Non ci ha visto un portorecanatese di circa 50 anni quando ieri pomeriggio, verso le 15.30, gli è stato chiesto l’ennesimo certificato per proseguire la pratica del riconoscimento dell’invalidità per sua mamma anziana e malata da tempo.

L’uomo si trovava all’ospedale recanatese, davanti alla commissione presieduta dal medico legale  e composta da altri due medici di base più un’assistente sociale. Il cinquantenne ha iniziato ad insultare e minacciare la commissione e visto che non riusciva più a ritrovare la calma, è dovuta intervenire la polizia locale.

Per lui ora si paventa una denuncia da parte del personale sanitario con l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale e di interruzione di pubblico servizio.

 

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5 commenti

  1. Non solo ci dobbiamo assistere gli invalidi a casa e le commissioni di solito si impuntano su aspetti puramente formali. Certo non si deve mai trascendere ma i servizi non ci sono e la burocrazia aggrava i disagi.

  2. Anna Maria Fedeli on

    L’interruzione di pubblico servizio la fanno quotidianamente i cosiddetti servizi sanitari che trovano ogni cavillo per negare alle famiglie quel minimo di sussidio che la legge riconosce loro per farsi carico in casa di un anziano malato e invalido. Assistito in una struttura costerebbe alla collettività almeno dieci volte tanto .

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