A tre mesi dal crollo del tetto dell’abitazione di Piazzale Vito Fedeli, in pieno centro storico a Recanati avvenuto la sera dell’11 giugno scorso, la situazione per i privati è peggiorata. L’attività commerciale, un centro Tim e un angolo attrezzato per sviluppo e produzione di fotografie, collocata al piano terra (l’immobile è dislocato su tre piani), era riuscito nel luglio scorso a riaprire i battenti, ma poi, con le prime piogge, è stata costretta di nuovo a traslocare altrove, in un altro locale sempre del centro storico, a causa d’infiltrazioni d’acqua.

La rabbia del titolare dell’attività commerciale è comprensibile perché il locale, che occupava, era in comodato d’uso gratuito grazie al grado di parentela con la legittima proprietaria mentre per la nuova sede deve sobbarcarsi un canone d’affitto. E pensare che, giusto per non farsi mancare i motivi di tanto sconforto e delusione, le apparecchiature per il servizio foto le aveva acquistate di recente da un fotografo che aveva chiuso la sua attività, nel dicembre dell’anno scorso, anche lui operante in pieno centro storico.

Non meno disagi li sta subendo G.E., l’inquilino ottantenne del secondo piano che da quel fatidico 11 giugno sta vivendo una situazione da incubo. Infatti non può rientrare in casa sua per motivi di sicurezza dopo i notevoli danni subiti dal solaio della sua abitazione sul quale è crollato il tetto. Per tutto questo tempo è stato costretto a chiedere ospitalità da suo fratello che risiede in periferia. Situazione pesante per un anziano che vive come un dramma la privazione della sua casa. Il terzo piano, al momento del crollo, fortunatamente era disabitato per lavori di ristrutturazione.

Ma come è possibile che, a distanza di tre mesi, il tetto non sia stato riparato? Il ritardo è legato a quanto pare alla difficile operazione progettuale perché l’intervento che l’impresa dovrà eseguire sarà complesso. Ma si spera che prima della fine dell’anno possa essere rimesso in sicurezza l’intero stabile.

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5 commenti

  1. E quindi?
    U CUMUNE DEVE INTERVENIRE?
    Ma siamo fuori di MELONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    In centro ci sono decine di locali sfitti che se ne trovasse uno tra questi o se vuol spender meno ci sono locali in periferia accessibili con annesso parcheggio!!!!!!!!!
    Per come è scritto l’articolo sembra quasi che è colpa del comune o peggio il comune dovrebbe dare un sussidio!
    Ma andate a zappare la terra!

  2. Io vorrei solo che chi ha combinato questo danno paghi come stanno pagando le persone che hanno perso casa e lavoro…per l’incapacità di alcuni…..

  3. Se c’è qualcuno che dovrebbe zappare la terra questo è solo ‘Anselmo’, e non certo per il disprezzo che, insulsamente al pari del commento, rivolge nei confronti degli agricoltori (categoria, invece, più che degna e meritevole di rispetto), ma perché in tal modo terrebbe le mani impegnate in attività più utili ed eviterebbe di scrivere scempiaggini come quella delle 14:26

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