Recanati al voto ma fra sei mesi circa per cui c’è ancora tempo per scoprire le carte. E’ quello che molto probabilmente frulla nella testa dei rappresentanti delle diverse forze politiche che ancora non sono venute allo scoperto presentando il loro programma e soprattutto i propri candidati. Fa parte di una precisa strategia o nasconde reali difficoltà? Nulla trapela.

L’unica candidatura certa per ora e scontata è quella del sindaco uscente Antonio Bravi che prova ad essere confermato per il secondo mandato forte anche dell’appoggio del Pd locale, oggi teoricamente all’opposizione, che porta con se una buona dote di voti, anche se questa maggioranza appare non del tutto coesa intorno al primo cittadino. Insomma si va alla conclusione di questo quinquennio amministrativo sotto la guida del sindaco Bravi con diversi componenti della maggioranza fra cui due assessori non proprio soddisfatti di questa gestione. Infatti nell’attuale giunta solo tre assessore su cinque hanno dichiarato il loro appoggio a Bravi nella conferenza stampa di fine anno.

Non si sono invece pronunciati i due assessori Michele Moretti Urbanistica e Francesco Fiordomo lavori pubblici, quest’ultimo un tempo grande amico del suo fedele e stretto collaboratore, Antonio Bravi, per dieci anni al bilancio, quando lui era sullo scranno più alto della città. Non si comprende allora perché i due dissidenti non si siano ancora dimessi. È opinione generale che Fiordomo però difficilmente uscirà dalla scena politica tanto che voci lo vorrebbero intento a mettere insieme una coalizione di liste civiche pronta a candidarlo a sindaco. Che sia la stessa coalizione a cui sta lavorando da tempo Nino Taddei già assessore dimissionario nella passata giunta Fiordomo. In politica tutto è possibile.

Dal centro destra i referenti locali di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e alcune civiche assicurano che i giochi sono finiti e che la lunga gestazione sta per partorire il loro uomo “forte”. Finora di ufficiale non c’è nulla anche se con insistenza circola il nome di Emanuele Pepa già Forza Italia, imprenditore di una grossa ditta recanatese, oggi un indipendente con un importante incarico di presidente regionale della Confartigianato. Un’esperienza alla quale difficilmente vorrebbe rinunciare.

Francesco Acquaroli però non vuol lasciare il cerino in mano ai referenti locali del centro destra e ha inviato un suo uomo di fiducia per valutare se c’è la possibilità di recuperare vecchi personaggi  della politica recanatese utili dare un certo peso alla coalizione del centro destra.

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9 commenti

    • … e chi vuoi che sia, se non il DC, oggi UDC, ex ex ex ex… Sindaco di Recanati, oggi dirigente in Regione (e che ha contribuito alla chiusura dell’Ospedale)?
      Lavora per fare candidare il fratello, già Direttore della cosiddetta Banchetta…

      • Speriamo proprio di no, che non sia mai proprio quello li Udc, perchè in tal caso boicotterò le urne elettorali.
        Non essendoci niente di buono da scegliere…

  1. Un altro cacciatore di poltrone? Ma il presidente di Monte Santo, che recita la parte del “capoccia” di Fratelli d’Italia per le Marche è d’accordo?

  2. Criticate…criticate non c’è dubbio che è molto più competente del candidato delle scorse elezioni che si faceva eleggere come civico e a inizio legislatura come una banderuola aderisce a fdi!

  3. Dopo le tante opere pubbliche clamorosamente sbagliate e fallite come il mega parcheggio dell’ ex campo sportivo fratelli Farina anche gli ex comunisti rinnegano il loro passato perché si presenteranno sotto una falsa veste di liste civiche per cercare di nascondere il loro credo e la loro provenienza politica.

  4. anonimo tutta la vita on

    Al di là delle poltrone il mio sogno è avere un sindaco oratore.
    e questo non è proprio il caso in questione, come quello precedente.
    Chissà se un giorno riusciremo ad avere un sindaco con un po’ di dialettica ed una buona preparazione culturale?
    Recanati lo meriterebbe.

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