“Questo è un viaggio nel blues attraverso brani classici americani ma anche italiani per ridarmi la carica dopo la pandemia, l’isolamento e per riconnettermi con il mio passato, le mie origini, con il genere che mi ha formata e ha dato tinte black alla mia voce.” Così Irene Grandi tra gli applausi e l’entusiasmo degli oltre tre mila presenti in piazza Giacomo Leopardi, ha aperto il concerto “IO in Blues” ultimo appuntamento di Lunaria la rassegna estiva di Musicultura diretta da Ezio Nannipieri e organizzata con il Comune di Recanati.

Bella, solare, con il suo grande carisma naturale e  voce potente, tinteggiata dalle mille sfumature del blues, Irene Grandi ha trasportato il pubblico in estasi,  in un lungo viaggio tra le note dei  più importanti artisti internazionali e italiani che hanno reso, direttamente o indirettamente, immortale il blues.

Accompagnata da Max Frignani alla chitarra, Piero Spitilli al basso,  Fabrizio Morganti alla batteria e da Pippo Guarnera che con il suo organo hammond ha dato il “sound ” al concerto, l’amata artista fiorentina  ha offerto generosamente i brani del cuore, quelli con cui è cresciuta e con cui ha formato la sua voce.

Tra i brani internazionali  ha eseguito Why can’t we live together”  di  Timmy Thomas,  “Something’s Got a Hold on me” di Etta James, “For What it’s Worth” di  Buffalo Springfield, “Little Red Rooster” di  Howlin’ Wolf e  “Baby Can I Hold you” di Tracy Chapman.

Nel repertorio italiano Irene Grandi ha rivisitato in chiave blues  le sue canzoni e quelle degli autori che ha sempre amato, esibendosi con  “Il tempo di morire”  insieme a   “Se la mia pelle vuoi” di Battisti, “E poi..” di  Mina la sua musa ispiratrice, “Se mi vuoi” di Pino Daniele, “Prima di partire per un lungo viaggio” proposto in un originale mash-up con “Roadhouse Blues” dei Doors,   “La tua ragazza sempre” e un entusiasmante  medley dei suoi successi   “ Bruci la città”, “ Finalmente io” e  “Bum Bum”.

Irene Grandi ha chiuso il concerto tra i canti e i fragorosi applausi dell’insaziabile pubblico in delirio, nella gremitissima piazza Giacomo Leopardi, con la sua hit “Lasciala andare”.

Nanniperi, Bravi, Irene Grandi e Soccio con la moneta coniata dalla città di Recanati e donata a Irene Grandi

“Lunaria 2022 è stata un  grande successo, ci ha offerto emozioni fortissime in un variopinto e intrigante  mix di sound, canzoni e storie immerse nei nostri luoghi simbolo – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi alla fine del concerto- ringrazio Ezio Nannipieri per aver proposto scelte artistiche di grande qualità perfettamente in linea con le attitudini culturali della nostra città.”

Grande soddisfazione ha espresso anche l’assessora alla Cultura Rita Soccio: “ Oltre al successo di tutte le serate sold out che hanno visto la presenza dei nostri concittadini e dei tanti turisti e visitatori provenienti da tutta la regione, quest’anno Lunaria è riuscita a coniugare con una eleganza e raffinatezza unica  le due espressioni culturali della nostra città, la musica e la parola nei luoghi più suggestivi di Recanati.”

Mi viene da dire che abbiamo visto e vissuto una Lunaria perfetta. – Ha commentato Ezio Nannipieri –  Ogni spettacolo ha regalato  sostanza, tensione artistica, qualità espressiva. Ha lasciato il segno la grande festa danzante in piazza Leopardi con i Subsonica in veste di sciamani del Groove. Ha commosso l’evocazione di Chet Baker, che il trio musical-narrativo d’eccezione composto da Massimo Popolizio, Fabrizio Bosso Juan Olivier Mazzariello ha suggestivamente messo in scena al Colle sull’Orto dell’Infinito. E poi stasera, a questa piazza Leopardi così gremita,  un Irene Grandi in stato di grazia ha confessato  tutto il suo amore per le grandi icone blues che l’hanno formata con un cuore, una forza ed una maturità davvero rimarchevoli.”

 

 

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