Ecco il testo della lettera che l’avv. Rita Sisti di Porto Recanati ha scritto per chiedere spiegazioni sul perchè dello stop decretato dall’Ast 3 all’accettazione, al Punto Prelievi di Recanati, dei campioni ematici raccolti a domicilio dei pazienti da parte di infermieri professionali privati.

 

Egregi Signori

Presidente Regione Marche – Dott. Francesco Acquaroli

Assessore Regionale Marche per la Sanità – Dott. Filippo Saltamartini

Dirigente Area Servizi Territoriali – Dott. Gianni Turchetti

Commissario Ast Macerata – Dott.Antonio Draisci

Sub Commissario sanitario – Dott.ssa Daniela Corsi

Sub Commissario amm.vo – Dott.Milco Coacci

Dirigente amm.vo – Dott. Alberto Carelli

Direttore laboratorio Analisi – Dott.ssa Clelia Perfetti

 

Scrivo la presente in nome e per conto della Sig.ra Paola Biagiola, dottoressa in Scienze Infermieristiche.

La mia cliente, dopo aver maturato una grande esperienza in ambito ospedaliero per 26 anni presso il nosocomio di Recanati, ha risolto il contratto di lavoro con detta struttura pubblica, optando per la libera professione che esercita dall’anno 2018.

In tal guisa la mia cliente risulta titolare di partita iva ed è regolarmente iscritta sia all’Albo di riferimento presso l’Ordine degli Infermieri (OPI) di Macerata N. 875 e sia presso l’Ente di Previdenza ENPAPI per la gestione autonoma della professione infermieristica.

La mia cliente è quindi titolare di uno studio professionale INFERMIERISTICO “MEDIKA”, sito a RECANATI in Via Giunchi n.47  autorizzato con parere favorevole dal Dip.di Prevenzione U.O. Igiene e Sanità Pubblica con Prot. 1923/DP dell’8/01/2018.

La Sig.ra Biagiola svolge la professione infermieristica sia a livello domiciliare sia presso la sede del suo studio professionale.

Tra le  attività professionali quotidiane della mia cliente rientra anche  la raccolta di campioni ematici presso il domicilio dei suoi pazienti, i quali, per la maggior parte, preferiscono che le relative analisi vadano a confluire per essere elaborate tramite il Sistema Sanitario Nazionale di riferimento per zona, identificato nel caso di specie nel Punto Accettazione Prelievi c/o Ospedale di Comunità di Recanati. 

Da anni la mia cliente presenta quindi i campioni ematici presso detto punto di accettazione senza aver riscontrato mai alcun problema.

Da qualche giorno però, gli operatori addetti all’accettazione del punto prelievi dell’Ospedale di Recanati hanno riferito alla mia cliente di NON poter più procedere alla presa in carico dei suddetti campioni ematici.

Alla richiesta di chiarimenti formulata verbalmente dalla mia cliente in merito al motivo del diniego le è stato risposto che tale “divieto” è stato comunicato a “voce” evidentemente da qualche responsabile del servizio, e seppur richiesto per iscritto dallo stesso personale, NON è stata mai loro formalizzata alcuna disposizione-delibera per iscritto da parte del Responsabile del Servizio né sono stati indicati i motivi di un tale diniego che appare del tutto illegittimo e privo di motivazione oltre che pregiudizievole sia per lo svolgimento dell’attività professionale della mia cliente sia pure per le esigenze dei pazienti che richiedono per ovvi motivi di salute il servizio domiciliare alla Sig.ra Biagiola.

Molti di loro sono infatti allettati e la maggior parte di essi gode comunque di esenzioni per il pagamento delle analisi ematiche.

Il rifiuto da parte dello sportello pubblico di Recanati di accettare i campioni in oggetto imporrebbe loro di rivolgersi a strutture private, con l’ulteriore aggiunta di costi non dovuti.

Né potrebbe contarsi in modo soddisfacente sul servizio ADI (Assistenza Domiciliare Infermieristico) di zona, già saturo di richieste e quindi sicuramente non in grado di soddisfare tutte le ulteriori richieste di prelievo mattutino che si verrebbero a generare.

In ogni caso la mia cliente, così come altri colleghi di zona, sta subendo un ingiustificato danno alla sua attività riconosciuta come di elevata professionalità e sicuramente preziosa per l’intera comunità territoriale.

Si ricorda infatti che lo sviluppo di Ambulatori e attività professionistiche infermieristiche è già da tempo sostenuto dallo Stato:

Il “Modello Organizzativo Ambulatorio Infermieristico”, in Italia è stato adottato negli ultimi anni da alcune regioni ed è diffuso prevalentemente in ambito territoriale.

Gli ambulatori infermieristici sono l’elemento centrale del sistema delle cure primarie, perché consentono il monitoraggio dei fattori di rischio nella popolazione e la gestione dei soggetti con patologie cronico degenerative, oltre a fornire risposte assistenziali adeguate nei confronti di eventi acuti.

Inoltre, questo setting assistenziale si compone come uno dei luoghi privilegiati per lo sviluppo di un approccio di iniziativa “proattivo”, tendente a superare il modello basato sull’attesa.

Chiarito quanto sopra appare assolutamente in contrasto con tale evoluzione del sistema sanitario a livello di cure ed assistenza domiciliari che vede centrale la presenza capillare sul territorio degli ambulatori infermieristici, porre in essere da parte di un ufficio che rappresenta il necessario trait d’union tra l’utenza domestica ed il servizio sanitario pubblico, una condotta oppositiva che di fatto privi la mia cliente, come presumibilmente  altri  suoi  colleghi  di  zona,  della  possibilità  di  presentare i prelievi ematici domiciliari.

Non risulta peraltro esistente alcun provvedimento scritto in tal senso né è giunta alcuna comunicazione adeguatamente motivata alla mia cliente o ad altri colleghi e si ritiene che non vi siano i presupposti di legge  né  l’opportunità  che  si adotti un simile divieto che sarebbe lo si ribadisce immotivato ed illegittimo.

Si chiede quindi conferma e rassicurazione, da parte dei destinatari della presente, nell’ambito delle rispettive competenze, nel senso che possa essere sin da subito proseguita e/o ripristinata con regolarità e senza divieti verbali immotivati, la presentazione dei campioni ematici presso lo sportello Accettazione prelievi dell’Ospedale di Recanati da parte della mia cliente come di altri colleghi che svolgano il medesimo servizio regolarmente autorizzato.

Si ritiene che tale servizio domiciliare, anche alla luce dei principi Costituzionali ex art. 32, sia indispensabile e funzionale alla salvaguardia del diritto alla salute del paziente domiciliare e di quello alla diagnosi e cura di molti cittadini di zona, i quali hanno diritto di poter affidarsi per l’elaborazione delle conseguenti analisi sia ai servizi privati sia ai Servizi della Sanità Pubblica.

E nel contempo in tal guisa si eviteranno gli inevitabili ed inaccettabili riflessi negativi, pregiudizievoli e discriminatori per chi svolge con dedizione e professionalità da anni l’attività di infermiere professionista sul territorio a servizio e tutela del bene pubblico della salute-

Distinti saluti

Avv. Rita Sisti

 

 

 

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21 commenti

  1. Direi che sia il minimo. Da cittadino non condivido molto il corpo della lettera perché incentrato soprattutto, anche se non solo, sull’attività privata di una addetta ai lavori. Comunque è un passo verso la richiesta di delucidazioni. Che la comunicazione sia stata fatta verbalmente poi, è alquanto strano…

  2. Si tende come al solito, sulla pelle delle persone, a risparmiare. Se non ci fosse questo servizio del quale usufruiscono in tanti, visto l’invecchiamento della popolazione, ci sarebbero meno esami da fare per il sistema pubblico con relativo risparmio. La persona allettata o grandi problemi fisici non andrà mai a farsi le analisi in ospedale. Sempre peggio, o dx o sx ce la prendiamo sempre in quel posto.

  3. Ma Saltamartì non doveva rivoluzionare la sanità Marchigiana?
    Io credo che le critiche sopracitate siano doverose ma questi governano la regione da pochi anni,lasciamoli lavorare e se non riescono a compiere ciò che hanno promesso diamoci una mano sulla coscienza e RIVOTIAMOLI!!!!!!!!
    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!
    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!

    • AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!
      AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!
      IMBECILLE!! Non è colpa de Saltamartì, non lo sai tu che tutto dipende dal dirigente responsabile del Laboratorio analisi di Civitanova Marche?
      Evidente che a Civitanova vogliono cercare di lavorare di meno, ridurre l’enorme carico di lavoro dovuto anche per l’insufficienza di personale perciò sua è anche quest’ultima decisione CIAMBOTTO!!!! Quando c’era la sinistra in regione aveva bloccato il turn over che ancora è rimasto.
      Quando avevamo il Laboratorio analisi a Recanati situato all’interno dell’ospedale voi a sinistra l’avete fatto sopprimere senza protestare e battere ciglio, anche tu quando si chiudeva l’attività di Laboratorio e gli stessi operatori venivano trasferiti presso l’osp. di Civitanova eri contento e felice per ripicca contro qualcuno, ciambellò che non sei altro!
      Nel periodo pandemia per fare il prelievo dovevi prima prenotare e non si sapeva nemmeno come prenotare non c’era Saltamartì ma c’era Ceriscioli, adesso che c’è Saltamartì hanno ripristinato il libero accesso, accettazione mattutina senza prenotazione, ma sicuramente non c’entrava allora Ceriscioli cosi come non c’entra adesso Saltamartini, mettetecela da per te da solo una mano sulla coscienza mistificatore, ostruzionista e CIAMBELLÒ!!

      • Perché dirotti il discorso sulle prenotazioni che era semplicissimo si potevano fare via telefono o in farmacia ed erano utilizzate contro i sovraffollamenti per contenere il covid.
        Qua il problema è unaltro ciambellò,ruffiano e arrampicatore sugli specchi,qua è stato tolto un servizio che garantiva il prelievo a domicilio per casi di persone allettate.
        Non a Caso si chiama in causa Il presidente della regione e Pippo.
        Cosa buffa è che questa giunta ha ben trovato risorse per collocare capi gabinetto ma taglia in servizi essenziali.

        • Guarda ciambellò e ciambotto che che non sei altro, il servizio che garantisce il prelievo a domicilio c’è già nessuno ha tolto niente si chiama A.D.I. ed è gratuito, basta prenotarlo concordato con il proprio medico, “MEDIKA di Biagiola” è un servizio privato è una partita IVA e non è un servizio gratuito, questo è solo tutelare un personalismo, un interesse personale non collettivo, del resto per analizzare la raccolta di prelievi ematici a domicilio di “MEDIKA” c’è anche “CLINICA LAB” privato ma servizio convenzionato con il S.S.N. quindi è gratuito, non fare l’ipocrita lo sai bene anche tu ciambellò!!!!!!

          • Ma io non parlo di servizio gratuito parlo di servizio poi nel momento che lo offre la regione “GRATUITO” non è del tutto in quanto lo paghiamo ogni mese con le trattenute IRPEF e tasse varie!!
            Ciambotto!!!
            Eppoi basta con questa idea che il privato è personalistico,guadagna,specula il privato è un professionista che si è messo in gioco e guadagna chi lo critica è un nulla buono forse a piantà l’ommbrellò sulla spiaggia a 3 euro all’ora che al padrò quando gliè chiede lo stipendio trova la risposta ma quanto me costi?
            CIAMBOTTO!

          • E allora CIMBOTTO E CIAMBELLO che non sei altro, dal momento che il servizio sanitario offerto dalla regione non è del tutto gratuito in quanto paghiamo ogni mese con le trattenute IRPEF e tasse varie, non è che era gratuito quando in regione governavano i tuoi cari compagni della sinistra, era la stessa cosa se non addirittura peggio, quindi tu commetteresti un’ulteriore sopruso nei confronti degli utenti che già pagano le note gravose tasse per la sanità dando quei soldi ricavati delle tasse alle partite iva, fondi sottratti al servizio pubblico, i quali privati si fanno pagare poi ulteriormente per le prestazioni sanitarie che erogano, con costi raddoppiati e triplicati quando invece il cittadino utente dovrebbe averlo gratis quel servizio perchè lo ha già pagato tramite quelle tasse, è gravissimo quanto dici, ti rendi conto?
            Non te vergogni a dirlo?
            CIAMBOTTO, CIAMBELLÒ E COJÒ!!!!!
            18:44

          • @4 Aprile 2023 alle 10:30
            commentare a minchiam senza conoscere quello di cui si parla, l’ADI ha tempi di attesa lunghi e la Clinica Lab non è convenzionata, ma completamente privata, questo significa che , anche chi ha l’esenzione totale è tenuto al pagamento degli esami per intero, ma ci piace pigiare tasti a caso sulla tastiera e togliere ogni dubbio sui propri limiti

          • @4 Aprile 2023 alle 21:33
            commentare a minchiam senza saper dimostrare prove concrete, controllare bene cosa dice sul sito Clinica lab: https://clinicalab.it/
            “”Il laboratorio ha la certificazione ISO 9001:2015 ed è accreditato in categoria ECCELLENZA a norma della L.R. 20/2000
            Svolge la sua attività per i pazienti sia in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale sia in regime privato”” questo è quanto si dice sul sito, invito e chiedo alla stessa Clinica Lab a smentire quanto dicono sul loro sito, precisando in particolare se in regime convenzionato con il S.S.N. il paziente esentato paga comunque l’esame per intero, cioè se quella è pubblicità ingannevole o non bene spiegata come si deve.
            Inoltre per esperienza so per certo che non è affatto vero che l’ADI ha tempi di attesa lunghi, più volte mi ci sono servita, mai ho dovuto attendere tempi biblici.
            Ma ci piace pigiare tasti a caso sulla tastiera, sperando in coloro che leggono i messaggi siano cosi “stupidi e creduloni”, come generalmente pensano a sinistra.

  4. carlo ambrosini on

    questi provvedimenti presi da un ” bulletto” qualunque mettendo in difficoltà le persone malate e disabili ma anche una attività privata che se non ci fosse sarebbe la fine di una sanità pubblica distrutta da anni di politica di sinistra. Bisognerebbe punire severamente chi ha preso questa decisione “ignobile”

  5. È difficile intravedere qualcosa di diverso dal mero tentativo di dirottare i pazienti presso strutture private rinunciando all’esenzione.
    Come giustamente detto, spesso i pazienti sono allettati e quindi oltre alla grave malattia devono combattere anche contro queste disposizioni non avendo purtroppo nessuna arma.
    È NECESSARIO RIVEDERE QUESTA DIRETTIVA URGENTEMENTE!

  6. Che .M…di paese…………non offre NULLA IN TUTTI I SENSI… LA FOTUNA È… !!! una carezza alla gobba …

  7. Semplicissimo che cosa??????????
    Si vede che lei non ha mai provato a fare quel maledetto numero di cup regionale “800.098.798” voluto ed istituito dall’allora stramaledetta giunta sinistra regionale, ore fermo al telefono con quella lagnosa musichetta senza concludere un bel niente, un nulla di fatto, magari sia pur avendo avuto rarissima fortuna ti sentivi poi rispondere:
    si rivolga allo sportello più vicino della sua zona territoriale dove non ti prenotavano per niente affatto e giù ti chiudevano pure il telefono in faccia senza permettere nemmeno di spiegare…
    In quel primo periodo di pandemia ci ricordiamo benissimo non era ancora stata attivata la prenotazione cup tramite farmacia, si vedevano in giro allora tanti individui riconoscibili della sua stessa razza, intendo dire di sinistra, incazzati neri più degli altri perchè gli venivano rifiutate le prenotazioni.
    Queste erano le grandi cose fatte dalla sinistra regionale…

  8. leggo commenti che mi lasciano basito, si tende a scrivere limitandosi a tifare per la giunta di destra o quella di sinistra senza soffermarsi a comprendere che, indipendentemente dall’appartenenza politica, stanno togliendo un altro diritto a tutti i cittadini, anche a voi che vi stracciate le vesti per questo o quel partito

    • Se ne è accorto troppo tardi, doveva dirlo molto tempo fa, quando in Regione era sovrana e governava la sinistra e ci toglieva molti diritti, accorgersi e dirlo soltanto ora fa sibillinamente pensare che anche lei faccia tifo di parte…

      • È qui che cade in errore, sulla sanità ci ha mangiato tutto l’emiciclo e noi, con sciocche baruffe di appartenenza, facciamo solo il loro gioco, rendendo più agevole lo scippo dei diritti. Quando il saggio indica la Luna, lo stolto guarda il dito

        • No è lei che ci cade nell’errore, lo scippo dei diritti come dice lei non è iniziato solo oggi, esiste da 30 anni, ma di certo lei fa parte di quella categoria di persone che per 30 anni mentre venivano scippate si facevano cullare in un dolce meraviglioso sogno, arriva un bel giorno svegliandosi dal bel sogno non trovano più quelli che cullavano dolcemente ma altre persone diverse e qui incomincia l’incubo come sempre succede…
          Anche il saggio che sta sempre lì a indicare la luna non pare proprio un genio…
          Per fare un esempio concreto senza tante metafore, basti solo vedere cosa hanno fatto ultimamente i francesi mettendo a ferro e fuoco un’intera capitale subito immediatamente, nel momento stesso in cui si sono visti scippati di un loro diritto sacrosanto sull’età pensionabile.
          Concludo dicendo che non è facile ora recuperare tutta la refurtiva di 30 anni in poco tempo, ma vedo buoni propositi, quelli che prima non c’erano…

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