Su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari di Macerata, le Fiamme Gialle civitanovesi hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche nella forma per equivalente, dell’importo di oltre 300.000 euro, pari alla somma non versata all’Erario dal titolare di una ditta individuale attiva nel settore tessile, operante nel Comune di Morrovalle , segnalato per il reato di omesso versamento di IVA.

L’attività cautelare delle Fiamme Gialle è stata esperita in attuazione all’accordo di collaborazione sottoscritto a marzo del 2015 tra la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Macerata e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Macerata, finalizzato a rafforzare, a tutto campo, la collaborazione istituzionale per contrastare le forme più gravi di evasione fiscale punite dalla legge come reato e a favorire l’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, attraverso l’istituto del sequestro per equivalente e successiva confisca dei beni di valore corrispondente alle imposte evase.

Nel caso in questione, a seguito di un accertamento fiscale eseguito dall’Agenzia delle Entrate di Macerata a carico di una ditta individuale operante nel settore tessile, è stata segnalata la posizione del responsabile all’Autorità Giudiziaria Maceratese, atteso il rilevato omesso versamento di IVA per l’importo di oltre 300.000 euro, superiore alla soglia di punibilità prevista dalla legge.

Instaurato il procedimento penale e assunta la direzione delle indagini, la Procura della Repubblica di Macerata, condividendo appieno l’ipotesi delittuosa delineata, ha proposto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale l’emissione di un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, anche in forma equivalente, dell’imposta evasa, volto a preservare il credito erariale.

Sono stati così delegati alla Compagnia di Civitanova Marche tutti gli ulteriori accertamenti indispensabili per una ricostruzione della capacità patrimoniale e finanziaria del soggetto indagato e al termine degli stessi è stato possibile sottoporre a sequestro, nei suoi confronti, disponibilità liquide individuate su c/c bancari pari a oltre 120.000 euro e un’autovettura.

La lotta all’evasione fiscale e soprattutto alle grandi frodi, costituisce un obiettivo prioritario per la Guardia di Finanza, teso a tutelare non solo le entrate per i bilanci dello Stato e degli Enti locali, ma anche imprese e professionisti che operano nella piena e completa osservanza delle leggi.

Il sequestro per equivalente è uno degli strumenti più efficaci per contrastare l’evasione fiscale. È la migliore risposta per rendere immediatamente esecutivo il prelievo erariale e scoraggiare gli imprenditori disonesti che, confidando anche nelle lunghezze procedurali, pensano di potersi sottrarre alle misure cautelari spogliandosi dei beni e/o intestandoli a prestanome.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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