Un nuovo distributore di acqua potabile verrà realizzato a Recanati in Via Nazareno Martinelli frazione Sambucheto.
La Giunta recanatese, da sempre attenta ai temi della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale con adozione di misure utili alla diminuzione dei rifiuti, ha approvato la realizzazione del nuovo distributore di acqua potabile.
“ Con l’installazione di distributori di acqua potabile sul nostro territorio, dette anche “casette dell’acqua” perseguiamo un duplice obiettivo – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – riduciamo la produzione di rifiuti quali plastica e vetro in quanto si riutilizzano i contenitori e diamo la disponibilità ai nostri concittadini di un bene importante quale l’acqua soprattutto in questa difficile situazione economica in cui viviamo.”
Il Comune di Recanati è impegnato attivamente nella sensibilizzazione della comunità verso scelte e comportamenti consapevoli e virtuosi in campo ambientale sui temi di sostenibilità ambientale. Tra le ultime azioni perseguite ha di recente aderito all’iniziativa del Ministero dell’Ambiente per diventare Comune Plastic Free nell’ottica di valorizzare la vocazione turistica ed ambientale del territorio.
Attualmente nel comune di Recanati sono presenti tre distributori di acqua potabile, collocati rispettivamente in Via Loreto, nel parcheggio pubblico di fronte al
Convento dei Passionisti e in Via Aldo Moro, ai quali verrà presto aggiunto il nuovo distributore a Sambucheto. Un servizio offerto che negli anni è stato accolto molto favorevolmente dall’intera cittadinanza.
L’installazione e la manutenzione del nuovo distributore di acqua sarà sempre a cura della società Astea, alla quale il Comune di Recanati garantisce un importo annuo pari a 5.490 euro per le spese di ciascun distributore dell’acqua.
6 commenti
Quando? Finalmente! Grazie alla proposta della Lega Recanati che ha presentato la richiesta approvata all’unanimità del Consiglio Comunale a fine 2019. Ci sono voluti più di due anni per muovervi…
Dove sta scritto che dovevano farla entro un mese? Un’anno? La fanno nei tempi legalmente stabiliti. Bene, portiamola a casa e usiamola, l’acqua si beve, le polemiche no
non sono polemiche ma rispetto degli atti e dei cittadini…
Sono i tempi della lega. Due anni e 49 milioni.
Purtroppo sono i tempi delle opere pubbliche, anche minime, in Italia. Così si rovina un paese costi alle stelle, tempo perso, e per quando ti approvano qualche cosa la tecnologia è cambiata ma per non perdere tempo si montano apparecchiature già obsolete. Draghi certo non può fare miracoli ma che svecchiasse qualche cosa ci avevamo sperato in molti.
Ne servirebbe una a Montefiore o Montefano.