È grande la soddisfazione per l’Associazione L’Arca dopo il successo della Rivistissima andata in scena nei giorni scorsi all’Arena Gigli di Porto Recanati.
«Ritornare a calcare il palco per noi è stato fondamentale, oltre che bellissimo, sia per riprendere l’attività come associazione culturale e ricreativa sia per non interrompere la tradizione della Rivistissima», commenta il presidente dell’Arca Sergio Sergi.
La ripresa dell’attività non poteva essere migliore, «il pubblico, oltre 1250 spettatori, e la location prestigiosa dell’Arena Gigli sono stati un perfetto connubio che ha reso la serata indimenticabile».
«Abbiamo voluto riportare la Rivistissima in scena – continua Sergi –, l’abbiamo scritta in poco tempo ma con tanto entusiasmo e, soprattutto, con la voglia di far trascorrere una serata ricca di risate e spensieratezza, riprendendo il dialetto, le tradizioni, la vita della nostra città, il tutto allietato dalla partecipazione di artisti locali che si sono esibiti in spettacolari danze ed hanno sfoggiato eccezionali doti canore. Nonostante la penna di autori nuovi, che per la prima volta si cimentavano nello scrivere un copione, il risultato è stato straordinario».
«Non è stato semplice coniugare le prove al periodo estivo, ma la voglia di ritornare a recitare ha superato le difficoltà e ci ha permesso di avere un riscontro che forse ha superato le nostre più rosee aspettative», prosegue.
In conclusione, Sergi ringrazia il pubblico, «per averci sostenuto sin dall’inizio e accompagnato ogni minuto della nostra rappresentazione, non lasciandoci mai soli; per gli apprezzamenti che abbiamo ricevuto e stiamo ricevendo dopo lo spettacolo» e chi ha dato un contributo fondamentale per la realizzazione dello spettacolo: « ai “Supermercati Si con Te “ di Porto Recanati per aver aderito da subito come sponsor della Rivistissima, nonché all’Amministrazione comunale per la concessione del patrocinio. Siamo ritornati, con la promessa di non scendere più dal palco e continuare a recitare non solo perché è la nostra passione, ma per condividere con il pubblico serate come quella appena trascorsa».
Associazione L’Arca