Vengono alle mani due studenti quindicenni del primo anno dell’Ipsia di Recanati, uno è costretto a ricorrere alle cure mediche, la prognosi è di 5 giorni. La Dirigente scolastica ha sospeso i due studenti mentre i carabinieri li hanno segnalati alla Procura dei minorenni.

Lo spiacevole episodio è avvenuto venerdì pomeriggio al rientro da una visita aziendale presso una ditta di Castelfidardo. Il pullman, con a bordo la classe, ha fatto sosta davanti la pensilina in via Nazario Sauro, poco distante dall’Istituto scolastico dell’Itis Mattei dove ha sede anche la sezione dell’Ipsia. Gli studenti, una volta scesi, si sono diretti verso la scuola attraversando il sottopasso che collega il quartiere di Villa Teresa con quello di Fonti san Lorenzo. È stato in quel breve tratto di strada che i due studenti, i cui animi molto probabilmente erano già surriscaldati da precedenti scaramucce verbali, causate, come capita spesso, da futili motivi, sono venuti alle mani dando vita ad una lite a suon di calci e pugni sotto gli occhi attoniti dei loro compagni di classe. Uno dei due contendenti ha avuto la peggio riportando una lesione per la quale è stato necessario il ricorso alle cure mediche.

Essendo avvenuto l’episodio in orario scolastico la dirigente non ha potuto far altro che applicare con severità il provvedimento sanzionatorio nei confronti di entrambi gli studenti che si è tradotto in una sospensione per alcuni giorni dall’attività scolastica. Nel frattempo sono state convocate le rispettive famiglie per informarle di quanto accaduto e dei motivi del provvedimento.

Pur non essendoci una denuncia di parte, i carabinieri sono intervenuti d’ufficio, trattandosi di minorenni, avviando subito tutti gli accertamenti per ricostruire quanto accaduto.

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10 commenti

    • Dimostra , con questo commento, la sua poca intelligenza. Sono minorenni, se le sono date tra loro due, non si tratta di bullismo o baby gang, la nazionalità poco importa è i nomi non possono essere divulgati per legge, anche se ciò ai forcaioli non piace se ne dovranno fare una ragione. Lei piuttosto, che è così attivo come leone da tastiera, ci dica la sua di nazionalità e il suo vero nome e cognome, perché i suoi commenti, quelli si, spesso sono perseguibili

    • Mi dispiace per te, Anselmo. Il tuo rancore dev’essere figlio della solitudine e dell’ignoranza. Coraggio, a Civitanova c’era Vannacci, se corri magari lo acchiappi e ti portano via con loro…

  1. anna maria fedeli on

    Che siano intervenuti i carabinieri e che si facciano opportune indagini mi sembra molto opportuno. Noi adulti non immaginiamo neppure quali dinamiche e quali violenze si consumino tra adolescenti quando sono in gruppo, senza controllo ne’ dei genitori ne’ degli educatori. Ricordo con molta amarezza che mio figlio frequentando la Scuola Media Calcagni, allora ospitata all’ex seminario, fu fatto segno di ripetuti atti di violenza e di bullismo all’uscita di Scuola nel percorso per raggiungere lo s cuolabus . Pensando di avere di fronte una dirigente scolastica degna della sua funzione, feci presente l’accaduto. Avevo già pronta l’azione giudiziaria presso il Tribunale dei Minorenni ma fui così sciocca da farmi convincere a non sporgere denuncia a fronte dell’impegno verbale della dirigente scolastica a fare un importante intervento educativo. Dopo avermi portata in giro in vario modo e scaduti i novanta giorni utili per iniziare l’azione penale, l’esimia dirigente se ne è infischiata completamente e alle mie rimostranze rispondeva con fastidio sostenendo che i fatti erano avvenuti al di fuori dell’edificio scolastico e quindi non riteneva opportuno intervenire. Questo accadeva oltre venti anni fa e vigeva ancora la scellerata massima di lasciare che tra ragazzi se la sbrogliassero da soli. Ora per fortuna c’è maggiore attenzione al bullismo.

  2. Concordo,mio figlio fa la prima media a Loreto e anche lì un ragazzino andato in bagno a subito un atto di bullismo,e vergognoso

  3. Anna Maria Fedeli on

    Molti atti di bullismo hanno rilevanza penale ed è giusto che come tali siano trattati. Non so quali motivazioni abbiano spinto la dirigente scolastica a procedere alla sospensione dei due ragazzi coinvolti nella lite ma mi auguro che la dinamica dei fatti venga chiarita nei minimi dettagli e si proceda come la legge prevede nei casi di vessazioni, estorsioni, ricatti, lesioni. Se gli adulti chiedono rispetto agli adolescenti debbono rendersi credibili e affidabili e i genitori non devono farsi intimidire dalla eventuale tendenza dell’istituzione scolastica a sottovalutare il pericoloso fenomeno.

  4. Denunci e subito , fa sempre in tempo a ritirare la denuncia in seguito si opus. Le indagini più sono tempestive più sono efficaci.

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