Oggi ho avuto la disgrazia di passare il pomeriggio e prima serata al Pronto Soccorso di Macerata, per mia madre”. E’ una storia di mancanza di sensibilità e cortesia del personale sanitario incontrato.

Gabriele Accattoli

La mamma non si era sentita bene con pressione molto bassa, forte mal di testa con vertigini e svenimenti e difficoltà a respirare. “La guardia medica di Recanati, con visita telefonica, racconta Accattoli, dispone l’accompagnamento al Pronto Soccorso di Macerata perché a Civitanova erano pieni di accessi”. Qui, però, figlio e madre sofferente sono stati accolti dal personale non proprio a braccia aperte “rimproverandoci che avremmo dovuto andare a Civitanova. Ho semplicemente detto che la guardia medica aveva disposto questo e la dottoressa lo chiama, il dottore conferma, lei lo rimprovera. Finito lo sfogo rabbiosa, concluso con la cornetta del telefono lanciata sulla scrivania, riprende a scaricare la sua rabbia con noi”.

La testimonianza continua raccontando anche di come siano stati accolti al triage dove il figlio comunica che il cardiologo solo il giorno prima aveva prescritto per la madre di eseguire un ecodopler con priorità entro 3 giorni. L’addetta al triage risponde che non sarà possibile un appuntamento veloce con il Cup consigliando di rivolgersi a pagamento alla clinica Marchetti: “se lo vuole subito così è”.

Il Pronto Soccorso alla fine, dopo alcuni accertamenti, ha deciso di dimettere l’anziana donna perché, secondo i sanitari, “goderebbe di ottima salute, non c’è niente che non va, tutto a posto, a parte una disfunzione renale, ma tutto ok, è sana come un pesce. Potete tornare a casa, tranquilli E si, tranquilli – commenta Accattoli – di avere un servizio sanitario che fa acqua, che non ha voglia di approfondire, nervoso, irritante, offensivo, che invita ad andare a pagamento perché lui, il SSN, non può garantire le urgenze”.

Alla fine, per fortuna e grazie, in questo caso, alla sensibilità del personale sanitario, l’esame prescritto alla madre dal cardiologo è stato fatto: “il caso ha voluto, infatti, racconta ancora Accattoli, che presso il poliambulatorio di Potenza Picena avevo lo stesso accertamento per me prenotato a febbraio proprio per l’altro giorno. Grazie al buon senso la cardiologa, continua Accattoli, ha acconsentito che io cedessi la mia visita a mia madre e così è stato. Ora, io rifarò il percorso per prenotarne una nuova visita per me, tra qualche mese, però, con soddisfazione ed orgoglio, per mia madre ho fatto sì che abbia avuto la sua visita.  Lei per me, suo figlio, lo avrebbe fatto. Ringrazio la cardiologa, gentilissima e comprensiva, ed ironicamente il (dis)servizio sanitario nazionale”.

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20 commenti

  1. Luca Falzetti on

    E questi sono i “medici eroi” tanto celebrati dalla retorica di regime! Gente che s’incazza, che se ne frega del paziente ma pensa alle beghe con il collega, ma che ti spiattella subito l’opportunità della visita privata. E, dopo TRE ANNI di giunta regionale di centrodestra, c’è chi crede ciecamente nelle promesse dell’assessore regionale ed ex sindaco di Cingoli Saltamartini?

    • Avete creduto e vi siete fidati ciecamente per 25 anni della politica del centrosinistra PD e Udc, dopo i 25 anni oggi queste sono anomalie e nodi che vengono tutti al pettine della vecchia politica regionale della vostra venticinquenne “gloriosa e gioiosa” epoca d’oro PD e Udc.
      Strumentale, mistificatrice e faziosa è la sua polemica dei soli tre anni
      di giunta contro l’ex sindaco di Cingoli Saltamartini.

      • Luca Falzetti on

        Le sue considerazioni sono arbitrarie, specialmente quando attribuisce un mio consenso alla politica regionale passata. Resto comunque convinto che in TRE ANNI certe correzioni potevano essere ben fatte. Bastava volerlo, anche per dimostrare con i fatti l’inversione di rotta. Rifletta, se può-

        • Pare che anche le sue siano considerazioni arbitrarie!
          Correzioni in tre anni quali?
          Volerlo come? In che senso secondo lei?
          Si spieghi meglio lei se può!

  2. Caso uguale era successo anche a me con mia madre, nel febbraio 2020 appena scoppiato il covid, fu portata dall’ambulanza al Pronto soccorso di Macerata perchè
    a Civitanova c’avevano allestito l’ospedale covid, mia madre fu tenuta per una giornata in astanteria senza che fecero nulla poi il giorno successivo me la rifecero riportare a casa.
    Faccio notare che in quel periodo li in Regione a governare non c’erano Acquaroli e Saltamartini ma c’era Cerioscioli con tutto il Pd e Udc.

  3. I fatti vanno denunciati ma non (o non solo) sugli organi di stampa. Le denunce vanno presentate e circostanziate in Procura. Solo così sta gente imparerà ad essere più umana.

  4. Io lascerei stare le colpe al centro dx, la situazione purtroppo è da molto tempo disastrata, quindi chi governerebbe ora non può che trovare strascichi ovunque.
    Comunque, sempre a Macerata, mia madre è stata ricoverata per covid , dimessa il giorno dopo perché avrebbe rischiato di prendere altre infezioni lì dentro. Tante promesse da parte dei medici. Dopo 3 giorni riportiamo mia madre sempre lì, dopo 18 giorni muore. Un ringraziamento ai medici responsabili di prendere iniziative particolari, di rassicurare i familiari che il tutto si sarebbe risolto. Disgraziati!!!!

  5. Ma,non doveva cambiare tutto con le destre in cabina di regia? Non si può dire neanche che sono in luna di miele tra poco si rivota…… cambiare tutto per non cambiare niente…….

  6. Saltamarini ha già fallito.
    Senza aspettare i 5 anni.
    Da sostituire senza se e senza ma.
    Rivolgiamo un assessore di sinistra.

  7. Sulla sanità i danni fatti da decenni di potere regionale della sinistra non si potranno superare con facilità

  8. Be’capisco che per qualcuno è ancora troppo presto per vedere i risultati delle politiche del cdx …… ma non vi vergognate quando vi guardate allo specchio? La sanità pubblica va sempre peggio se peggio si poteva andare ……. Quindi almeno abbiate il buon senso di ammetterlo…..

  9. Sarà invece il caso di ripristinare tutti i PRONTI SOCCORSI nei piccoli ospedali di comunità, in particolare nel nostro Ospedale di Recanati invece di quei inutili, insignificanti punti di primo intervento che non si sa neanche cosa vuol dire e a che servono, voluti e creati nei precedenti governi regionali di sinistra,
    piuttosto che farsi dirottare sui pronti soccorsi di Civitanova o Macerata che non sono altro che calvari e odissee con lunghe file d’attesa interminabili per poi sentirsi addirittura rifiutati e insultati come nel caso in questione?
    Capisco poi perchè insultano con quei enormi carichi di lavoro dei pazienti, (ci stessero li a lavorare tutti i precedenti presidenti e assessori regionali di sinistra, allora capiranno cosa vuol dire…).
    Proponiamo invece all’Assessore Saltamartini di riaprire tutti Pronti Soccorsi quelli che sono oggi punti di primo intervento, un modo serio e consolidato di fare sanità.

  10. LA SINDROME DA BURNOUT CHE ESISTE NEI PRONTI SOCCORSI DI MACERATA E CIVITANOVA QUESTO È IL GRANDE REGALO CHE CI HANNO LASCIATO LE PRECEDENTI AMMINISTRAZIONI REGIONALI PD E UDC…

      • Dovrebbe lei chiederlo a tutti quelli che avevano governato la Regione Marche nei 25 anni precedenti al 2020 dato che sono stati loro a diffondere la sindrome, per me la soluzione c’è, qualcuno l’ha già stata scritta nel messaggio per me condivisibile
        del 13 Luglio 2023 alle 21:24.
        Non esistono i pronti soccorsi negli ospedali privati, le risulta per esempio che a Villa Pini ci sia un pronto soccorso per le urgenze?
        Cosa c’entra qui la sanità privata?

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