Le Segreterie regionali e territoriali della Funzione Pubblica di CGIL e CISL hanno sollecitato l’intervento di ASUR e dell’Assessore Filippo Saltamartini per scongiurare il rischio che 13 persone, occupate presso la Residenza Sanitaria Assistita di Recanati, alla fine del mese, perdano il lavoro, oltre alle retribuzioni che aspettano invano da giugno.
L’Area Vasta 3, in vista della cessazione dell’appalto, aveva proposto la gestione provvisoria della struttura alla Fondazione IRCER di Recanati, che avrebbe dovuto assumere i dipendenti della RSA.
Questa scelta avrebbe soddisfatto sia le legittime aspettative dei lavoratori, che le garanzie sulla qualità e continuità assistenziale.
Inaspettatamente, IRCER ha avviato una ricerca di personale da adibire alla RSA, il che confermerebbe una scelta che sentiamo di definire “scellerata”, che avrebbe come conseguenza lasciare 13 famiglie prive di una fonte di reddito e 19 ospiti senza chi, ormai da anni, li assiste e accudisce.
Le Organizzazioni sindacali chiedono che si affidi la gestione della RSA a chi sia in grado di riassorbire il personale della RSA, tutelando gli ospiti.
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Forse, sarebbe il caso di domandarsi perché non si voglia assorbire il personale già in essere. Sarebbe più semplice un assorbimento che non una selezione per nuova assunzioni. Magari chi è rimasto a lavorare nella RSA non è poi così meritevole come si vuol far credere