Comparirà questa mattina, davanti al giudice del Tribunale del Riesame Omar Pintucci, il 47enne recanatese accusato di tentato omicidio, aggravato dai futili motivi, e porto abusivo di arma da taglio per avere colpito con più coltellate un giovane recanatese di 22 anni di origine marocchine.

Come si ricorderà nella notte del 30 luglio scorso, in vicolo Alemanni, parallelo a via Cavour, in pieno centro storico, Pintucci, non sopportando la confusione di una festa, che si stava svolgendo con alcuni ragazzi, si era avvicinato al giovane 22enne, che stava con alcuni amici nei pressi del bar Mirò, sito in Via Cavour, per chiedere di smetterla. I due non si conoscevano neanche e i ragazzi presenti hanno deciso di allontanarsi dal posto per evitare ulteriori problemi. Dopo questa prima aggressione verbale, Pintucci si è allontanato tornando, però, dopo qualche minuto e portando con sé un coltello a serramanico. A quel punto il 22enne è entrato nel bar chiedendo aiuto al barista. Quando finalmente sembrava che il Pintucci avesse desistito e se ne fosse andato per la via principale, il giovane ha lasciato il locale, ma di lì a poco i due si sono scontrati di nuovo nel vicino vicolo Alemanni dove Pintucci ha sferrato alcuni fendenti sul corpo del 22enne, finché non è stato fermato dal coraggioso intervento delle persone sopraggiunte e, specialmente, dal titolare del bar, Mirco Cipolletta, e da un ragazzo nigeriano.

Pintucci, assistito dall’avv. Donato Attanasio, ha chiesto di poter uscire dal carcere in attesa del processo o almeno di ottenere gli arresti domiciliari. La vittima è assistita invece dall’avv. Damiano Corsalini che ci dice che il giovane da lui difeso, A.A., “ha piena fiducia nel Tribunale del Riesame e nel Pubblico Ministero. Il ragazzo recanatese, che era stato ridotto in fin di vita, è certo che l’aggressore resterà nel carcere di Montacuto e spera che si arrivi presto alla giusta pena, rapportata alla gravità del crimine commesso in suo danno senza alcun motivo”.

Corsalini, che sta svolgendo ancora le proprie indagini difensive per chiarire alcuni particolari, ritiene che ormai la dinamica di quanto accaduto sia piuttosto chiara, ma preferisce non rilasciare dichiarazioni, anche nel rispetto dell’attività degli inquirenti e considerata la delicatezza del fatto.

Share.

Radio Erre - La Radio che parla e fa parlare | Società Cooperativa Chiostro S. Agostino, 2 62019 Recanati | MC C.F-P.IVA 00351460431 | Tel: 0717574429 | E-mail: radioerre@radioerre.net | PEC: radioerre@pec.it

13 commenti

  1. Ottenere gli arresti domiciliari in attesa di giudizio, non significa farlo uscire come voi scrivete.
    Fate attenzione a quello che commentate

    • Pensate ai familiari della vittima il figlio ridotto in fin di vita e l’aggressore tranquillo a casa. Foste stati voi i familiari vorreste marcisse dentro.

  2. Se esce sara’ attore e regista della sua azione e tutti i ragazzi di oggi ” imbecilli fatti e rifatti “, salvo poche eccezioni, potrebbero seguire il suo gesto , tanto in Italia anche gli incensurati delinquenti stanno in ” giro” e chi ruba una mela sta in galera.

  3. Pifferaio odontotecnico on

    Radioerre giornaletto pseudo-democratico dove ogni 10 opinioni ne vengono pubblicate 2 al massimo ( e se sono di loro gradimento)

Lascia un Commento

Exit mobile version