Potrebbe risalire addirittura ai mesi freddi dell’inverno la morte delle due sorelle Stortini, Luisa Berenice, e Piermaria Luigia, stando ai risultati dell’autopsia eseguita questa mattina all’ospedale di Civitanova Marche, dal medico legale Antonio Tombolini.

Sicuramente è stata una morte naturale, ma delle più atroci: le due sorelle, l’una accanto all’altra, nel freddo della loro camera da letto, strette in un pigiama di pile e con maglioni addosso, sarebbe morte per inedia e tormentate dal freddo. I loro corpi ormai quasi mummificati sono stati trovati mercoledì mattina

Con analisi più approfondite sarà possibile sapere nei prossimi giorni anche quando effettivamente sono morte e se prima l’una e poi l’altra. Un’immagine terrificante pensare che una delle due abbia trascorso del tempo da sola accanto al cadavere dell’altra prima di chiudere gli occhi anche lei.

Nel frattempo è stata rintracciata una parente delle due donne da parte della Polizia Municipale che nei prossimi giorni dovrà occuparsi, su disposizione del Magistrato, di organizzare i funerali delle due sorelle.

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34 commenti

    • Non erano povere. Avevano molti immobili. Non volevano rapporti con nessuno. Non parlavano e non salutavano nessuno. Nemmeno il segno della pace a messa. Se non hai rapporti con il mondo il mondo non si chiede nemmeno che fine fai

  1. Luca Falzetti on

    E’ una vicenda sconcertante, che apre interrogativi pesanti verso diversi soggetti, dalla famiglia ai servizi pubblici (non solo quelli del Comune), alla cosidetta “rete” sociale che in una località come Recanati non dovrebbe mancare. Una vicenda su cui occorrono approfondimenti da parte dell’autorità giudiziaria e che comunque dovrebbe far riflettere tutti coloro che, specialmente in questo periodo dell’anno, si dilettano di solidarietà, di attenzione al prossimo, di senso della comunità.

    • buon Natale a tutti on

      la realtà e che se non fai parte di soggetti gestibili lucrosamente da cooperative di partiti amici, leggi migranti che vengono importati per ingrassare le varie coop, puoi morire appunto di freddo e stenti. non frega un cazzo a nessuno.

      buon natale!!
      a no, per non offendere i diversemente festeggianti, occorre dire buone feste!!

      • Ma che diavoli dici?? Ma che c’azzecca i migranti, le cooperative? Ma siete malati di partiti? Queste due signore erano benestanti, solo che a casa loro non volevano che nessuno entrasse. Non hanno mai chiesto aiuto perchè schifavano le persone. Tutto qui.

      • Sì, è vero, per esempio a me le religioni fanno schifo dunque apprezzo il tuo “Buone feste”. Per il resto hai scritto una serie di vaccate straordinarie. Ci sei o ci fai?

  2. Fa rabbrividire vedere come l’assessorato ai servizi sociali e la Consulta della Solidarietà in questi giorni siano silenti su questa drammatica vicenda, ma si adoperano per le “scatole di Natale” da regalare ai bambini poveri…. Ma non vi vergognate a fare ancora queste cose un po’ come le dame di carità di un tempo? Vi fa sentire buone e piè e con la coscenza a posto? Neanche una riflessione dalla “educante” assessora ai servizi sociali

    • Non erano persone indigenti. Erano scostanti. Non volevano avere rapporti con nessuno. Se non hai parenti né amici chi vuoi che si accorga della tua assenza

  3. Quest’ estate erano vive… perché spesso, se non tutti i giorni, la signora più alta delle due, andava al supermercato a piedi con il suo carrello…e per quanto riguarda l’abbigliamento, se non erano tanto lucide…si spiega da solo

    • Luca Falzetti on

      Qui salta l’ipotesi giudiziaria che siano morte a febbraio scorso. Gentile Ancona 2021 perchè non passa un momento dalla Stazione dei Carabinieri per mettere queste cose a verbale? Il senso civico lo impone.

  4. Anonimo Recanatese on

    Non vorrei sbagliare, ma l’ultimo inverno non mi risulta sia stato così freddo (il metano era alle stelle e quindi il riscaldamento l’ho acceso solo quando serviva). Inoltre, sempre se non sbaglio, in primavera o estate una delle due sorelle, quella con occhiali da sole e carrellino stava nei pressi della rotonda Mosca Automobili, probabilmente di rientro dopo aver fatto spesa all’Eurospin o in qualche negozio limitrofo. Raramente la si incontrava a messa al Duomo il sabato sera, per la precisione, ma parlo dell’autunno/ inverno dell’anno scorso. Boh!

  5. Purtroppo siamo bravi a fare opere di bene principalmente agli extracomunitari che in molte occasioni vivono molto meglio degli italiani e degli anziani che vengono sempre dimenticati. A Recanati negli ultimi anni sono accaduti altri simili fatti di persone sole morte in casa. La popolazione è diventa sempre più anziana per cui occorre uno stretto controllo sul piano sociale e di assistenza. I servizi sociali dovrebbero avere una mappa aggiornata del territorio dove abitano persone anziane bisognose, almeno fare loro una telefonata al giorno.

  6. Non erano tanto anziane rispetto a tantissimo altri anziani soli e per aiutarle si sarebbe dovuto farlo a forza visto la loro ostinata ed esplicita volontà di non entrare in contatto con nessuno. Facile dare colpe

    • Ma non ci sono colpe. Chi ha colpa del fatto che non volessero avere rapporti con nessuno? La gente deve finirla di dare colpe a vanvera. Tutti a sentenziare. Si guardassero dentro casa loro.Non erano povere. Non volevano amici ne rapporti di buon vicinato. Ognuno sceglie la sua vita e purtroppo in questo caso la sua morte.

      • Queste auto assoluzioni mi indignano profondamente. Due persone sole ultrasessantacinquenni, delle quali una con evidenti problemi, vanno monitorate. Spero che la magistratura apra una inchiesta in merito e il consiglio comunale prenda atto di avere dei servizi sociali quantomeno inadeguati, e non dico altro. Le festicciole natalizie in Piazza con un po’ di decenza andrebbero almeno sospese fino alla loro sepoltura.

  7. L’orrore più assoluto, non ci sono proprio parole. E menomale che qualcuno ha rotto il maledetto silenzio. Questo deve fare riflettere e vergognarsi l’intera comunità, ognuno di noi e chi ci rappresenta.

  8. A beneficio dei numerosi ‘leoni da tastiera’, rigorosamente anonimi, che dispensano giudizi tranchant sulla falsariga del ‘se la sono voluta loro, quindi nessuno ha colpe’ e, soprattutto, per evitare che qualcuno malauguratamente reputi condivisibili simili scempiaggini, mi permetto di ricordare che la gestione dei servizi sociali è di competenza delle Regioni e dei Comuni.
    I s.s. intervengono per gli anziani in situazione di difficoltà sulla base di richieste e segnalazioni che possono provenire non solo dai familiari e dallo stesso anziano, ma anche da altre persone e soggetti qualificati (tra questi la stessa P.A. di residenza, ASST e altre strutture pubbliche) che possono valutare lo stato di difficoltà dell’assistito.
    I s.s. prestano assistenza:
    – ai soggetti di età superiore ai 65 anni, italiani o stranieri, con documenti in corso di validità e residenti in un Comune italiano;
    – a coloro che si trovano in una difficile situazione socio-assistenziale o che hanno bisogno di un aiuto socio-sanitario e/o economico;
    – ai soggetti non in grado, in maniera autonoma o con il supporto della famiglia, di provvedere a se stessi.
    Come ognuno può comprendere, dunque, il fattore economico-patrimoniale non costituisce alcun discrimine, atteso che l’intervento dei s.s. è occasionato anche dallo stato di bisogno socio-sanitario e/o dalla incapacità di provvedere a sé stessi, requisiti entrambi chiaramente sussistenti nel caso delle signore Stortini.
    Come ho letto in un commento ad un altro articolo sulla stessa vicenda, la vera colpa delle due sorelle è stata proprio quella di essere ritenute abbienti, ergo immeritevoli di alcuna pietas, verosimilmente in ossequio al credo di una certa parte politica che considera il denaro (ovviamente solo quello altrui) alla stregua del male assoluto e quindi, chi lo possiede, un nemico. Mario Pinelli

  9. A Recanati ci conosciamo quasi tutti, queste signore abitavano al centro storico a 50 metri dal Municipio dove c’è l’ufficio competente dei servizi sociali i vigili urbani che dovrebbero presidiare e controllare il territorio. Il medico di famiglia di sarà mai chiesto come stessero di salute? Ci dovrebbe essere anche un prete con una parrocchia che almeno una volta all’anno passa per le case per la benedizione, un prete che dovrebbe conoscere tutte le anime presenti in particolar modo quelle che per vari motivi vivevano in grande difficoltà come queste sorelle. Credo che molti conoscevano il loro isolamento totale ma nessuno ha pensato di fargli una doverosa visita per sapere se potevano uscire per fare la spesa, se erano in grado di mangiare e bere, se ancora erano allacciate alla rete elettrica e idrica o trlefonica. Morire di stenti è una grande vergogna per tutta la citta.

  10. L’ufficio assistenza non era neanche a conoscenza della loro esistenza, e non vale dire che non erano indigenti, si può aver bisogno di assistenza non economica ma gestionale, relazionale, etc. Immagino invece che l’ufficio tributi del medesimo comune le conoscesse molto bene e le trovasse per incassare i tributi locali.

  11. Ora con il favore delle luci e delle musiche queste due sorelle saranno rapidamente archiviate dopo il sommario processo da cui sarebbe emerso che erano asociali e che quindi se la sono voluta. A quanto mi risulta invece, per un incontro occasionale risalente a molti anni fa, parlavano con precisione di linguaggio e asserivano di essere state private di parte dei loro beni quando erano minorenni e orfane. Poi se avevano proprietà immobiliari il Comune doveva ben conoscere la loro situazione. Quindi per favore nessuno cerchi facili assoluzioni.

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