Diario di guerra di Deborah Fait
L’ignoranza, ma proprio l’ignoranza crassa, quella peggiore, quella che puzza di odio antisemita, ha guidato la mano dei 4000 accademici italiani che hanno firmato l’appello per boicottare le università israeliane. Uno dei firmatari è quel Vittorio Agnoletto, nostra vecchia conoscenza, medico, attivista contro Israele, parlamentare europeo con Rifondazione comunista. Lo ricordo per una sua violenta visita in Israele avvenuta tanti anni fa che gli costò il titolo di persona non grata e per essere stato cacciato anche dal Portico d’Ottavia, a Roma, dove era andato a provocare gli ebrei. Le teorie antisemite di Agnoletto sono famose: ha affermato che una corte israeliana ha condannato Sharon per il massacro di Sabra e Chatila, il che è un falso. Ha sostenuto che Israele ha sempre aggredito i paesi arabi, ribaltando completamente la realtà storica. Ha detto che le accuse contro i libri di testo palestinesi, ampiamente documentate dagli studi di istituti indipendenti come il Palestinian Media Watch, di Hillel Neuer, sono “totalmente infondate”. Quindi uno dei firmatari è un noto odiatore di Israele, gli altri non li conosco ma la loro ignoranza e il loro pregiudizio sono eclatanti a dimostrazione che l’antisemitismo è una malattia trasversale che può contagiare anche gli pseudo colti di questa strana Italia. Vediamo le accuse che questi “accademici” rivolgono a Israele. Apartheid: La bufala del secolo. La madre di tutte le menzogne. La società israeliana è composta da circa 7 milioni di ebrei, 2 milioni di arabi e altre minoranze (drusi, beduini, circassi, maroniti). I cittadini arabi (20% della popolazione) sono parte integrante della società israeliana, studiano e insegnano nelle stesse università. Occupano le stesse posizioni degli ebrei nelle accademie, negli ospedali, nella corte di Giustizia di cui il presidente era un arabo. Hanno tre partiti alla Knesset e hanno fatto parte della maggioranza di governo. Ai cittadini arabi di Israele sono garantiti tutti i diritti fondamentali, incluso naturalmente il diritto di voto. Non accade la stessa cosa nei territori occupati dai palestinesi dove non si vota dal 2005. Le moschee in Israele non si contano e, se vogliamo proprio dirla tutta, gli unici discriminati, in campo religioso, sono gli ebrei che non possono salire sul Monte del Tempio per pregare. È loro vietato ma nessun accademico ha mai protestato contro questa ingiustizia che, se fosse il contrario, vedrebbe milioni in piazza a urlare contro Israele. Genocidio: accusa tanto assurda quanto ridicola. Quando l’ONU ha proposto la nascita di due nazioni nella Palestina Mandataria, gli ebrei hanno accettato, la Lega Araba ha rifiutato e ha consigliato agli arabi, che sarebbero dovuti diventare cittadini israeliani, di andarsene. Sono scappati in circa mezzo milione e gli arabi li hanno rinchiusi nei campi profughi dove si trovano tuttora, unico caso nella storia di profughi a vita e per ereditarietà. Hanno mai protestato i signori accademici per questo crimine arabo? Dunque, hanno lasciato Israele in 500.000 e oggi sono qualche milione. Più di 2 milioni in Giudea e Samaria, più di 2 milioni a Gaza, più quelli che, per volere arabo, sono prigionieri senza alcun diritto civile in Libano, Iraq, Siria, Giordania. Tirate le somme risulterebbero essere più numerosi degli ebrei risiedenti in Israele. Strana forma di genocidio, l’unico che vede un aumento enorme di crescita demografica. Dunque questi signori firmatari sono ignoranti, nel senso che ignorano la realtà, cosa inaccettabile per degli accademici. Le cose sono due: sono in perfetta malafede oppure sono pieni di pregiudizi antisemiti. In parole povere fanno parte di quei milioni di odiatori che hanno gettato la maschera a causa della guerra scatenata da Hamas contro Israele. Chiedono anche il cessate il fuoco perché vorrebbero vedere l’estinzione di Israele, chiedono aiuti per Gaza. Ebbene, Israele ha portato a Gaza ettolitri di gas, rifiutati da Hamas. Israele protegge la popolazione civile di Gaza che Hamas tiene in ostaggio insieme a 240 israeliani. Hanno mai detto una parola sul crimine di tenere prigionieri 30 bambini, il più piccolo di 9 mesi? Sono muti su questo, esattamente come la Croce Rossa Internazionale che non ha mai chiesto nemmeno di poterli vedere. Nessuna guerra finora aveva fatto prigionieri dei bambini, dei lattanti. Non risulta che questi 4000 signori abbiano boicottato qualche paese arabo, per esempio la Siria che ha ammazzato 28.000 bambini arabi. Chiedo perciò a chi mi legge di firmare la petizione sottostante contro il disgustoso boicottaggio delle Università israeliane e la cultura. Abbiamo già 5000 firme, ne servono almeno 10.000. Sono certa che ci aiuterete a combattere questa ingiustizia razzista contro Israele. Grazie
Segui quotidianamente il sito www.informazionecorretta.com
Share.

Radio Erre - La Radio che parla e fa parlare | Società Cooperativa Chiostro S. Agostino, 2 62019 Recanati | MC C.F-P.IVA 00351460431 | Tel: 0717574429 | E-mail: radioerre@radioerre.net | PEC: radioerre@pec.it

2 commenti

Lascia un Commento

Exit mobile version