È dedicata alle vittime innocenti dell’odio e della violenza, bambini e donne, con un forte messaggio legato all’attualità la 47° edizione de “La Morte del Giusto”, in programma venerdì alle 20.30 a Villa Musone. Un messaggio reso ancora più forte dalla scelta, condivisa con il vescovo di Loreto, di far portare la croce nell’ultimo tratto della Via Crucis ad una giovane mamma seguita da un bambino.
Una rappresentazione molto suggestiva, nata per iniziativa di Padre Valentino Lanfranchi, nel 1978 ed organizzata oggi dal Centro Turistico Giovanile CTG Val Musone grazie all’impegno dei tanti volontari, che ogni anno individua un tema che identifica le sofferenze del mondo, al quale dedicare la rappresentazione.
La manifestazione è patrocinata da Prelatura Santa Casa di Loreto, Comune, Regione Marche, Fondazione Carilo, Opere Laiche e Loreto Multiservizi, ed è riconosciuta come una delle più suggestive delle Marche per complessità delle ambientazioni, realismo dei costumi e i suoi quasi 400 figuranti in movimento per circa 3 ore, che dall’area retrostante la tensostruttura salgono fino al Golgota allestito nella collina ai piedi della Santa Casa: processo al Sinedrio, presentazione a Pilato, condanna di Gesù, Calvario e Crocifissione, per concludersi poi con la riflessione moderna su quelli che sono i “calvari” dell’umanità odierna.
2 commenti
Un pensiero alle donne, ai bambini, ai vecchi palestinesi vittime delle bombe e della fame, no eh!?!
Dai su ,oramai ci manca poco e tra qualche anno vedremo portare la croce da un travestito o da qualche immigrato irregolare che di giorno aggiusta i carrelli con la nenia ” ciao amigo,porto carrello” e di notte estrae involucri cellofanati dal deretano per venderli ad individui neuro bruciati dalla società finto perbenista social-comunista.