Devi fare le analisi e vuoi rivolgerti al laboratorio analisi del “Santa Lucia”: armati di pazienza, prendi il tuo numero e aspetta che ti chiamino perché non è più possibile prenotare l’appuntamento. Eppure, specie per chi lavora, era una procedura assai apprezzata perché permetteva di guadagnare tempo e di organizzare meglio la propria giornata.
Altra scelta inspiegabile, e per certi versi più pesante, è quella, imposta sempre dall’Ast, di non accettare al punto prelievi le provette di sangue portate dagli infermieri liberi-professionali che operano a titolo privato sul territorio.
I disagi sono molteplici.: il primo riguarda l’onere che il cittadino, che ha bisogno di un prelievo a domicilio, perché impossibilitato a raggiungere l’ospedale, deve affrontare perché i sanitari liberi-professionisti, che eseguono il prelievo, devono rivolgersi a laboratori privati che, a differenza del pubblico, chiedono il pagamento di un ticket di 10 euro. La soluzione, per niente pratica, è portare quella provetta a Porto Recanati, dove questo ticket non si paga, o al laboratorio dell’ospedale di Loreto dove questa disposizione, adottata dall’Ast di Macerata, non è in vigore anche se si tratta sempre di un servizio pubblico.
Il prelievo a domicilio può anche essere eseguito dagli infermieri dell’Adi (assistenza domiciliare infermieristica) dell’Ast, ma il personale, che svolge questo servizio, è molto ridotto e i tempi di prenotazione a volte si aggirano sui cinque giorni e non tutti sono disposti ad attendere tanto. Ci sono poi prelievi che richiedono tempi di esecuzione lunghi, come quelli che vengono effettuati a persone particolari, magari disabili mentali, pet i quali spesso per fare un prelievo ci vogliono anche 40 minuti per cui spesso si ricorre al personale che da tempo ha stretto con loro uno rapporto di fiducia e conoscenza che rende più agevole effettuare il prelievo.
29 commenti
O Mammamia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
O Pippo de Saltamartì quanti voti hai preso a Recanati?
Dov’è la rivoluzione che si prospettava?
Mi domando dove sono coloro che ti hanno dato fiducia?
Che ridere il recanatesre bastonato,deriso e ingannato!!!!
Attendo un’intervista all’assessore!!!
Stesso pensiero.
A Recanati la sanità sempre peggio!!! L’amministrazione cosa fa? Dorme!!! Come da quindici anni!!!
Ma l’amministrazione di destra in Regione non doveva risolvere tutti i problemi!
Invece solo disastri
Hai perfettamente ragione, Saltamartini ha promesso di riaprire gli ospedali fatti chiudere o depotenziati dalle precedenti amministrazioni SOCIAL -COMUNISTE.(ultimi 20 anni almeno)Questa ardua impresa sembra impossibile alla luce delle macerie lasciate dai predecessori.bisogna riconoscere che ci vogliono più di 5 anni …
Che fesserie…
la gente s’è stufati !
Chiedilo all’Assessore Saltamartini amico tuo così ti spiega come stanno le cose, può darsi che ti mette l’ospedale sotto casa come ha promesso.
La cosa più urtante è che chi partorisce e chi vidima simili scempiaggini regolamentari percepisce un lauto stipendio, per giunta pagato da noi contribuenti.
In contesto privato, invece, ne verrebbe immediatamente percepita l’incapacità con i conseguenti provvedimenti: licenziamento o, comunque, robusta razione di calci nel didietro.
La Regione guidata dal pupillo della presidente del Consiglio dei ministri ha avuto questa “genialata” di rivedere l’organizzazione territoriale della sanità, inventando tante zone sanitarie che diventano ciascuna una piccola repubblichetta in mano a qualche fidato di partito. Il risultato è questo del “Santa Lucia”.
Allora il sindaco, che istituzionalmente non è del tutto estraneo alla cosa come si vuol far credere, dovrebbe prendere carta e penna e protestare con la Regione del pupillo meloniano e del suo assessore alla sanità, per il disservizio che si sta creando.
Inoltre perchè non sollecitare qualche consigliere regionale affinchè le Marche arrivino ad avere regole uguali dappertutto? I cittadini di Recanati, di Loreto, di Porto Recanati, di Osimo, di Ancona sono tutti uguali. O no?
Solite tue chiacchiere che fanno i pidocchi!!!
Solito becero insignificante demagogico ostruzionismo!!!
Perchè non ti sei mai svegliato prima quando c’era Ceriscioli a dire:
“Allora il sindaco, che istituzionalmente non è del tutto estraneo alla cosa come si vuol far credere, dovrebbe prendere carta e penna e protestare con la Regione del pupillo Prodiano del suo assessore alla sanità, per il disservizio che si sta creando.
Strano, allora si diceva sempre che il comune estraneo non c’entrava con la Regione e non poteva nulla con le decisioni regionali. Quando l’ipocrisia di sinistra di cui ne abbiamo le tasche piene si vuol fare prevalere inutilmente…
La informo che da anni sostengo il mio pensiero, anche e soprattutto con giunte regionali di diverso colore. Ma forse in questi anni lei era leggermente… assopito per accorgersene. Continui così. Quanto ai “poteri” del sindaco, nessuno gli vieta di protestare a nome della cittadinanza tutta, perchè il disagio finisce sulle spalle dei recanatesi e non di qualche “mente” burocratica della Regione. O no?
È una vergogna, persone costrette ad andare per forza in ospedale per il prelievo (anziani disabili, figli che accompagnano i propri genitori e perdono giorni di lavoro, ecc.) devono aspettare le ADI già congestionate per mancanza di personale e con tanto lavoro, e i cittadini si devono rivolgere a cliniche private. E vergognoso…. 😡😡😡
Sulla Sanità ha giurisdizione la Regione, no il Comune
Come, Saltamartini in campagna elettorale, ha promesso di riaprire tutti gli ospedali chiusi, invece spariscono anche quei pochi servizi rimasti?
Il Direttore generale ASUR o per meglio dire la Direttrice generale ASUR inamovibile che era stata designata da Ceriscioli è cambiata o è sempre al suo posto, quella cioè a cui piace ubbidire alle direttive dell’opposizione si sinistra anzichè della maggioranza?
Ecco il risultato del votare per dispetto. O del non votare.
La destra distruggerà il poco rimasto.
L’aveva già fatto 25 anni fa la sinistra che se ancora fosse rimasta al potere regionale distruggeva il poco rimasto.
Purtroppo non ci sono più l eroi coraggiosi degli anni 70 altrimenti prima di fare queste alzate di ingegno non se l’è permettevano
Spero che lei non sia italiano. Altrimenti c’è da ricominciare dalla terza elementare.
Dove stanno quelli che difendevano il nostro ospedale? È sempre colpa di chi c’era prima? E le promesse elettorali? Saltamartini cosa dici?
Chi prende queste decisioni non hai patito la sofferenza della malattia direttamente o indirettamente per via di familiari malati. Non c’è altra spiegazione! Auguro loro di non doverlo sperimentare di prima persona…
Che VERGOGNA!
Basta con tutti questi disagi verso i cittadini che devono soffrire per il fallimento di amministrazioni locali e regionali! Stanno dividendo l’Italia in due: le regioni più vicine al nord non sono così penalizzate quanto quelle dal centro in giù. E non dico altro!!!
Mi dicono di stare calmo! Ci provo, ma con calma domando : ma il nostro Sindaco, il resto dei Ricchi, sì parlo di quelli che fanno da sponsor per una squadra che sta in C, dove sono?
Perché sono stati capaci di farci diventare ancora più poveri con i 3.300.000 euro di mutuo per una cosa che piace solo a 500/600 cittadini, mentre per la salute della cittadinanza non c’è nemmeno una nota di sdegno da nessuna parte.
Povera Recanati, che pur essendo stata la prima città di quelle ad avere un ospedale di eccellenza fin dal 1100, adesso se vuole certi servizi deve o pagare o spostarsi anche per fare un prelievo. SALTAMARTINI sei un QUAQUARAQUÀ.
Stai calma! Lupagrigia. Stai calma!
Mi piacerebbe conoscere il motivo di questa scelta. Mi piacerebbe conoscerla nel dettaglio però. Se di risparmio economico per le casse si vuol parlare io vorrei sapere quali fossero i costi da sostenere per accettare i prelievi provenienti dalle visite domiciliari e quanto si possa risparmiare nel non accettarli. Vorrei inoltre sapere, chi sia il vero autore di questa strategia che NESSUNO desidera e che va contro tutti noi. Le scelte fatte sull’ospedale di Recanati vanno contro ogni interesse del cittadino e mettono in gioco una posta altissima: quella della salute. Quindi mi piacerebbe proprio conoscere i “perché” e tutti i “chi” delle singole decisioni. Avere un infarto a Recanati, ora, significa quasi certamente morire e credo sia giusto sapere di chi sia la firma su certe delibere. Avere un problema serio e non potersi muovere da casa per le analisi significa chiedere aiuto anche per un prelievo e vorrei sapere di chi sia la firma su certe strategie “intelligenti”.
Tirare in ballo questioni economiche, i soliti “risparmi” che poi risparmi non sono visto l’affollamento di dirigenti sanitari a ogni livello, tanto medici che burocrati, è semplicemente un insulto. La sanità non può essere gestita da ragionieri. E’ un servizio per i cittadini, per tutti i cittadini, perchè di mezzo c’è la salute.
Tutto questo grazie alla sinistra popolare, che di sinistra e popolare non ha più niente, ma che dico niente, zero assoluto, hanno svenduto, privatizzato, distrutto il sociale. Comunque anche i nuovi governanti se vogliono far vedere di essere migliori devono ribaltare tutto, rimuovendo i direttori e tutto l’apparato burocratico, sarà difficile ma necessario!!! Altrimenti tutte parole al vento.