nota di “Civica Recanati” di Nino Taddei

Che cosa potrebbe accomunare la città di Recanati ad altri borghi italiani e a grandi metropoli internazionali come Abu Dhabi e Londra? La risposta è “tanti passi”, da quelli dei concittadini a quelli dei turisti fino ai praticanti attività fisica in senso agonistico e non (oltre il 65% della popolazione secondo recenti studi).

Ne è convinto Armando “Nino” Taddei, assicuratore di professione, politico per vocazione, fondatore della “Civica Recanati”, lista che fa parte di un nuovo progetto civico per le prossime amministrative di giugno.

L’approccio green e la cultura dell’efficientemente energetico, per la cui diffusione l’Europa mette ha disposizione Fondi dedicati, sono al centro del programma politico della Civica, che sta studiando sistemi di riduzione dei costi energetici, usando poi i margini per ridurre la pressione fiscale sui singoli cittadini, almeno relativamente alle voci di competenza degli amministratori locali.

piastrelle recupero energia cinetica

Pur rimanendo con i piedi per terra, Taddei guarda a case histories di alto profilo: l’aeroporto di Abu Dabi o alcuni camminamenti di Londra stanno infatti sperimentando una innovativa piastrella che trasforma l’energia cinetica in energia elettrica, e cioè uno speciale pavimento brevettato che ricava energia dai passi delle persone, soprattutto in luoghi molto affollati. E indica una via per realizzarla nella cittadina leopardiana, contenuta nelle dimensioni ma vivace e molto frequentata: “Trovare il sistema per ridurre le spese energetiche e farlo in modo sostenibile soprattutto per l’ambiente è secondo me il dovere di tutti i Pubblici Amministratori – spiega Taddei – Per installare queste tecnologie ci sono fondi europei a disposizione dei Comuni che potrebbero arrivare anche qui a Recanati, presentando progetti credibili ma anche ambiziosi, insomma, progetti di valore”.

 “Poniamo, ad esempio, che vengano dotati di questa tecnologia i marciapiedi della circonvallazione, a tutte le ore piene di passeggio – prosegue – L’energia ricavata potrebbe coprire in parte o totalmente le spese del Comune per l’illuminazione pubblica. Ma non finisce qui. Il Comune potrebbe a sua volta reinvestire i soldi risparmiati per l’illuminazione in altre spese di pubblica utilità o per ridurre la TARI o l’IMU dei cittadini”.

 Dunque non fantascienza ma ricerca e smart technology a portata di mano. Basti pensare che il Gruppo Volkswagen intravede addirittura possibili impieghi delle innovative piastrelle nella viabilità pubblica, con speciali pedane posizionate agli stop o ai semafori, che sfrutteranno il peso dei veicoli (circa 1.500 kg contro i 75 di una persona nella media) per produrre maggiore energia. “Questa sarebbe una vera rivoluzione – conclude Taddei – Ma per il momento i nostri sforzi devono concentrarsi sul rendere l’invenzione diffusa e abbordabile, affinché possa rappresentare un passo avanti per l’uomo e per l’ambiente. Per questo, a breve organizzeremo un incontro pubblico con dei consulenti che assistono le Amministrazioni nel reperimento dei fondi EU, destinati a queste infrastrutture”.

 

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28 commenti

  1. Purtroppo a Recanati i tempi del centro pieno di gente a passeggio sono passati da tanti, troppi anni … se si traducesse in energia il calpestio attuale si potrebbero accendere al massimo un paio di candele … cimiteriali

    • bisogna capire se il risultato è maggiore dell’investimento! poi ricordiamoci che il PNNR ti anticipa solo la somma, che dovrai in gran parte ritornare con gli interessi.

      • na volta c era il contadini, l idraulico , il muratore , il fornaro, il bidello…..tutti stava bene….adesso i sacchetti con la scarcarella elettronica, le mattonelle elettriche, i scienziati….siamo pieni di disoccupati……gna da esse concreti

      • bellissima proposta sicuramente, che si colloca nel new deal perfettamente.
        solo che, proposta ad un comune piccolo e che già paga 3 milioni di euro di rate di mutui scellerata ente accesi dalle ultime amministrazioni, sembra esosa.
        si otterrà un beneficio ma il costo in quante decine di anni verrà ammortizzata , pur attingendo ai fondi pnrr.
        Sara meglio accantonare progetti faraonici soprattutto se proposti in campagna elettorale

    • Andrea Marinelli on

      in realtà la passeggiate leopardiana è sempre molto affollata. Quindi l’idea di Nino non appare così peregrina, al contrario. Approfondirò attentamente la questione anch’io.

    • questi progetti finanziati dalla comunità europea, non sono pagliacciate,m a per abbassare i costi energetici ai cittadini non saranno immediati risparmi. Perché dovranno ancora ritornare cantieri stabilire gare di appalti pubblici, dove il tempo passa e non aiuta nessuno. Se invece , ripristinare strade dove servono, progettare un palazzetto dove la scuola B.Gigli oramai non più necessaria per mancanza di nascite, con piscina, bulig, dove posso organizzare feste di compleanno e ecc. avendo un parcheggio sovvenzioni di sosta. In centro storico insieme ai privati collaborazione per agevolazioni nei prezzi di affitto locali, prendere in considerazione palazzi sfitti dove necessaria ristrutturazione creando appartamenti di qualità e non di lusso dove diventano solo per pochi umani.

  2. Isaac Asimov on

    no vabbè, qui adesso è una competizione tra chi è più grottesco dell’ altro…dai piccioncini immortalati sotto la pensilina nuova , alle passeggiate vintage a lume di torcia, a questo individuo che vole monta’ le mattonelle che chissà che miracoli faranno a suo dire e quanto risparmio per ogni cittadino etc etc..ma ce state con la testa? ma non avete nessun pare nte che vi vuol bene e vi esorta a non sparare certe Fanta -idiozie accalappiavoti? a tappa ‘ semplicemente le buche delle strade e dar una parvenza di ordinata ai luoghi pubblici così da non poter sostituire parti meccaniche delle auto private e alleggerirci di armi per autodifesa siete capaci? son sessanta anni che l’ uomo è arrivato sulla luna e noi abbiamo ancora la latrina in fondo al giardino,e questi pensano alle mattonelle bio miracolose…bohhhh

  3. ti sei dimenticato la storia dei microchip sui sacchetti della differenziata che hai tanto sostenuto e che ci sono costati 170.000 euro senza ottenere alcun risultato.

  4. taddei dotiamo i cittadini di scarpe di piombo, se è il peso ad incidere sulla produzione di energia, o facciamo punti ristoro con pastarelle e creme a gratis almeno la gente aumenta di kg.
    ma come si fa a non avere simpatia per questo uomo. recanatesi non lo meritate.

    daje fiordomo che se non ci riesce il PD (ma ci riesce) ci pensa taddei a mandarti a picco.
    ma quanto ci divertiamo sto giro???

  5. Luca Falzetti on

    Politicante pericoloso, che si sente buono per tutte le stagioni con un semplice cambio di casacca. Poi la comoda formuletta di “lista civica” serve solo a cancellare, pateticamente, il passato non certo glorioso. Questa idea dei “marciapiedi tecnologici” (buona solo per procurarsi qualche curioso titolo di giornale locale) se malauguratamente dovesse diventare un progetto in piena regola, costerebbe un botto di soldi e non avrebbe alcuna utilità pratica per la città. Ridicolo paragonarsi ad Abu Dabi, posto dove tra l’altro i soldi ci sono a fiumi visto il commercio del petrolio degli emiri arabi. Piuttosto i marciapiedi… tradizionali e le strade venissero mantenuti come si deve, con adeguata illuminazione e adeguata cura (quante erbacce….). Per camminare a scopo salutistico sono più che sufficienti!

  6. Quindi per capirci facciamo un esempio: se mettiamo dei microchip sui sacchetti della spazzatura possiamo far pagare una tariffa puntuale agli utenti?

  7. ahahahahahahahhahh…test antidroga anche a chi fa politica per “vocazione” dopo aver fatto l’assessore con Fiordy, e adesso futurismo…ottima idea ma certo che piazzarre questa tecnologia su pavimenti pieni di buche sarebbe una mission impossible anche per il tuo “giovane sfavoloso” che perde pezzi da tutte le parti…

  8. ahahahahahahahah!!
    Questa è bella!!!
    AHAHAHAHAHAHAH!!!
    Speriamo che non sia un flop come il microchips!!!!
    AHAHAHAHAHAH!!
    Com’era Nino la teoria?
    Quando il sacchetto entra nel camion viene letto e pesato e in bolletta paghi quanti rifiuti fai!!!
    AHAHAHAHAHAH!!
    La pratica?
    Si il microchips serve per multare il cittadino che ha conferito i rifiuti non correttamente nel sacchetto si ma dal camion poi è caduto e la responsabilità poi è ricaduta su chi è intestato il sacchetto!!!
    AHAHAHAHAHAH!!
    IMMAGINO ORA SEMPLICI ED ENORMI CATTEDRALI SUL DESERTO!!!!
    AHAHAHAHAHAHAHAH!!

  9. Ma non finisce qui. Il Comune potrebbe a sua volta reinvestire i soldi risparmiati per l’illuminazione in altre spese di pubblica utilità o per ridurre la TARI o l’IMU dei cittadini”.
    il gettito IMU si aggira intorno ai 4.5 milioni cui aggiungere per accertamenti un ulteriore milione.

  10. A volte ritornano…… come gli zombie……… in mezzo ai sacchetti della monnezza con microchip….. Forse se ne è mangiato qualcuno per fargli venire queste idee bizzarre. Siamo a RECANATI non a DUBAI, sistemiamo le cose concrete che fanno pietà a Recanati……. profonda vergogna per questo tipo di gente.

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