Si apprende, dalla stampa locale, che la Commissione Provinciale di Vigilanza abbia eseguito il sopralluogo allo Stadio Tubaldi per verificarne l’agibilità per disputare il Campionato di Serie C, senza alla fine assegnare quest’ultima. Lavori dunque ancora in corso e anche oggi Recanatese-Reggiana si gioca a Macerata: il prossimo sopralluogo infatti si terrà il 1° dicembre nella speranza che le porte possano essere riaperte in occasione della sfida contro la Virtus Entella per domenica 11 dicembre, data turisticamente importante visto che preceduta da un lungo ponte.
Il problema è che il Sindaco Antonio Bravi, lo scorso 21 ottobre ha rilasciato alcune dichiarazioni sullo Stadio Tubaldi: “Noi abbiamo un campo sintetico e speriamo che si tramuti questo in un piccolo vantaggio quando inizieremo a giocare in casa allo stadio Tubaldi” aveva dichiarato Bravi, aggiungendo la sua fiducia nel completamento dei lavori entro il 10 novembre così da poter giocare in casa Recanatese-Rimini. “I lavori – disse in quell’occasione il Sindaco – stanno andando avanti in base al nostro cronoprogramma. Le tribune sono state installate e i parcheggi esterni sono anch’essi in stato avanzato di realizzazione”. Il Sindaco aggiunse anche che vi erano alcuni tempi tecnici da rispettare, come i 28 giorni dal momento della gettata. Un tecnicismo necessario per essere chiari verso i recanatesi, ma viene da chiedersi come sia stato possibile dichiarare questa riapertura per il 20 novembre già il 21 ottobre per poi fare un evidente buco nell’acqua.
Quello che contestiamo al Sindaco Bravi e all’Assessore ai Lavori pubblici, che siede anche nel CDA, non è tanto il fatto che purtroppo lo stadio non sia ancora agibile, siamo infatti sicuri che quello di novembre sia stato un semplice “inciampo” e saremo pronti a sostenere i giallorossi già contro l’Entella finalmente a Recanati; quello che contestiamo è piuttosto la sufficienza e l’approssimazione con cui si sta gestendo un’opera pubblica non solo economicamente importante (ricordiamo i 3,5 milioni investiti al riguardo) ma anche importante per la comunità e lo sport cittadino che per la prima volta si vede affacciarsi nel calcio professionistico con un indotto potenziale importantissimo.
Speriamo di far vivere ai tifosi in futuro un’esperienza a 360 gradi fatta di calcio, cultura e buon cibo, rendendo così lo Stadio un investimento infrastrutturale sportivo e turistico perfettamente riuscito.
2 commenti
Tutto vero ma…
Qual’era l’alternativa?
quale sarebbe la responsabilità, una settimana in più per i lavori? ma va!