Il 20 novembre a Roma in viale Manzoni 85 si terrà la prima esposizione personale di Euro Cacchiarelli, 64enne di Montecassiano (MC). La mostra, in 56 pezzi unici, racconta l’affascinante viaggio dell’artista dal suo passato di lavoratore fino all’idea di trasformare l’oggetto multa in un’ampia gamma di esperienze estetiche. Le opere, provenienti dalla collezione personale di Cacchiarelli, creano un percorso espositivo di ibridazione tra realtà e oggetto artistico, rendendo estetici degli oggetti del quotidiano.

Le opere in mostra raccontano l’esperienza di Cacchiarelli con il problema della velocità su strada, quasi in un ricordo futurista, e dimostrano la sua abilità nel trasformare materiali cartacei, colle e pigmenti, in opere di grande profondità emotiva.

Dietro questa mostra c’è la mano della trasmissione “Faccende Complicate” di Rai 3, un programma ideato dal giornalista Valerio Landini e noto per esplorare storie comuni e surreali in chiave ironica e riflessiva.

Euro Cacchiarelli, nato a Montecassiano nel 1960 e fondatore dell’azienda agricola di famiglia, si avvicina solo oggi al mondo dell’arte, riscontrando un’immediata attenzione da parte dei media.

Cacchiarelli, già noto alle cronache per i suoi contenziosi con la pubblica amministrazione in merito a 56 multe contestategli dopo le rilevazioni di un autovelox sulla Strada Regina di Recanati, ha trasformato la sua esperienza di lavoratore e pendolare in una prova dell’unicità dell’arte.

L’avventura, che ha portato Cacchiarelli a creare questa mostra, prende il via sulla Strada Regina di Recanati, teatro delle numerose contravvenzioni che gli sono state elevate tramite autovelox di Romitelli, piccolo nucleo abitato che si trova lungo la Provinciale che collega Macerata con la nazionale Adriatica. Queste multe hanno visto Euro presentare 56 ricorsi presso la Prefettura di Macerata, ottenendo una vittoria parziale: 15 verbali sono stati annullati per irregolarità nella notifica mentre 12 sono rimasti a suo carico con una sanzione complessiva di 1.807 euro da versare al Comune di Recanati. Determinato a proseguire nella sua battaglia, Cacchiarelli è ora in procinto di presentare i suoi ricorsi al giudice di Pace. La sua difesa si basa sull’illegittimità degli autovelox che sostiene non essere conformi a norma, una tesi che secondo lui rende invalide tutte le multe ricevute.

 

 

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11 commenti

    • Un conto è l’illegittimita dell’autovelox, altro è l’aver preso 56 multe per non aver rispettato il limite. Per il primo caso basta metterci un bravo avvocato. Per le seconde, avendoci fatto una mostra, ha fatto appalesare il suo bassissimo quoziente di intelligenza e ci si chiede anche: ce l’ha ancora la patente e soprattutto CHI GLIELA DATA!! Poverino.

      • Il furbetto agli onori !
        Cittadino impegnato con orgoglio nel voler ottenere ragione …
        Tutti gli altri poveri fessi ! Non c’è bisogno di tale ingegno che alimenta l’arroganza quotidiana di cui siamo circondati !

      • Il signor Cacchiarelli con le sue sanzioni ci ha fatto una mostra e questo deporrebbe a favore di un suo basso quoziente intellettivo? Se c’è chi va a vederla vuol dire che suscita interesse, non crede? Intanto il quoziente di conoscenza dell’ortografia dell’anonimo delle 5.43 è bassino, forse voleva scrivere “chi gliel’ha data” invece di chi gliela data? Poverino.

        • 11.00) maestra, scusi l’errore di ortografia. Resta il fatto che lei non ha capito nulla della vicenda e giustifica anche la stupida mostra. Continui a segnare con la matita rossa gli errori elementari, permettendoci di elevare la bassa conoscenza ortografica! ( fuori orario di lavoro pero’)
          Poverina. ahahahaha!

  1. Non entro in merito alle 56 sanzioni ma un dato è certo. Molti autovelox non sono a norma, altri non sono regolarmente revisionati, altri sono irregolarmente posizionati, molti altri sono piazzati solo allo scopo di fare cassa. Il fatto altrettanto certo è che nessuno o quasi controlla i controllori che spesso hanno mano libera per abusi di ogni genere a danno dei cittadini indifesi. Basti pensare alle irregolarità della SIS generosamente coperte dal Comune di Recanati. Opporsi alla pubblica amministrazione è lungo e costoso, soprattutto in un Comune come Recanati che non ha mai attivato il servizio del difensore civico e, almeno fino a poche anni or sono, non si avvaleva neanche dell’opera del Difensore Civico regionale. Della serie il Comune è il Comune e ha sempre ragione e se non siete d’accordo prendedetevi un avvocato pagate e finite nelle spire di una cosiddetta giustizia lunga incerta che punta a dare sempre ragione allo Stato e anche quando è costretta a dare ragione al cittadino di solito compensa le spese cosicchè opporsi non è quasi mai conveniente. Questa non è democrazia. Vediamo se la nuova Amministrazione vorrà sanare questo grave vulnus.

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