Prendiamo atto di quanto dichiarato dalla Fondazione Opere Laiche e dalla Delegazione Pontificia che, di fatto e di diritto, smentiscono quanto narrato dal Sindaco. Lo Statuto delle OO.LL. parla chiaro e non lascia spazio né alla prassi né alla consuetudine. Affidarsi a queste ultime ha probabilmente portato ai tristemente noti e importanti passivi di bilancio della Fondazione e a concludere, talvolta, accordi
non vantaggiosi né per la stessa e né per la cittadinanza tutta.

Quel che a nostro avviso invece pare evidente è la necessità urgente di rivedere il meccanismo delle nomine dei consiglieri che non può essere lasciato in capo alla figura politica del Sindaco pro tempore ma che dovrebbe essere gestito da un organo terzo e tecnico (ad esempio Prefettura, Corte d’Appello) che dovrebbe scegliere tra una rosa di candidati con adeguate capacità ed esperienze, considerata l’entità del patrimonio da gestire.

Oggi è alla luce del sole che le pressioni politiche spesso non hanno reso del tutto autonome le scelte della Fondazione i cui consiglieri dovrebbero agire senza vincolo di mandato politico ma con unico scopo di promuovere azioni di benessere e di sostegno al territorio nella salvaguardia degli equilibri di bilancio e in sinergia con l’Amministrazione Comunale senza mai sostituirsi alla stessa (e viceversa). La “frattura” nei rapporti creatasi oggi tra le due fondamentali istituzioni del territorio (amministrazione comunale e Delegazione pontificia) scrive una brutta pagina della storia di questa città e questo sì! dovrebbe preoccupare I cittadini lauretani e non se il nuovo presidente sia nominativo gradito o meno al sindaco!

Il CdA in essere ha dimostrato di aver operato bene cambiando finalmente “tendenza” non solo invertendo i risultati del bilancio (riportato in positivo) ma rivendicando l’autonomia decisionale dell’Ente scegliendo il candidato ritenuto più rispondente al ruolo. Scelta che Prima Loreto rispetta, ribadendo la stima e l’apprezzamento per il Consigliere Misiani che riteniamo persona onesta preparata e che, data la giovane età, siamo certi avrà modo nei prossimi anni di aspirare ad incarichi altrettanto prestigiosi. Nel contempo però fa riflettere la scelta del Sindaco per la nomina a presidente Oo.ll. ricadente sul consigliere di “minoranza” , affermando essere stata dettata da criticità sorte all’interno del Consiglio di Amministrazione da lui stesso nominato come se non avesse altra scelta.

Forse quell’ “esperienza e competenza” declamate nello slogan della campagna elettorale avrebbero dovuto portarlo “a un più buon consiglio” sia nella scelta dei componenti del cda sia nella reazione avuta alla mancata nomina a Presidente del consigliere da lui prescelto. Adesso non servono, come richiesto dal Sindaco, Consigli Comunali straordinari o Commissioni Consiliari che, in materie che per inciso non sono di competenza del consiglio comunale.

Oggi, ad essere “arrabbiati” per come sono state condotte le vicende, siamo noi e chiediamo al Sindaco di fare, oggi come allora, una “scelta di cuore” perché questo paese è conosciuto e vive di turismo religioso e questa incresciosa vicenda rischia di compromettere i rapporti tra l’amministrazione e le istituzioni più importanti di questo territorio.

Con la speranza che il ns suggerimento venga accolto rinnoviamo l’augurio di un proficuo lavoro a tutto il Cda e al nuovo Presidente

Paolo Albanesi – Capogruppo Prima Loreto

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6 commenti

  1. Guglielmo Papa on

    Le “istituzioni più importanti del territorio” quali sarebbero? Visto il ragionamento c’è da pensare solo ai pontifici. Che da sempre governano, nei fatti, Loreto e che fanno diventare le Opere Laiche un paradosso. I pontifici non si muovono alla luce del sole. I pontifici non amano la trasparenza. Specialmente quando ci sono di mezzo interessi rilevanti. Il resto è solo retorica a perdere.

  2. Pifferaio odontotecnico on

    Quindi sempre 14 persone con diritto di voto su 100 apprezzavano le loro figure.restanti 86 no. La destra a Loreto è questa,fattene una ragione.

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