Sorti progressive ma non funeste, quasi a «smentire» il Poeta di riferimento, per la collaborazione  tra Unimc e il Centro nazionale di studi leopardiani di Recanati. Rinnovata oggi pomeriggio – tra i presenti l’assessore comunale alla Cultura Rita Soccio e le consigliere del Cnsl la contessa Olimpia Leopardi, Rosanna Purchia e Fabiana Cacciapuoti –  la convenzione tra l’Ateneo, guidato dal rettore Francesco Adornato, e il Cnsl guidato dal presidente Fabio Corvatta che ha il  fine di gestire iniziative comuni volte a valorizzare la figura di Giacomo Leopardi. La prima collaborazione è datata 2011 quando era già stata stipulata tra i due enti una convenzione istitutiva della cattedra Giacomo Leopardi presso l’allora Facoltà di Lettere e Filosofia, nel 2017 la sottoscrizione di una convenzione più articolata. Ora il rinnovo di una convenzione che si pone numerosi e qualificati obiettivi.Ci sono tra i fini della collaborazione tra i due Enti l’attivazione di un modulo curricolare di lezioni dedicato all’approfondimento delle tematiche leopardiane, la collaborazione scientifica all’allestimento della Biblioteca digitale leopardiana, la definizione di progetti editoriali di rilievo nazionale e internazionale nell’ambito della tradizione dei testi, delle traduzioni e degli studi leopardiani,  lo svolgimento di una funzione di raccordo tra il sistema bibliotecario dell’Ateneo di Macerata e la biblioteca del CNSL ai fini della catalogazione nell’Opac locale e nazionale dei materiali leopardiani, la validazione scientifica di iniziative organizzate in collaborazione dal Cnsl rivolte agli insegnanti ai fini dell’aggiornamento professionale, la realizzazione di iniziative di studio in collaborazione anche con altre istituzioni locali e centri di ricerca nazionali e internazionali, lo svolgimento di iniziative volte alla diffusione della ricerca leopardiana, nonché alle potenziali ricadute nel contesto sociale e culturale del territorio, la collaborazione alla realizzazione del Premio Giacomo Leopardi per Tesi di Dottorato e Tesi di laurea magistrale/specialistica, lo scambio di informazioni, documenti, pubblicazioni scientifiche e materiale bibliografico. Una serie di obiettivi di assoluto rilievo che sono sicuramente rivolti al futuro ma hanno un solido ancoraggio nel passato visto che da trenta anni, risale infatti al 20 gennaio del 1992 la legge 56, nota come Leopardi nel mondo voluta dall’ex ministro Franco Foschi, il Cnsl svolge un’attività di rilievo per la diffusione della figura di Leopardi nel mondo. Si parla oggi di internazionalizzazione, ma appunto c’è chi ha avuto una visione illuminata con alcuni decenni di anticipo rispetto a tanti altri. Dunque il tempo positivo dell’azione leopardiana si conferma il passato e il futuro, ma appunto le sorti sono progressive ma non nefaste, grazie anche all’azione di alcuni personaggi, in azione pro-tempore, per via della durata limitata degli incarichi, eppure determinanti nel lasciare il segno. Per questo ieri il Consiglio di amministrazione del Cnsl ha deliberato e consegnato ieri al rettore Francesco Adornato una pergamena con l’attestato di benemerenza, massimo riconoscimento previsto dallo statuto, per «l’elevato e generoso contributo con cui, in qualità di rettore dell’Università di Macerata, ha promosso la collaborazione tra l’Ateneo maceratese e il Centro Studi, attraverso la cattedra Giacomo Leopardi e gli importanti progetti condotti in sinergia, primo fra tutti la creazione di una biblioteca digitale leopardiana»

 

Nelle foto  il Presidente del CNSL Fabio Corvatta consegna l’attestato al Rettore Francesco Adornato

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