La vita di Giacomo Leopardi sarà la trama di una fiction di due puntate che Rai 1 sta allestendo per la sua nuova stagione televisiva. La regia è affidata a Sergio Rubini, il poeta Giacomo sarà interpretato dal giovane Leonardo Maltese mentre il padre Monaldo sarà il noto attore Alessio Boni.
Ciò che lascia perplessi, almeno i recanatesi, è che il film sarà girato da fine giugno in Puglia, a Roma, Torino e Mantova dove a palazzo d’Arco sarà completamente e liberamente ricostruito il “patrio ostello”, e cioè casa Leopardi di Recanati.
Che dire: sarà davvero una fiction!
23 commenti
Perplessi i Recanatesi? Bugie.
Recanati non merita tanto.
Tranne la casa del poeta e la piazzetta, che si presentano e si offrono in modo civile, tutto il resto è da rivedere.
Un piccolo borgo che non sanno amministrare.
Caos perenne della viabilità, parcheggi assenti e con tariffe da estorsione, cantieri perenni nelle vie storiche, incuria nella gestione del verde, strade piene di buche, servizi igienici pubblici, rari e scandalosi. Merde di cani ovunque. Dovunque transenne, divieti, cartelli fuorvianti. Giusto non scegliere un paese che spreca le sue finanze per le feste della birra, per gli opuscoletti ai pensionati, i giornalini di propaganda elettorale, per i mutui a favore di privati!
Condivido!
Aggiungerei la sua presenza nel borgo, pensi che disastro…
Cosa c’entrerebbe la sfilza di lamentele sulla gestione amministrativa della città (ancorché scandalosa e gestita da una manica di incompetenti) con la scelta della assurda location a Mantova per ricreare Casa Leopardi? Chiedo per un amico …
Hai sbagliato blog. 18,24. Diglielo all’ amico.
Il mio amico dice che una risposta più sciocca non potevi darla, 21:06. Resta invece curiosamente in attesa di sapere che c’azzeccano le critiche all’amministrazione con la scelta di un luogo finto (oltre che fuori Regione) per rapresentare Casa Leopardi
Rileggi ciò che scrivi 11,12. Rappresentare con due p. Altrimenti dimostri di non meritare il titolo di cittadino della città della cultura!
Somaro.
Ma pensa un po’, mancava una ‘p’ … e ciò, secondo l’acutissimo 18:23, basterebbe per evitare di dare una risposta sensata all’interrogativo posto dal mio amico … troppo comodo, caro saputello! Che poi Recanati sia davvero la ‘città della cultura’ è tutto da dimostrarsi, nei fatti, ovviamente, non solo tramite parole il più delle volte vuote (come le tue). E non ti paragono a un somaro per rispetto nei confronti del quadrupede
Condivido pienamente
Mi meraviglio che la contessa Olimpia abbia dato il proprio placet a una simile finzione …
Un sonoro schiaffo alla Regione, che ha una struttura apposita per “sensibilizzare” registi e produttori cinematografici a realizzare i film in luoghi delle Marche e che se non interviene per queste cose, non si capisce a cosa serva.
Un sonoro schiaffo al Comune, che evidentemente vede la “promozione turistica” solo attraverso volgari scarpe da tennis.
Un sonoro schiaffo anche agli eredi di Giacomo, sempre attenti a valorizzare i luoghi leopardiani, ma che questa volta hanno perso un’occasione comunque importante.
Adesso immagino che tutti faranno finta di niente, magari arrampicandosi sugli specchi del caso, come il fatto che regista e produttori si regolano come vogliono per i loro lavori.
Sarebbe interessante conoscere l’origine (giacché il commentatore, evidentemente ne è al corrente, non volando pensare che il suo scritto sia servito solo a sgranchire i suoi polpastrelli) di tutti gli ‘schiaffi’ … solo in questo modo si potrebbe comprendere non solo la veridicità delle affermazioni ma, soprattutto, la congruenza delle critiche, le quali, in assenza della doverosa premessa causale, restano solo aria fritta, a prescindere dal genere dell’estensore
18,28 scrivilo con parole tue. Anche con ibastoncini e cerchietti, si capirebbe meglio cosa vuoi.
Per 18:28 Visto che l’italiano corretto (che pratico personalmente senza copiare, quindi parole mie) ti risulta indigesto, vediamo se così capisci:
quelli che tu chiami ‘schiaffi’ sarebbero delle punizioni, le quali presuppongono una mancanza o una provocazione (cioé l’origine), ossia qualcosa che li giustifichi (cioè premessa causale).
Se l’origine resta ignota e, quindi, se non è possibile verificare se la mancanza la provocazione ci sono state o no (cioè la veridicità delle affermazioni), la critica di cui al commento risulta inconsistente (cioè aria fritta), vuoi che il commentatore sia maschio vuoi che sia femmina (cioè il genere).
Tutto chiaro ora?
Da ultimo, un consiglio: i cerchietti appenditeli al naso, i bastoncini, invece …
11,27 sei talmente livorosa che non capisci nemmeno cosa e a chi rispondere. 18,28 sei tu! Ti sei risposta da sola. Tonta!
Vedo che, nonostante il commento dalla prosa ricercata e un po’ contorta, il critico delle 11,27 di ieri non comprende la metafora. Gli “schiaffi” si riferiscono al fatto che Recanati e le Marche non riescono a far riconoscere Giacomo Leopardi come illustre figura della regione, tanto che per la sua biografia (a proposito: sa cosa significa questo termine?) si arriva a Mantova. Insomma, un film del genere non dovrebbe prescindere dal luogo di nascita. Tutto qui.
Per 18:19. A parte il fatto che di livore non c’è traccia nei miei commenti (salvo la salacia nel consiglio finale, che ti sei pienamente meritata/o a fronte della tua insolenza), se davvero non hai capito a quale commento avevo risposto, per trovare una persona tonta è sufficiente che ti guardi allo specchio.
Per il sig. Falzetti. Invece di fare forzato ricorso alla figura retorica, poteva limitarsi a scegliere un termine più appropriato rispetto a ‘schiaffi’ (ad esempio, ‘smacco’), giacché il suo pensiero dà come presupposte colpe del Comune e della Regione ma senza fornirne la benché minima prova e, soprattutto, senza poter in alcun modo escludere che la scelta della location mantovana – che sarebbe stata azzeccata, così come la Puglia, laddove si fosse trattato di Publio Virgilio Marone (Mantua me genuit) – sia dipesa da mere convenienze (economiche o ‘relazionali’) della produzione ovvero da semplice superficialità, ingrediente assai spesso presente nella cinematografia storica, anche italiana. Da ultimo, non è dato di comprendere – se non a fronte di evidente permalosità – la ragione che la induce a dubitare che mi sia noto il significato di biografia: la rassicuro, la mia frequentazione del vocabolario della lingua italiana è (a differenza di altri) consolidata e costante
7,50 rosicona!
Di cosa, gentilmente? (Sono un uomo…)
Vergognati di asserire che sei uomo.
Ma come?
Ricordo quando c’era il set del film dove si registravano le parti e tutti criticavano:
_Recanati ostaggio di un set cinematografico!
Adesso che non girano a Recanati protestate?
Ma vergognatevi!
anselma taci. vegognati e vatti a nascondere,
Proprio così