Le tradizioni sono un po’ come le magie, ogni anno riappaiono sempre più belle e con delle novità. Eh si, quest’anno l’Associazione dei Rioni di Loreto (capitanato da una vulcanica Maria Cristina Solari) ha messo sul piatto tante novità per il Drappo 2023. In primis la data, si ritorna al 6 Settembre, data storica poi cambiata in funzione del giorno della settimana, ma quest’anno ritornare al 6 Settembre ha un significato ben preciso: il drappo insieme alla tradizionale Festa della Birra (con apertura della botticella) vuole essere l’apri pista di tutto il Settembre Lauretano che come sempre avrà un calendario fitto di impegni.
Ma anche il Drappo non scherza, si comincia sabato 2 Settembre con il corteo storico, il Rosario in piazza con offerta dei ceri e Benedizione dei Rioni.
Si replica martedì 5 Settembre, la vigilia del drappo, quando si terrà la cena dei Rioni in piazza Leopardi con una serata allietata da tanta bella musica.
Non solo cena il 5 settembre, intorno alle 21:30 ci sarà l’abbinamento cavallo-rione tramite sorteggio.
Il giorno clou sarà mercoledì 6 Settembre con la Corsa del Drappo (preceduta come da tradizione sfilata Storica) e poi alle 21:30 tutti alla corte di Sua Maestà per il tradizionale Ballo del Re.
Le date le abbiamo ricordate, adesso andiamo nello specifico a parlare di corsa del Drappo che ha visto il suo evolversi già dai primi di Giugno, ma solo il 16 Agosto i rioni con lo Staff Drappo hanno deciso quali saranno i nove partecipanti al Drappo di Loreto 2023.
BELLA SENZ’ANIMA è stato il primo nome, la vincitrice del 2022 viene da Tolfa.
BARONESSA è la vincitrice del 2021 e viene da Sutri.
SEMPRE IO è arrivato secondo nel 2021 e ritorna a Loreto con tante speranze.
ENIGMA DA CLODIA viene da Siena e viene portato al Drappo dal suo preparatore Girolamo (al secondo Alessio Migheli).
Dopo la vittoria del Palio Dell’Assunta di Fermo a Loreto anche DIAMANTE PREZIOSO che si porterà dietro tutto il tifo della contrada Ascensione di Buti.
DIODEDE è la scelta di Salvo Morabito che parte dalla Sicilia per amore del Drappo ma anche con una valigia di buoni propositi di far bene.
Dalla Sicilia a Loreto anche DEGHEOTTO, dopo aver provato Siena e le corse a vuoto a Ronciglione.
Da Anguillara Sabazia (quartier generale dell’allevamento Clodia) arriva DJABOC, un giovane che può stupire.
A chiudere la lista dei partecipanti (in ordine puramente casuale) DUTHILE, un cavallo giovane presentato da un giovane come Vincenzo Turco (che già ha fatto bene 12 mesi or sono), un binomio che di certo non si pone limiti.
I nove Capo Rioni Katia Mazziero (Ponte), Gabriele Cingolani (Piana), Daniela Gatto (Monte), Sergio Astuti (Villa), Sergio Serenelli (Stazione), Fausto Pirchio (Grotte), Mariella Sampaoli (Costabianca), Simone Prenna (Mura) e Massimiliano Politi (Pozzo) sono avvisati: la scelta del cavallo giusto sarà molto difficile, ma sicuramente sarà una grande festa per tutti.
E comunque vada Buon Drappo a tutti! Vi aspettiamo a Loreto.
Staff Drappo 2023 – Federico Raccichini – Annabella Rutili
6 commenti
Poco più di una sagra inventata, con pretese di tradizioni “storiche” mescolate in una grande macedonia.
Mi tocca appoggiare il tuo pensiero nonostante sono un conservatore convinto. Il drappo associato alla “festa della birra” con i gemellati teteschi di cermania ( che in comune abbiamo solo la Madonna ,pertanto sarebbero da farli venire solo il 10 dicembre)anziché appoggiare produttori, artigiani, artisti e mestieranti autoctoni che ne avrebbero tanto bisogno è qualcosa di prettamente incoerente da decenni a questa parte . Più che minestrone o macedonia io questa pseudo-ricorrenza arrabbattata la definirei ” stare a cubo puzzo’ per aggraziarsi alcune associazioni che possono tornare ” utili” in futuro”. Zero orgoglio in linea con l’ amministrazione.
nazionalista da strapazzo
Ruffiano.
ancora con sta roba, che tristezza
Poveri cavalli. Costretti a soddisfare le voglie pazze degli uomini. Correre i salita, su un percorso impossibile, spesso sottoposti a “cure” e ad aiutini pericolosissimi.
20 secondi di corsa contro natura. Per la gioia di chi? Che pena.