Non solo il caldo ripropone il problema della pulizia dei cassonetti dei rifiuti, soprattutto quelli adibiti alla raccolta dell’umido. Se poi, come accade nell’area sotto la torre dell’acquedotto, ad appena una trentina di metri dall’ingresso del Chiostro di Sant’Agostino, meta di numerosissimi turisti in visita alla torre del Passero Solitario, uno dei cassonetti è privo persino del coperchio, oltre ad essere tutti imbrattati dai piccioni, si può immaginare quali odori insopportabili si espandono nell‘area in qualsiasi ora della giornata.

Non si comprende perché non sia stato ancora cambiato il cassonetto. Si sa che i sacchetti dell’umido all’aria attraggono non solo insetti ma anche ratti e topi oltre che animali randagi. Inoltre la pulizia dei contenitori per la raccolta differenziata con quale periodicità viene fatta?

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5 commenti

  1. anna maria fedeli on

    Una delle migliori iniziative di questa amministrazione è stata quella di promuovere l’uso delle compostiere private. Purtroppo non mi sembra che la risposta sia stata quella che avrebbe potuto essere, anche da parte di persone che poi a parole sono tanto sensibili ai temi ambientali. Come al solito tutti ambientalisti purchè la tutela dell’ambiente sia fatta a cura e spese di altri. Eppure anche nel centro urbano sono numerose le abitazioni dotate di giardino dove una compostiera potrebbe essere utilmente collocata, per non parlare delle abitazioni rurali dove la compostiera dovrebbe essere obbligatoria , con conseguente abbattimento della tari.

  2. anna maria fedeli on

    Appena possibile vanno fatte e pubblicate le fotografie dell’angolo raccolta rifiuti del piazzale di Montevolpino che non hanno nulla da invidiare all’oscenità di quelle poste sotto la torre dell’acquedotto. Ma mentre nei pressi di Sant’Agostino si può ipotizzare l’inciviltà di qualche turista e dei gestori della mensa, per Monte Volpino non si possono chiamare in causa altri se non i residenti, alcuni dei quali evidentemente hanno qualche confusione mentale per quanto concerne l’umido, i cartoni, i cartongessi, i vecchi abiti, le bottiglie piene di olio usato, addirittura pezzi di vecchi mobili etc. Colgo l’occasione per invitare l’anonimo, ma non sconosciuto, delle 9.01 a spendere la sua autorità, il suo prestigio e la sua raffinata dialettica per convincere i suoi vicini, così attenti alla salvaguardia dei loro diritti sui parcheggi quand’anche vuoti, ad essere altrettanto attenti alla corretta raccolta dei rifiuti.

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