Ultimi giorni per vedere la mostra “In purissimo azzurro” allestita nelle sale della Biblioteca di Casa Leopardi. L’esposizione delle 21 opere d’arte contemporanea sarà, infatti, aperta sino a domani perché poi da lunedì e sino alla fine del mese Casa Leopardi rimarrà chiusa per lavori di ristrutturazione e manutenzione della nobile dimora da tempo programmati. Le visite saranno sospese per tutto il periodo, ma attraverso il sito Facebook gli appassionati fans del poeta recanatese potranno quotidianamente leggere curiosità su di lui e la sua famiglia, brani e poesie.

I lavori, come già nel passato spiegato dalla contessa Olimpia Leopardi, purtroppo non serviranno ad abbattere le barriere architettoniche presenti per raggiungere, a chi si trova in carrozzina o ha difficoltà motorie, la biblioteca e il piano nobile del Palazzo. Sono, invece, completamente fruibili gli spazi espositivi che ospitano il museo.

Il Palazzo – spiega la contessa Olimpia – è una dimora storica dalla vicenda costruttiva plurisecolare e sottoposta a vincolo architettonico (Legge 1° giugno 1939, n. 1089 art. 2). Presenta, quindi, limitazioni oggettive per il superamento delle barriere architettoniche e per la fruibilità di alcuni spazi da parte delle persone con disabilità motorie. Dal 2016 – anno in cui la Soprintendenza archeologica alle belle arti ci ha dato responso negativo alla richiesta di abbattimento delle barriere architettoniche – cerchiamo di venire incontro con un biglietto omaggio per visitare la mostra permanente in cui i disabili motori possono accedere grazie alle pedane”.

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10 commenti

  1. Speriamo possano usufruire del 110.
    Ne hanno bisogno.
    Perché… i fondi statali, regionali, post terremoto, sono esauriti.
    La cittadinanza plebea ringrazia.

  2. State tranquilli che i lavori di ristrutturazione li pagano come sempre l’ intendenza delle belle arti e cioè noi.
    Altro che il 110 !!
    È come sempre, ci sono sempre stati figli e figliastri.
    Non è cambiato un bel niente.

  3. Come vincere contemporaneamente il campionato del modo degli invidiosi e dei cafoni. Complimenti a 20:19, 6:41 e 11:20

    • 10,38. noi , cafoni siamo senza dubbio, essendo compaesani zotici e villani tuoi e del poeta che così ci etichetto’ per l’eternita. Invidiosi? Qui sbagli, parla per te, non ti allargare. Non dobbiamo invidiare chi campa di rendita…
      Il contadino ha scarpe grosse, mani callose e cervello fino. Non è il tuo caso.

      • Non dovreste invidiare … invece lo fate: “ne hanno bisogno … figli e figliastri …”.
        Per il resto, effettivamente non sono un agricoltore, non calzo scarpe grosse né ho ispessimenti sull’epidermide delle mani… quanto al comprendonio, mi contento che la misura di cui il Signore mi ha dotato mi impedisca di scrivere scempiaggini come quelle che provengono dalla tastiera tua e degli altri tuoi sodali.

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