la lettura del comunicato di Andrea Michelini – Sindaco di Porto Recanati nel quale si informa “che in questi giorni si è provveduto ad installare nel marciapiede che caratterizza la passeggiata del lungomare Scossicci i cestini dei rifiuti che una volta erano posizionati lungo Corso Matteotti” mi induce a rinnegare un impegno preso con me stesso lo scorso anno e a chiederti, ancora una volta, di condividere con me alcune riflessioni.
Premesso che il compito della maggioranza è governare ed il compito dell’opposizione è controllare l’operato della maggioranza occorre anche precisare che si governa assumendo decisioni e si controlla verificando queste decisioni. Quindi l’opposizione non compie atti di lesa maestà nei confronti di alcuno quando, esercitando un proprio diritto/dovere, chiede l’accesso agli atti che hanno portato all’assunzioni di decisioni che impattano la vita della comunità cittadina. Regole elementari di democrazia che dovrebbero presidiare alla quotidianità di qualunque consesso elettivo. Così però sembra non essere a Porto Recanati dove, penso da sempre, prevale un personalismo esasperato ed esacerbato in nome del quale, reciprocamente, il concetto di avversario viene sostituito da quello di nemico. E così ci si ritrova in un rimpallo di responsabilità reciproche che nulla hanno a che vedere con una sana e corretta gestione della cosa pubblica. Cosa pubblica che merita l’attenzione, ognuno per il ruolo che riveste, di maggioranza ed opposizione. E’ ovvio che la responsabilità primaria, perché ciò possa avverarsi, ricade sulla maggioranza che, come da ogni programma elettorale che viene sottoposto al giudizio degli elettori, promette trasparenza e partecipazione. Trasparenza e partecipazione che, il più delle volte, essendo due sostantivi di difficile esemplificazione, ed a cui si da una interpretazione ad uso proprio, contribuiscono a rinfocolare la diatriba politica.
Nello specifico la lettura della cronaca dell’ultimo periodo porta a fare una considerazione sugli ormai 28 mesi di permanenza a Palazzo Volpini di questa Giunta. La prima considerazione è certamente positiva perché è un auspicio. L’auspicio è che questa Giunta abbia la vocazione alla riservatezza e quindi stia lavorando in silenzio per costruire una città capace di far fronte alle sfide del prossimo decennio. La seconda considerazione, invece, è forse più obiettiva e deriva dal vissuto quotidiano che vede una comunicazione istituzionale ripetitiva negli annunci e dai contenuti autocelebrativi e che, a volte, sfiorano il ridicolo.
Il comunicato, sempre scritto utilizzando la prima persona plurale, relativo ai cestini di rifiuti è uno dei tanti esempi di comunicazione del nulla e che fa il paio con l’eclatante annuncio che nella prossima stagione estiva sulle spiagge di Scossicci saranno sistemati ben due bagni chimici! Nulla invece per quanto riguarda argomenti quali i problemi dell’ATO 3 per quel che riguarda il mantenimento dell’acqua pubblica o del COSMARI che, a causa di una gestione che certamente non può definirsi brillante, nei prossimi anni costringerà i Comuni ad un considerevole aumento della tassa sui rifiuti. Due argomenti, questi, per i quali il Consiglio dovrebbe fornire gli indirizzi alla Giunta e dei quali invece è tenuto all’oscuro.
Caro Direttore proprio perché queste mie brevi considerazioni nascono dal vissuto quotidiano credo di non dover aggiungere altro anche perché non è mia intenzione, né tanto meno mio compito, mettermi in concorrenza con i consiglieri dell’opposizione. Come giornalista, invece, credo che il mio compito sia quello di analizzare ed evidenziare fatti e comportamenti che possono suscitare perplessità. Concludo ricordando che se tanti primi violini, da soli, non costituiscono un’orchestra così tante trombette, da sole, al massimo possono aspirare a diventare tromboni.
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1 commento
Quanti maestri. Improvvisati.