Padre e figlia avrebbero fatto leva sul fervore religioso e sulla fragilità emotiva di sei persone convincendole a consegnare loro circa 1.133.000 euro complessivi per “purificarli” attraverso specifici riti. Si è chiuso oggi al Tribunale di Macerata il processo a carico di Germana Rapaccini, 64 anni, recanatese, il padre, Oliviero Rapaccini, 83 anni, e Luciano Paccamiccio, di Montecassiano, 70 anni e marito della 64enne. A Germana e Oliviero Rapaccini veniva contestato di aver truffato sei persone mentre il marito di lei doveva rispondere di riciclaggio. I fatti contestati sono avvenuti nel corso degli anni, dal 2011 fino a ottobre del 2018 quando Germana e Oliviero Rapaccini avrebbero convinto sei persone, prospettando loro il pericolo di conseguenze per la loro salute e quelle di loro familiari, a consegnare il denaro per purificarlo. Una vittima ha consegnato 480.000 euro da purificare, un’altra 430.000 euro, un’altra ancora 200.000 euro. Il problema è stato che quei soldi non sono mai tornati nelle mani dei proprietari.

Il Tribunale ha condannato Germana Rapaccini a 2 anni e due mesi per appropriazione indebita. Assolti con formula piena gli altri due imputati: Paccamiccio (perché il fatto non sussiste) e Oliviero Rapaccini (per non aver commesso il fatto).

Il giudice, per quanto riguarda Germana Rapaccini, ha disposto il risarcimento dei danni in sede civile alle parti civili.

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