Brillante operazione dei Carabinieri della Stazione di Numana a Cerignola dove hanno messo le manette, su ordine del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ancona, dopo sette mesi di indagini a cinque cittadini italiani di origine pugliese, indagati per concorso in furto continuato e aggravato nelle Marche, Abruzzo, Molise, Lazio e Puglia.

In particolare, gli indagati erano dediti stabilmente ai furti di auto (preferibilmente Alfa Romeo Stelvio – Volkswagen Golf / Polo / T-Cross / T-Roc – Seat Leon – Peugeot 3008) lasciate in sosta sulla pubblica via, muovendosi in gruppi vari, formati da due a quattro soggetti, a bordo di una sola auto, nottetempo, dai rispettivi luoghi di residenza in Puglia a quelli di commissione dei furti, distanti anche centinaia di chilometri, per poi tornare nel luogo di provenienza, entro le prime ore dell’alba. Prima forzavano le portiere e poi, per eludere i moderni sistemi elettronici di protezione dei veicoli, rimovevano e sostituivano le centraline elettroniche con apparecchiature dedicate alla programmazione di chiavi vergini o preposte alla cancellazione delle codifiche degli immobilizzatori.

L’indagine ha preso il via dopo il furto di un’Alfa Romeo Stelvio, verificatosi nella notte del 16 luglio 2021, a Marcelli di Numana. Da quella data, gli investigatori si sono messi sulle loro tracce, riuscendo a delineare un’ipotesi accusatoria fondata su queste circostanze: il ricorrente modus operanti, con l’organizzazione in più batterie; l’intrinseca gravità dei fatti, relativi a veicoli anche di un certo valore commerciale; la protrazione e reiterazione di fatti nel tempo con elevata frequenza; la professionalità dimostrata nella perpetrazione dei reati.

A loro, nel periodo luglio/ottobre 2021 sono attribuiti 38 furti avvenuti nelle province di Ancona (6 nel capoluogo, 3 a Numana e 4 Falconara M.ma), Macerata (3 a Porto Recanati), Ascoli Piceno (8 tra San Benedetto del Tronto e Grottammare) Chieti (5 a Francavilla a Mare), Campobasso, Latina, Bari e Bisceglie.

L’attività di indagine si è resa necessaria anche in considerazione di una massiccia recrudescenza del fenomeno criminale registrata a partire dai mesi estivi del 2021, coincisa con l’annullamento delle restrizioni agli spostamenti infra-regionali a contrasto della situazione pandemica. Alcune località che si affacciano sulla fascia costiera medio-bassa adriatica, per la presenza di comode vie di fuga verso la rete autostradale, sono state più esposte ad incursioni ad opera di squadre, tra le quali si ritiene quella in parola abbia avuto un ruolo rilevante, in una sorta di shopping notturno.

Gli arrestati quindi sono stati associati alla Casa Circondariale di Foggia

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