Così proprio non va e anche il sindaco Bravi ammette che il mercato cittadino del sabato mattina vive una profonda crisi con sempre meno espositori, sparsi lungo il centro storico, e con la dislocazione fuori dalle mura delle bancarelle di frutta e verdura e dei prodotti alimentari. “La settimana scorsa – fa sapere il primo cittadino – con Scorcelli (vice sindaco e assessore al commercio, ndr) e l’ufficio commercio ne abbiamo discusso e abbiamo dato mandato ai responsabili di verificare gli spazi che sono vuoti in maniera definitiva lungo le vie del centro cittadino, tradizionalmente utilizzate dagli ambulanti, in modo tale da vedere se c’è la possibilità di spostare anche il mercato alimentare in centro storico”.
Le bancarelle di frutto e verdure, pesce e generi alimentari vari, infatti, furono spostate nel piazzale adiacente a porta San Filippo e in via Cesare Battisti durante il lockdown dovuto al Covid “perché dovevamo evitare gli assembramenti – spiega ancora Bravi – e per questo avevamo dislocato gli ambulanti di generi alimentari fuori il centro storico. Ora, però, questa organizzazione non ha più senso nè giustificazioni e sarebbe molto più funzionale, per la fruibilità dell’intero mercato, che tutti gli ambulanti siano dislocati lungo le vie del centro storico”, e cioè Via Primo Luglio, Corso Persiani, Piazza Giacomo Leopardi, via Cavour e Piazzale Gigli. Spazio ce n’è a sufficienza perché mentre prima le bancarelle erano in numero sufficiente per coprire queste aree all’interno della cinta muraria, con il tempo molti ambulanti hanno preferito altre piazze lasciando libero il proprio spazio e spesso basta un po’ di pioggia o vento perché molti non si presentano all’appuntamento del sabato,
Bravi non si nasconde che l’operazione di riorganizzazione del mercato non è cosa semplice perché di mezzo c’è anche la burocrazia. “Dal punto di vista operativo – dice – non è semplicissimo in quanto i posti vengono assegnati in base ad una graduatoria e non è che possiamo spostare le bancarelle come ci pare, sarebbe impossibile. Quello che possiamo fare è verificare quanti effettivamente e definitivamente fra gli ambulanti hanno cessato di venire a Recanati. Quando si vede un posto vuoto spesso è perché quel sabato l’ambulante ha deciso di non venire perché, magari, è tempo brutto o per altri problemi suoi personali, però il titolo per occupare quel posto lo mantiene in quanto il fatto di essere assenti per alcune settimane non comporta la perdita dell’autorizzazione. Solo quelli che rinunciano definitivamente al nostro mercato possono essere sostituiti e possiamo inserire magari quelli del mercato alimentare. Quanto prima vedremo quello che possiamo fare”.
24 commenti
In sostanza, non sanno cosa fare. Parlano parlano ma, non sanno trovare una soluzione.
Parlano. L’unica cosa che gli riesce. Non sempre bene. Tagliano nastri, fanno interviste, recitano! Spendono i nostri soldi e quelli del PNNR , invano. La città è sempre più social! Sempre meno vivibile. Una città in ostaggio. Ostaggio di attori.(comici).
No, ostaggio della burocrazia, come ovunque in Italia.
Disse che triplicato le tasse sull’occupazione del suolo pubblico. Siete in grado di affrontare i problemi succhiando il sangue a chi è già anemico. In pratica dei perfetti comunisti. Complimenti a voi e a chi vi ha votato,come sempre sotto ricatto e rigido controllo
Dove hai studiato scienze politiche, al Cepu?
Se è un problema di burocrazia, basta chiedere a chi comanda di rivedere le regole. Bravi potrebbe chiedere al sindaco…
E allora Pinuccio lei è fortunato nel non conoscere i meccanismi della macchina burocratica. Beato lei…
Difronte Al disastro di una tradizione che finisce e che deprime ancora di più la possibilità del Risparmio delle famiglie la maggioranza pensa solo a riorganizzare gli spazi
Invece di ricercare i motivi della fine del mercato per rimuoverli e favorirne la continuità !!!!!!!!
Hanno scelto la via più facile
Perché ?????????
Manifesta incapacità amministrativa
Anche nel settore del commercio!!!!!
All
A furia di mungere la mucca non esce più latte ma sangue. Allora corrono al capezzale……per favore!
Ma la domanda è, serve ancora il mercato? A chi?
A te no di sicuro
Il mercato serve… e come! Vada a vedere a Porto Recanati e a Civitanova, la gente parte da Recanati per fare compere in quei mercati. Gli ambulanti che non vengono più a Recanati fanno ciò che, se potessero, farebbero anche i proprietari dei fabbricati del centro storico, se ne andrebbero in comuni più ospitali.
Oggi con Amazon è più comodo scegliere da casa un prodotto a basso costo e medesima qualità !
Con zero contatti umani, appestando le ns strade di corrieri e con gente pagata quattro soldi nei magazzini. Produttori e piccole aziende alla mercé della grande distribuzione. Davvero una bella prospettiva per il futuro.
La risposta è ! Certamente il mercato serve, oltre a esserci in tutte le città dalle più piccole alle più grandi, basta andare poco lontano da noi, i mercati sono tutti pieni, Porto Recanati, Civitanova, persino Villa Potenza, oltre al risparmio è anche un fattore di tradizione, facendo venire gente in centro ravvivandolo, alcuni anni fa il mercato recanatese era uno dei migliori della zona considerato che si svolge di sabato. Sarà forse colpa dei parcheggi a pagamento? Sempre col fiato sul collo per non oltrepassare l’orario di sosta e prendere multe salate, parcheggi liberi pochissimi e la gente preferisce i supermercati.
Il problema sono i parcheggi a pagamento per le auto? Soluzione semplice: il sabato dalle 07,00 alle 14.00 parcheggio gratuito. Le casse del Comune non andranno certo in “rosso”!
I parcheggi li hanno svenduti alla SIS. Società privata.
La SIS avrebbe potuto essere messa in mora cento volte per inadempienze e vere e proprie irregolarità . Prima non c’era possibilità di pagamento elettronico quando per legge avrebbe dovuto esserci eppure hanno continuato a staccare sanzioni e il comune ad avallare anche se erano palesemente illegittime. Ora che almeno in teoria il pagamento elettronico è possibile siano tenuti a comunicare dati sensibili come il numero di targa e l’orario di arrivo. Chi è il responsabile della conservazione e riservatezza di questi dati? Mistero. Evidentemente solo le ladre di portafogli e telefonini hanno diritto alla privacy.
Forse gli amministratori, con i loro stipendioni, fanno compere solo presso boutique di alta moda. Ma il mercato è sempre stato un luogo necessario. Ci si facevano veri affari, con alcune bancarelle che erano veri e propri spacci aziendali del migliore artigianato della regione. Abbigliamento, calzature, casalinghi, bigiotteria – tutte cose con cui si risparmiava acquistando buona qualità, e con cui le famiglie dei commercianti riuscivano a godere di una piazza all’interno di un negozio grande quanto una settimana di giro. Se dopo tanti anni di decadenza (che non è cominciata con il covid) non si è cercata ancora una soluzione, si vede che di un luogo che è alla base della fondazione dei nostri comuni agli amministratori non interessa davvero niente.
ma chiuditelo
Levate quelle bancarelle da li per favore!!!!
Non si riesce a transitare, la gente parcheggia lungo la strada!!! Il caos totale!!!
Avete il parcheggione a 100MT pigroni!!!
Cosa ha una corriera da non poterci passare?
Fare leva sulle sneakers firmate dalla assessoressa Socc’ mel e vedrete che l’artigianato locale si risollevera ‘ e di conseguenza tutto l’ indotto ne trarrà giovamento. Dopo il tartufo di Norcia le sneakers de Recanati.
Blasfemo! Mettere insieme il “sacro” Tartufo di Norcia con le scarpacce da “coatto” firmate dall’assessora (e sti c…!) è da punizione sulla pubblica piazza.
amministratori scialbi, inconcludenti, incapaci , pronti solo a farsi fotografare per le poche idiozie che mettono in piedi adesso iniziano gli annunci e si siamo vicino alle elezioni , mentre dovrebbe andare tutti non al mercato ma in quel posto