A Fermo sabato 25 febbraio, alle ore 18, nella Pinacoteca Civica di Palazzo dei Priori si è svolta la presentazione dell’opera “Bell” e l’inaugurazione della mostra temporanea del celebre duo artistico Vedovamazzei  protagonisti del progetto BELL ideato e curato dalla prof.ssa Matilde Galletti e con il quale la città è risultata vincitrice del “PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Gli artisti hanno preso spunto da una campana del XVIII secolo posta nella Sala della Storia cittadina del Palazzo dei Priori, per creare il fac simile di uno scatolone aperto e capovolto realizzato in bronzo, materiale utilizzato per le campane, e dipinto a mano. La scultura è un meraviglioso esempio di virtuosismo iperrealistico, vero e proprio tromp-l’œil, che suscita stupore per la perfezione con cui sono riusciti a riprodurre uno degli oggetti più banali nei minimi particolari: dallo scotch con l’iscrizione presente sulla campana, agli strappi, graffi e segni dell’usura che evidenziano il cartone ondulato; dalle tracce di residui di colla di una precedente spedizione, ai timbri del riciclo e del cristogramma HIS, fino ai segni di pennarello nero coincidenti ad un motivo ornamentale a carattere religioso (una crocifissione) della campana. L’arte è un’abile finzione che riproduce la realtà offrendocene un nuovo significato e una nuova emozione. Così, come il suono della classica campana, anche le vibrazioni e la risonanza interiore di BELL avranno il potere di “richiamare” non solo i fedeli dell’arte ma l’intera comunità.

Vedovamazzei, BELL, 2022, bronzo dipinto, Sala Rembrandt, Pinacoteca Civica, Palazzo dei Priori, Fermo.
Campana del XVIII secolo, Sala della Storia Cittadina.

La mostra, visitabile fino al 3 giugno 2023, comprende altre opere storiche in dialogo con la collezione permanente. Nella Sala Rubens, dove si trova la scultura BELL, sono esposti due sculture in bronzo e un grande quadro della serie Early Works. Da Giotto a Hirst, iniziata nel 1992. Sono lavori legati a opere iconiche di grandi artisti del passato e contemporanei che gli artisti hanno affidano ai bambini in una fascia di età compresa tra i 5 e 12 anni il compito di rappresentare lo stile dell’artista di riferimento e l’opera che più li ha resi noti, per poi rielaborarli su grande scala nelle opere presenti in mostra.
Nella Sala degli arazzi si trova la riproduzione in scala ridotta dell’opera My Weakness (2014). Nell’installazione originale dedicata a Fausto Coppi,  la sua bicicletta Bianchi stava in cima a una pila di materassi a simboleggiare ogni vetta, ogni obiettivo conquistati con fatica lungo percorsi precari e instabili.
Nella Sala della Storia locale una scultura in bronzo, Birds (Killer don’t starve-L’assassino non muore di fame)  rappresenta due uccelli nel momento in cui uno dei due ha ucciso l’altro e si sta avventando su di lui. Un atto di dominazione e desiderio di vendetta da parte di una creatura alata che da “speranza”, citando Emily Dickinson, si trasforma in un essere pericoloso, uno strumento di lotta e guerra.
Nella Sala Boscoli gli artisti hanno inserito nelle teche due lavori sull’identità: Masks sono due maschere che riproducono il loro ritratto e Butter Bite, due panetti di burro realizzati in bronzo che riportano sulla superficie il morso di ciascun artista.  Le due opere sono segni di riconoscimento e identità personale.

Vedovamazzei è un duo formato dagli artisti Simeone Crispino (Napoli, 1962) e Stella Scala (Napoli, 1964). La coppia decide di fondere le proprie singole identità a partire dal 1990 e sceglie il proprio pseudonimo, traendo ispirazione da una targa scovata nei vicoli partenopei. Le due parole presenti sulla targa vengono fuse in un unico termine come segno di inclusività e sintesi di due personalità in una sola. Da sempre la coppia non ha mai posto limite alla serie di medium artistici con cui operare, dando in ogni progetto vasto spazio alla sperimentazione. Vedovamazzei oggi lavora a Milano, muovendosi sia sul piano nazionale sia su quello estero.
Le loro opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, come MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XX secolo di Roma, MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, MADRE Museo d’arte contemporanea Donna Regina di Napoli, GAMeC Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo, FRAC Fond Régional d’Art Contemporaine, LanguedocRoussillon, Montpellier, France.

-Nikla Cingolani

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