Sono ancora pochi, purtroppo, gli studenti stranieri che frequentano la scuola “Campus Infinito” di Recanati che accorpa, dall’anno del terremoto del 2016, anche la consorella “Dante Alighieri” di Camerino, dedicata allo studio della lingua per giovani stranieri. Prima il Covid, poi la guerra ed infine i voli aerei, il cui costo è enormemente aumentato, hanno tenuto lontani gli studenti che provengono per lo più dai paesi del sud America. L’anno scorso timidamente aveva ripreso, nel mese di marzo, l’attività della scuola, ma il confronto è presto fatto: se nel 2019 questa aveva ospitato, nei locali del Chiostro di Sant’Agostino, dove si trovano le aule didattiche e alcuni alloggi, ben 1700 studenti, nel 2022 si è arrivati a poche centinaia di presenze.

Da qui la richiesta avanzata al Comune, e prontamente accolta dall’Amministrazione comunale, per una sensibile riduzione del canone di locazione, pari al 40% dell’affitto originario. Da quanto si legge in delibera, è da dedurre che la riduzione valga per i mesi in cui il campus è stato frequentato da studenti stranieri mentre in quelli, in cui non c’è stata alcuna presenza di studenti, il canone dovrebbe essere stato sospeso.

Per ricostruire la storia facciamo un passo indietro. Il contratto di locazione attivo con Camorfin srl e Pigini Group Spa, ditte collegate alla Società Campus L’Infinito, per la concessione dei 12 appartamenti di proprietà comunale, situati nel Chiostro di Sant’Agostino, prevedeva all’inizio un canone di circa 71.000 euro annui che nel 2019 era salito complessivamente a 81.151 euro per l’adeguamento Istat: un costo eccessivo per la società che, ipotizzando una diversa organizzazione della scuola, indusse l’Amministrazione, in considerazione che il progetto aveva portato in città diverse centinaia di studenti che hanno animato Recanati, a venire incontro al gruppo Pigini sottoscrivendo un nuovo contratto di locazione con un canone ridotto, a 65.376 euro annuo.

Sotto il periodo della pandemia, parliamo del 2020 e 2021, il Comune sospese persino la riscossione di tale affitto. Ora per il 2022, anche se gli studenti hanno ripreso a venire a Recanati, viene prevista, come dicevamo, un’ulteriore riduzione del 40% del canone di locazione.

Tutto questo in nome anche dei buoni rapporti fra Amministrazione e società che ha messo a disposizione del Comune altri locali, (per una metratura di circa 1600 mq.), situati a Squartabue dove sono ospitati gli studenti frequentanti la Scuola San Vito, oggetto di lavori di adeguamento edilizio, dietro corresponsione di un canone di affitto (2,5 euro al mq.), di 4000 euro mensili.

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13 commenti

  1. facciamo un altro passo indietro. persone cacciate per far posto al business del gruppo industriale sopraccitato per gli alloggi nel chiostro. e l’amministrazione appecorata che si assume il rischio d’impresa (quando butta male )dei suddetti.se gli studenti riaumentano, il comune potrà far valere questa sua partecipazione al rischio?
    Privatizzare i guadagni e socializzare le perdite. siete dei fenomeni.
    idem per i locali messi a disposizione per la scuola con doppio affitto carpiato.
    zerbini. il vero volto del capitalcomunismo.
    mi raccomando opposizione!! concentrati sulla capezzagna

  2. questa amministrazione è disponibile con i forti ed insensibile con i deboli, tipico dell’attuale P.D.
    Amministrazione che sa abbassare le imposte alle grosse aziende, conferire incarichi ai figli dei colleghi del sindaco e ………………………… credo basti questo

  3. Questo Comune, a differenza di Comuni vicini, pretende il pagamento dell’IMU anche sui fabbricati resi inagibili dal sisma del 2016, privi quindi di qualsivoglia reddito. Il loro recupero, se mai avverrà’, è di la’ da venire. Intanto i proprietari …pagano. Diversità di trattamento?

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