Ci sono rimasti davvero male i G.C. e B.M. una coppia di anziani recanatesi, residenti in via Mandolini, zona ex Eko, quando, giovedì sera, rientrando a casa dopo essere stati a cena dal figlio, si sono accorti che la loro abitazione, in via Luigi Mandolini, nella zona ex Eko, era stata visitata dai ladri. E non è neanche la prima volta per loro perché questa sgradita visita l’avevano avuto anche nel 2019 e la tecnica usata è la stessa, oggi come allora.
Giovedì sera i due anziani, 83 anni lui e 74 anni lei, era la prima volta che uscivano di casa dopo essere stati in isolamento per tre settimane causa Covid. Una strana coincidenza che lascia sospettare che i ladri, molto probabilmente residenti a Recanati, forse già conosciuti dalle forze dell’ordine perché non nuovi a simili reati, tenessero d’occhio da tempo i due coniugi e sono, quindi, entrati in azione quando sono stati sicuri di avere il via libera.
I ladri, ma non si sa se ad agire siano stati in due o uno solo, si sono arrampicati lungo la condotta esterna del gas sino ad arrivare sul terrazzo che si apre sulla cucina. Qui sono entrati attraverso la porta finestra che, essendo di vecchia fattura, ha ceduto con una semplice spinta. Per assicurarsi una via di fuga veloce, qualora ce ne fosse stato bisogno, hanno posto una cassapanca, che si trova all’ingresso dell’appartamento, contro il portone in modo da ostacolare l’eventuale entrata della coppia.
Con tutta calma, aiutandosi molto probabilmente con un metal detector, strumento di facile acquisto anche in internet, hanno cercato oggetti in oro riuscendo a trafugare gioielli per un valore di circa 2.000 euro. Non hanno avuto neanche bisogno, quindi, di mettere sotto sopra la casa e non hanno toccato né altri oggetti in argento né altro materiale. Trafugati, invece, alcuni titoli postali che sono stati però immediatamente bloccati.
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Le telecamere non servono, giusto?