Era il 12 luglio e i Carabinieri della Compagnia di Ancona fecero un blitz in un appartamento a Villa Teresa a Recanati cercando, per la verità, una donna per la quale era stata sporta denuncia di scomparsa dalla figlia. Dato che la donna aveva una relazione con il pakistano, i militari erano andati a cercarla da lui, il pakistano 33enne Ubaid Ahmad, conosciuto con lo pseudonimo de “il piccolo”.
Ma qui la sorpresa. In casa aveva 57 grammi di cocaina, una bustina con 19 grammi di eroina brown sugar e 14 grammi di hashish, il tutto nascosto in un’aspirapolvere. In tribunale, durante il processo di primo grado, Ahmad aveva respinto ogni accusa sostenendo di non aver nulla a che fare con la droga, anche se in passato era già stato condannato per spaccio, e di lavorare con la distribuzione di volantini.
Il PM, però, non gli ha creduto e ha chiesto la condanna a nove anni di reclusione: il giudice ha disposti quattro anni di carcere. L’uomo, difeso dall’avvocato Vanni Vecchioli, ora potrà fare appello.
