Attivo da oggi 22 Aprile il Progetto Culturale e Sociale Book-Crossing, promosso dalla Cooperativa Sociale PARS “Pio Carosi” e dalle Associazioni GLATAD, Berta ’80 e Caos Marche, e subito recepito dall’Amministrazione Comunale per contrastare l’eccessivo attaccamento dei giovani agli strumenti digitali. Il Progetto è realizzato nell’ambito del Piano Regionale Integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da Dipendenze Digitali dell’Area Vasta 3. Montefano è il primo Comune nelle Marche ad aver aderito al Book Crossing.
Dall’inizio della Pandemia da Covid 19 si è rilevato un incremento significativo dell’utilizzo dei dispositivi tecnologici soprattutto da parte dei più giovani, un uso sconsiderato – fatta eccezione per gli utilizzi di necessità come la DAD – che porta le nuove generazioni ad isolarsi e a trascorrere la maggior parte del loro tempo on line. Il Book-Crossing – letteralmente incrocio di libri – è un modo originale per far circolare i libri lasciandoli in luoghi pubblici, con la speranza che qualcuno li trovi, li legga e li lasci nuovamente in un altro luogo, permettendo loro di continuare il viaggio e liberando la Cultura dall’immobilità.
A Montefano i libri circolanti troveranno casa in luoghi di facile accesso e frequentati da tutti: saranno infatti installate tre Casette che potranno contenerli e ripararli dal sole e dalle intemperie.
La prima delle tre Casette, realizzate in legno e plexiglass e decorate a mano dai ragazzi della Comunità Terapeutica per la Riabilitazione dalle Tossicodipendenze “PARS” di Corridonia, è stata installata nei pressi della Scuola Primaria “Olimpia” stamattina alle ore 11,00 alla presenza di quattro Classi di alunne e alunni e delle loro insegnanti. Entro breve le altre due troveranno posto al Parco Veragra e ai Giardini da Bora: un’occasione da non perdere per dedicarsi a qualche buona lettura, anche in questi spazi che – con l’arrivo della bella stagione – saranno come sempre luogo di ritrovo per molti montefanesi.
I libri potranno essere prelevati, portati a casa, letti e poi riconsegnati nelle Casette nelle stesse condizioni in cui li si è trovati.
Il Vicesindaco Pianesi “Da medico e da Vicesindaco posso affermare con certezza che gli ultimi due anni hanno duramente provato il tessuto sociale della nostra cittadina. Questo Progetto vuole proporre un’opportunità culturale ed educativa già sperimentata con successo in molti altri Comuni italiani, un’idea di apprendimento e di fruizione non formale della cultura e delle arti che ci auguriamo riscuota presso i montefanesi un buon successo.”
Buona lettura a tutti!
2 commenti
Bella iniziativa. Si possono già lasciare dei libri?
Ma la mediateca UBU e tutti i suoi materiali che fine hanno fatto? quella è la vera lotta alla dipendenza digitale. E poi quei materiali sono stati pagati con denaro pubblico o sbaglio?