventiva gara), all’azienda del suocero di un assessore, oppure quando l’incarico professionale direttivo/progettuale inerente al Castello di Montefiore è stato conferito a tecnico legato/riconducibile al Sindaco in carica?
    Questo è il modus agendi dei sinistri, sempre pronti a montare in cattedra e ad impartire lezioni di moralità salvo, ovviamente, quando sono loro stessi a rendersi protagonisti di gravi mancanze

    • -Giovanni -Bonfili on

      LA QUESTIONE FU FATTA PRESENTE ALL’OPINIONE PUBBLICA ? O A ME E’SFUGGITA? IO,PER COERENZA,NON AVREI SORVOLATO.

    • Interessante..chi sono questi tecnici? Non se ne seppe nulla all’epoca eppure sarebbe interessante approfondire per capire bene i retroscena di questa politica cittadina.

  6. Vado contro tendenza rispetto ai commenti che leggo sopra ma per me le parole di Taddei non sono sbagliate. Ci invita a riflettere tutti, destri e sinistri, sulla qualità dei lavori svolti e sulle responsabilità dei vertici amministrativi. Se avessimo veramente tutti del vero senso civico non ci arroccheremo dietro le nostre bandiere di riferimento ideologico.

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