I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Civitanova Marche, hanno identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria, un giovane di vent’anni, di origini tunisine e da circa tre anni presente sul territorio italiano, il quale, nella tarda serata del 30 ottobre scorso, si era introdotto, unitamente ad altri complici suoi coetanei, all’interno dello chalet “L’Oasi”, sul lungomare Piermanni di Civitanova, scardinandone la porta d’accesso.

Dopo essersi guadagnati l’ingresso, il gruppo di giovani si impossessava del denaro contante contenuto nelle casse per poche decine di euro, di alcune bottiglie di super alcolici per un valore di oltre 100 euro e di quattro dispositivi telefonici, solitamente utilizzati per prendere le ordinazioni ai tavoli, per un valore complessivo di oltre 1000 euro, evidentemente convinti di poterli rivendere e ricavarne altro denaro.

Dopo solo quattro giorni di indagini, i carabinieri, mediante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza dell’esercizio commerciale e di quelli presenti nelle zone limitrofe, nonché, attraverso serrati controlli negli ambienti frequentati da pregiudicati di origine straniera, hanno riconosciuto ed identificato, con assoluta certezza, nel giovane denunciato, residente nel comune di Tolentino, uno degli autori del furto. Presso la sua abitazione, infatti, i militari hanno rinvenuto non solo gli indumenti indossati dall’uomo durante l’azione delittuosa e ben riconoscibili nelle immagini della video sorveglianza, ma tutti e quattro i dispositivi telefonici sottratti dallo chalet dal gruppo criminale, poco prima che venissero rivenduti. Sembrerebbe, infatti, che il giovane tunisino avesse già preso contatti con alcuni suoi connazionale per “piazzare” la merce rubata.

In queste ore i carabinieri sono al lavoro per identificare il resto del gruppo, composto da almeno quattro persone. I telefoni cellulari rinvenuti, saranno restituiti quanto prima al legittimo proprietario.

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2 commenti

  1. In stato di libertà, perfetto così può contunuare a rubare tranquillamente. Mi chiedo perchè ci si dia tanto da fare a identificarli e catturarli quando poi il magistrato di turno li libera immediatamente, e qui non faccio differenze tra italiani e stranieri. Però gli stranieri almeno andrebbero rimpatriati ed espulsi se non li si vuole incarcerare.

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