Mariano de Mattia, infermiere degli spedali di Brescia, e Carmen Amadio infermiera dell’Usl della Marca a Treviso, continuano la loro lotta per la verità sul Covid e vaccino e per la inviolabilità del corpo di ogni essere umano.
Entrambi hanno dovuto subire provvedimenti disciplinari dai loro datori di lavoro ai quali però non si sono piegati rinunciando per un lungo periodo alla loro attività e al loro stipendio.
Mariano De Mattia è Presidente dell’associazione di promozione sociale “Apri il cassetto dai respiro ai sogni” che ha l’obiettivo di dare supporto a chi ha subito abusi, si è fatta promotrice della pubblicazione di due libri: “Dall’albero al cielo” e “Dalla carta al cielo” dove sono assemblate lettere di bambini che hanno vissuto la pandemia.
Nell’intervista a radio Erre Mariano de Mattia ha illustrato l’iniziativa, dedicata alla memoria del dottor Giuseppe De Donno, medico simbolo di dedizione e integrità morale.
Carmen Amadio era stata sospesa dalla sua azienda dopo aver partecipato ad una manifestazione pubblica contro l’imposizione del vaccino. Nell’intervista a radio Erre racconta la sua esperienza e la battaglia che continua a portare avanti perché le persone, dice, non abbassino mai la guardia e prendano coscienza dei propri diritti e difendno l’inviolabilità del proprio corpo.
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Fatto il quinto ieri. Tutto ok.