Non so se queste mie piccole riflessioni e considerazioni potranno interessare,dato che sono scritte da una persona che di politica sa poco. Non sono iscritto a nessun partito ,ho simpatia per una formazione politica non legata a ideologie più che superate e condannate dal mondo e dalla storia.

La politica non è musica per le mie orecchie,comunque sono andato sempre a votare,perché ritengo giusto farlo.

Si sta  avvicinando le elezioni e molti incominciano a parlare,scrivere e pubblicizzare. Ritengo che per essere un buon amministratore,un buon sindaco,non basta essere un buon politico,penso che bisogna saper comprendere,esprimere ed interpretare di volta in volta i sentimenti della popolazione.

Ritengo che la campagna elettorale debba basarsi sulla sincerità,sui fatti,RISPETTANDO gli avversari ed essere tolleranti,però non tutti i politici sono terziari francescani.

A riguardo ricordo le parole di una vera amica israeliana,una appassionata ed effervescente giornalista della causa ebraica ( che crede fortemente della causa della pace e che s’impegna per favorirla ) che citò il filosofo francese Francois-Marie Arouet,  noto come Voltaire.” Non condivido ciò che dici,ma sarò disposto a dare la vita affinchè tu possa dirlo” aggiungendo poi:la pazienza però ha un limite!

Come non politico,ma come un “giovane” abbastanza stagionato con esperienza di vita mi”allargo” un po’ a livello nazionale.

Certamente con una situazione come la presente,con una crisi violenta mondiale dovuta a vari fattori,non è una grande fortuna governare se non si ha un grande coraggio e determinazione,perché penso che può esistere il rischio che ritornino in forza le frange antidemocratiche e antisemite.

Alla vita!

Galliano Nabissi.

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3 commenti

  1. Soprattutto si avvicinano i referendum sulla giustizia e nessuno ne parla, distratti ad arte da temi che ci toccano molto meno da vicino. Così sfumerà un’altra occisione storica per essere un po’ meno in balia di una categoria che continua a non rispondere a nessuno di quello che fa. la realtà è che i primi ad avere paura sono i giornalisti e tutti i mass media e non del tutto senza motivo……

  2. Le sue sono riflessioni inutili e qualunquistiche. Non aggiungono o tolgono niente alla discussione politica.
    Non è che per forza si debba sempre scrivere o parlare, specialmente quando non si ha assolutamente niente di originale da dire.
    Alla vita e…Palestina libera.

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