In provincia di Macerata il numero delle pensioni erogate (136mila) supera il numero degli occupati (128mila) di 8mila unità. La nostra è una delle 57 provincie italiane in cui è avvenuto il «sorpasso», quella messa peggio nelle Marche. Solo in provincia di Pesaro – Urbino il numero degli occupati è ancora superiore al numero delle pensioni erogate, 158mila contro 153mila (+ 5mila), mentre il saldo è negativo in tutte le altre: Ancona 199mila pensioni contro 196mila occupati (-3mila); Fermo 74mila contro 31mila (-43mila) e Ascoli Piceno, 92mila contro 86mila (-6mila).

È quanto rileva l’Ufficio studi della Cgia di Mestre che imputa questa situazione a “tre fenomeni strettamente correlati fra loro: la denatalità, l’invecchiamento della popolazione e la presenza dei lavoratori irregolari. Se non si interviene subito, fra qualche decennio la sanità e la previdenza rischiano di implodere”.

Cosa bisogna fare? Secondo la Cgia “far emergere i lavoratori invisibili e quelli che svolgono un’attività in nero (circa tre milioni di persone secondo l’Istat), incentivare maggiormente l’ingresso delle donne nel mercato del lavoro, rafforzare le politiche per la crescita demografica, allungare la vita lavorativa delle persone (almeno di quelle che svolgono un’attività impiegatizia o intellettuale), innalzare il livello di istruzione della forza lavoro (in Italia è ancora tra i più bassi di tutta l’Ue”.

 

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7 commenti

  1. Diventare vecchi è una fortuna! Diventare pensionati ancor di più!
    La categoria che spesso e volentieri al giorno d’oggi contribuisce alla sussistenza dei giovani figli disoccupati. O contribuiscono all’economia delle famiglia dei figli.
    Naturalmente non parliamo dei baby pensionati, dei politici, degli statali, dei militari, degli insegnanti!
    Quelli che sono andati in pensione con 19 anni 6 mesi un giorno.
    Quelli che sono andati con la falsa invalidita.
    Quelli che con 5 anni di legislatura… in regione, in senato, in parlamento.
    Quelli che per causa di servizio…
    Parliamo di tutti coloro che lavorano o hanno lavorato 42 anni ed oltre. La parte operosa della società.
    FORTUNA I VECCHI !

  2. per non rendere la prospettiva veramente tragica si deve metter mano da subito ad una serie di provvedimenti uno più corposo dell’altro,compreso il metodo di contribuzione,passando dalle previdenza alla sicurezza,in quanto la tecnologia sempre più sofisticata ,che è impossibile contrastare,determinerà impatti occupazionali,non compensabili con riduzioni d’orario a condizione di intoccabilità del salario complessivo,senza,peraltro, passare sotto silenzio l’aspetto della solitudine a causa del vistoso calo demografico.Di nessuna portata pratica guardare e condannare errori passati,commessi da tutti.

      • quindi l’11 luglio al cimitero recanatese sulla tomba di Brodolini la commemorazione dovrebbe essere di tipo ben diverso,mentre l’esaltazione dovrebbe essere riservata a quanti hanno manomesso lo Statuto dei Lavoratori.Ma,dico,il pudore è evidente che non sai nemmeno cosa sia,il che ormai non sorprende più nessuno,come dimostra l’andamento delle elezioni non solo in Italia.

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