Lui, il pensionato recanatese settantenne, tira un sospiro di sollievo, ma certo per la sanità pubblica non è proprio un bel biglietto da visita quanto è successo. L’uomo, con coraggio e decisione, nei giorni scorsi aveva preso carta e penna e scritto una lettera aperta alle Istituzioni per raccontare come la sua vita fosse cambiata nell’ultimo anno per colpa di una cataratta che gli impediva di continuare a condurre in autonomia la sua vita: “non faccio più le cose più elementari, guidare l’auto, accompagnare la nipotina, fare una passeggiata, andare a fare la spesa, e tante altre cose”.

Quando gli era stato diagnosticato questo e prescritto l’intervento, si era rivolto all’ospedale di Recanati che gli aveva detto di pazientare almeno un anno e poi sarebbe stato chiamato per l’intervento. Altrimenti c’era la possibilità di metter mano al portafoglio, cacciare 1.500 euro e fare subito l’intervento.  Una cosa che, però, le sue finanze non gli permettono di fare e fiduciosamente aspetta pazientemente il suo turno.

Passano 12 mesi di attesa ma nessuno lo chiama per l’intervento. È lui allora a chiamare l’ospedale e qui arriva la doccia fredda: “Dopo diversi tentativi, finalmente mi rispondono e mi sento dire “Siamo in ritardo, lo sa che mediamente, per fare questo tipo di intervento, ci vuole un anno e mezzo, a volte anche 2”.  Resto senza parole, mi viene da piangere, ma poi prendo carta e penna e scrivo questa lettera di denuncia”.

Il suo sfogo viene pubblicato dai giornali (su radio Erre lo potete leggere qui per intero) e, quasi per miracolo, passano appena due giorni e quella famosa telefonata, che tanto il pensionato ha atteso, arriva: l’intervento alla cataratta è programmato per il prossimo 7 dicembre.

Ma serve una denuncia pubblica per poter avere maggiore attenzione dalla sanità e abbattere le lunghe liste di attesa?

È bastato questo clamore mediatico per aprire le porte della sala operatoria per il povero pensionato?

 

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9 commenti

  1. Certo che Pippo de Saltamartì non ha fatto una bella figura!
    Ed a pensare che Recanati avrebbe riavuto l’ACCA!!!
    AHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!

    • AHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!! CIAMBELLÒ!!!!
      Nell’anno prima del 2009 avevamo l’ACCA bella maiuscola!!!
      Ora fatti una domanda…
      Chi è stato a togliere quel’ACCA e chi ne fu all’epoca consensiente??
      In Regione non c’è solo Pippo de Saltamartì c’è pure quella schifosa di opposizione sinistra che si oppone fortemente nel volerci ridare l’ACCA!!!
      Ciambotto!!!

  2. OSPEDALE CIVILE RECANATI -AVVISO-: tutti quelli che sono in lista di attesa da più di un anno sono pregati di rivolgersi a giornali, tv, ecc. in modo da acquisire precedenza. Grazie.

  3. Purtroppo, ahimè, si. Oggi giorno si può solo denunciare questi malfunzionamenti della Sanita’ Pubblica e ancora DI PIÙ quando si parla di piccole cittadine o paesi dell’entroterra come Recanati ancor piú abbandonati. Ormai ė in atto una politica di distruzione del Sistema Pubblico a vantaggio di una Sanitá Privata o a pagamento con dei professionisti Medici che hanno ormai perso la loro dignitá, onorabilitá,rispetto di cui godevano anni orsono. ADDIO CARO IPPOCRATE di te si perderá memoria negli anni a venire. Il problema è che si continuano a pagare enormi tasse sulla Sanità.
    PS.: Una volta l’ Osp. Recanati era il più ricco della provincia, adesso svuotato con una radiologia ad 1/4 di servizio che si sfascia un giorno si ed un altro pure, un PS che tenta di rimanere aperto ma stenta perchè non si sa quando lo chiudono, per un intervento cataratta tempi infiniti, un poliambulatorio con pochi specialisti ….
    Questa sarebbe la politica di incentivazione della Sanità Territoriale di cui si sono riempiti la bocca tutti i politici sia di dx che di sx???? La famosa trasformazione in Casa della Salute??? Ahhh però….. Chissà le proposte del prossimo Sindaco…..

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