Prosegue senza sosta l’attività di contrasto allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti ad opera delle fiamme gialle fermane.
Nei giorni scorsi, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, nel corso di mirate attività di controllo presso i depositi di diversi spedizionieri operanti nell’ambito della circoscrizione di competenza, individuavano diversi pacchi emananti un forte odore di marijuana destinati ad un’azienda attiva nel settore della rivendita di cannabis light nel Fermano.
Gli accertamenti esperiti nell’immediato, costantemente coordinati dalla locale Procura della Repubblica, consentivano di rinvenire oltre 83 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana, sprovvista della relativa documentazione di acquisto e degli esami di laboratorio attestanti la quantità di principio attivo consentito per legge.
L’intervento eseguito consentiva di sottoporre a sequestro l’intero quantitativo di sostanza stupefacente rinvenuto e di denunciare il rappresentante legale della società destinataria della droga per violazione all’articolo 73 del D.P.R. 309/1990.
L’operazione dei militari rientra nel puntuale monitoraggio su tutte le merci in genere – quotidianamente veicolate attraverso le compagnie di trasporto nazionali ed internazionali – effettuato sovente con il prezioso ausilio delle unità cinofile, determinanti per l’individuazione di plichi contenenti sostanze illecite: solo nell’ultimo bimestre (ottobre/novembre), grazie all’impegno profuso dai Finanzieri, è stato possibile sottoporre a sequestro oltre 192 Kg di marijuana, la cui vendita al dettaglio avrebbe potuto fruttare ben oltre 2 milioni di euro.
Le condotte illecite sono attualmente al vaglio della Procura della Repubblica di Fermo; si ribadisce che sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza della persona sottoposta ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove interverrà sentenza irrevocabile di condanna.
Lo stupefacente sarà sottoposto, non appena disposto dall’Autorità Giudiziaria, alle previste analisi di laboratorio volte a confermarne il principio attivo.
L’operazione di servizio si inserisce in un più ampio dispositivo volto a prevenire e contrastare i traffici illeciti, tra cui quelli di sostanze stupefacenti, a dimostrazione del costante impegno del Corpo per la tutela della legalità e della salute pubblica impedendo l’immissione sul mercato, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, di un considerevole quantitativo di stupefacente, la cui vendita, oltre a danneggiare la salute dei consumatori, avrebbe altresì fruttato illeciti guadagni.