Nulla di più formale, istituzionale, accademico della Aula Magna del secolare Palazzo municipale per celebrare l’Anniversario della nascita di Giacomo Leopardi nel dettaglio il numero 225.
Forma per una celebrazione che si sostanzia in una serie di passaggi che danno il segno di come gli obiettivi, magari anche i sogni, qualche volta si realizzano. Il primo segnale ieri era arrivato da Google che ha dedicato al Poeta recanatese il doodle di giornata. Una ribalta mondiale mentre appunto Recanati apriva le porte alla celebrazioni curate dal Centro nazionale di studi leopardiani guidato dal presidente Fabio Corvatta e dal Comune con interventi firmati dal sindaco Antonio Bravi («la città parla di Leopardi, ha conservato i suoi luoghi e il paesaggio grazie anche all’azione della famiglia che da 200 anni segue la tradizione e del Centro studi») e dall’assessora Rita Soccio (« il mondo leopardiano ha i suoi interpreti, siamo tutti una grande famiglia»).
Aula Magna gremita, famiglia Leopardi in prima fila con – tra gli altri – la contessa Olimpia e il figlio Gregorio che, nel corso del suo intervento, ha proposto alcune riflessioni: «Si capisce che oggi non siamo gli unici a celebrare l’anniversario del Poeta (il riferimento era a Google, ndr). Il programma di giovedì 29 prevede la premiazione della Biblioteca nazionale di Napoli non solo per il rapporto oramai pluriennale con il Cnsl ma anche, e forse soprattutto, per il progetto di digitalizzazione delle carte leopardiane. La digitalizzazione di un manoscritto, per uno studente come me ma anche per gli studiosi, gli accademici e i docenti, è un importante passo avanti di un percorso che potrebbe essere definito di democratizzazione accademica e degli studi».
Dallo studente universitario di Lettere Classiche Gregorio Leopardi il microfono è passato alla prof Laura Melosi di Unimc e poi alla dirigente Monica Bordoni che ha portato il saluto del presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini.Il doodle di Google è un risultato che non arriva per caso ad illustrare nel mondo l’immagine di un Giacomo Leopardi sorridente al tavolo intento alla scrittura.
Il presidente del Cnsl Fabio Corvatta ha osservato come sia stato premiato un lavoro che risale nei decenni ed è legato all’impegno della famiglia Leopardi e alla legge “Leopardi nel mondo” sostenuta da Franco Foschi: «Stiamo per centrare – ha osservato Corvatta – un altro importante obiettivo sulla strada dell’internazionalizzazione della conoscenza della poetica leopardiana: tra poche settimane saranno pronte le cento traduzioni dell’Infinito in altrettante lingue. Non solo Infinito: di recente c’è stata la traduzione in persiano, ad opera di un’importante scrittrice, delle Operette Morali». Un linguaggio universale, quello che si coglie, nei versi di Leopardi ma anche un inno alla pace e sotto questo profilo Corvatta ha ricordato il conte Vanni Leopardi me una iniziativa promossa negli anni passati a Mosca con il centro studi.
Il tema della conferenza “Da Recanati a Napoli. Le Carte Leopardi tra storia e progetto” è stato svolto dalle protagoniste della cerimonia, Maria Iannotti, direttrice della biblioteca nazionale di Napoli e di Fabiana Cacciapuoti, già curatrice delle Carte Leopardi della biblioteca nazionale di Napoli. Recanati, Napoli ma anche Firenze con la firma del protocollo d’intesa con il Gabinetto Viesseux di Firenze guidato dal senatore Riccardo Nencini. «Leopardi è stato il mio primo bacio a Silvia, dovevo essere in terza liceo, ma è anche la connessione di una idea di patria che ancora oggi è validissima con una idea di amore e di passione. Costruire una comunità responsabile e consapevole». Relazioni, citazioni, confronti in una sala che ieri ha visto presente una intera comunità, fatta di giovani e di meno giovani, di studenti e di accademici.
Se la giornata si è era aperta nel segno di Google con l’immagine di un Leopardi immerso nella scrittura e nello studio, non poteva che chiudersi nel segno della premiazione delle tesi di laurea e dei dottori di ricerca. Quanto alle tesi di laurea primo premio ex-aequo a Asia Stillo della Università di Bologna e a Miriam Kay della Sapienza di Roma, terzo premio a Elena Santin della Università di Bologna. Quanto ai dottori di ricerca primo premio a Roberta Priore della Università di Bologna. Secondo premio a Gioele Marozzi di Unimc e terzo a Roberto Lauro di Unimc. Infine il premio speciale Fondazione Ente Ville Vesuviane, rappresentanti dalla prof Filomena De Simone, è andato a Elena Moro.
Se Recanati è un insieme di luoghi leopardiani dall’aula magna di piazza Leopardi non ci si poteva che spostare all’Orto sul Colle dell’Infinito per i magnifico recital di chiusura della prima giornata di celebrazioni, spettacolo allestito e firmato dall’attore Vittorio Viviani con accompagnamento musicale del pianista Andrea Bianchi.
Oggi il secondo appuntamento si è svolto nella sala Foschi del Cnsl dove il presidente del Centro Fabio Corvatta e lo scrittore Antonio Moresco hanno presentato i contenuti del Cammino della Poesia che, il 21 marzo, in occasione della giornata mondiale della poesia, si percorrerà da Loreto a Recanati, destinazione finale ovviamente il Colle dell’Infinito. Il 29 giugno 2019, organizzato da Repubblica Nomade nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario della composizione de l’Infinito – capolavoro della poesia universale scritto da un ventenne di Recanati-arrivò sul Colle dell’Infinito un cammino partito da Firenze che ha attraversato l’Italia centrale per concludersi infine in uno dei luoghi resi immortali dalla poesia di Leopardi. «Da quell’esperienza – ha osservato Antonio Moresco – è nata l’idea di realizzare ogni anno “il Cammino della poesia”. Una proposta che ricongiunge tanti fili della mia vita, da ragazzo avevo problemi di apprendimento, la lettura dell’Infinito su una antologia scolastica ha sbloccato in me qualcosa, sono riuscito poi a trovare una strada mia nel mondo, Recanati è un posto del mio cuore, da giovane venivo per camminare, osservare, immaginavo di vedere Giacomo dietro le finestre. Inimmaginabile quello che è avvenuto dopo. Recanati è un posto perfetto per ambientare un cammino nel giorno della poesia. Se diamo un significato forte alla poesia, questa è la cosa migliore da fare, assieme all’anelito verso la pace ci è sembrato bello inserire un anelito verso la poesia. Dovremo partire in grande, l’idea è grande, il bisogno è grande, dobbiamo dare un respiro internazionale a questa iniziativa aprendo non solo alle scuole ma anche a singole personalità dell’estero. C’è bisogno di dare segnali controcorrente rispetto a come stanno andando le cose, possiamo portare il nostro piccolo contributo nell’oscurità profonda che circonda le nostre vite».