Per il Comune di Recanati il fatto che la cooperativa Sistema Museo, con la quale aveva sottoscritto un piano finanziario nel 2017 per la gestione dei musei cittadini, scompare dal primo gennaio, incorporata dalla cooperativa fiorentina “Orologio”, non costituisce notizia, o meglio, non crede che sia una notizia da comunicare ai recanatesi. Eppure l’occasione c’era per farlo ed è stata la conferenza di fine anno in cui l’assessore alla cultura Rita Soccio ha parlato di tante belle cose, ma ha evitato di dire che i nostri musei sono gestiti ora da una realtà diversa da quella con la quale il Comune aveva concordato un project financing per un importo di circa un milione e mezzo di euro per una durata di dieci anni.

Quindi dal 1° gennaio la cooperativa “Orologio” di Pontassieve in provincia di Firenze ha incorporato la cooperativa umbra di Sistema Museo. Una fusione per incorporazione che – assicura comunque Luigi Petruzzellis, responsabile del sistema museale recanatese – non provoca alcun cambiamento sostanziale. Stessa cosa accadrà anche per Macerata che in passato ha stretto anche lei un rapporto con Sistema Museo e che ora ha un nuovo interlocutore nella cooperativa Orologio.

Buona parte è colpa del Covid, un periodo che ha messo a dura prova la tenuta del settore. Poi c’è stato anche il terremoto che per noi è stato un disastro, molte strutture sono ancora chiuse”. Con l’entrata in scena di “Orologio” ci sarà un salto di qualità, aggiunge il responsabile della rete dei musei di Recanati. “Orologio registra, infatti, oltre cento milioni di fatturato e ha 4 mila dipendenti e ha già esperienze importanti nel settore culturale: nel suo organigramma c’è già una specifica divisione che si occupa di musei. Inoltre incorpora oggi una realtà importante come Sistema Museo che porta con sé un bagaglio notevole di esperienza di oltre 35 anni che pochissime realtà italiane hanno”.

Ad oggi sono 7 i dipendenti in forza nei vari musei di Recanati, tutti a tempo indeterminato e rimarranno tutti con lo stesso inquadramento del contratto multiservizi, mentre da tre anni sono scomparsi quelli del servizio civile.

Non si comprende come ad oggi l’amministrazione comunale non abbia avvertito la necessità di dare comunicazione alla cittadinanza di questo cambiamento.

 

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10 commenti

  1. Bravo Bravi on

    Fanno così da sempre. Prima fanno le gabole poi si giustificano dicendo: qual’era l’alternativa?
    Come coi MUTUI sulle spalle dei cittadini.
    Loro si aumentano lo stipendio.
    Bravi! Bravi!

  2. Evviva il museoooo!!! on

    Tutto tace. Nessuno parla, nessuno vede. Come per le luci ancora non funzionanti al Parco di Villa Colloredo Mels, le auto parcheggiate davanti al Gallery e divieti di sosta. Immondizia abbandonata, cestini pieni di sacchetti per l’umido. Ma questo quartiere ha il museo, tutto.il resto fa pena!!!

  3. Qualche anno fa mi sembra che la Coop Umbra ha avuto problemi , non da poco conto , sollevati da un consigliere comunale , credo della Lega .
    Forse la Coop di problemi , anche economici ne ha altri , per chiuderli viene aiutata dall’altra.
    Le Coop sono quasi tutte di sx

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