Con un pennarello nero hanno scritto sulla fronte del Santo “Padre Spio” con tanto di stella a sei punte, tradizionale simbolo ebraico. Il colore nero sottolinea anche la barba e gli occhi da cui scendono delle lacrime. I vandali, molto probabilmente, hanno agito mercoledì scorso e dopo l’amara scoperta Don Ignazio si è subito rivolto ai Carabinieri per sporgere denuncia.
Purtroppo la zona non è provvista di video sorveglianza e non sarà facile risalire agli autori della bravata goliardica di cattivo gusto e immotivata.
La storia racconta che questa piccola comunità nasce sul culto di una reliquia della Santa Croce (da qui il nome) che San Pietro Martire donò a Recanati quando sostò nel convento della Chiesa di San Domenico. Per mostrare la natura prodigiosa della reliquia, il martire davanti alla chiesa di San Domenico la gettò nel fuoco e, una volta recuperata, la consegnò illesa ai devoti commossi.
4 commenti
Sicuramente sono dei ragazzini coglioni ed ignoranti, Sicuramente come i propri genitori che li mandano troppo in giro…
Ma se non si ha rispetto dei Santi,eroi,patrioti,luminari della scienza che hanno contribuito all’evolversi del genere umano,come si può pretendere che lo si ha per i vivi? La depravazione morale ,l’ateismo e il “progressismo” di sinistra ha toccato oramai livelli assurdi . La punizione ideale sarebbe che il/gli autori di questo gesto abbiano bisogno nella loro vita delle cure nel nosocomio creato dal nulla da questa brava persona di nome Francesco ( poi s.Pio)
Difficile commentare qualcosa di così insulso. Depravazione morale? Ateismo? Siamo in un Paese laico dal 1989. Lo sfregio di alcuni scemi non ha le ragioni da te citate…senza ragione. Ti auguro di vivere sereno quanto ti resta, ma la vedo dura.
Sono stati sicuramente dei vandali