E’ morto il ciclista che ieri sera, intorno alle 21, è stato investito lungo la strada provinciale Regina, all’altezza del distributore di metano. L’uomo, che i carabinieri in primo momento non erano riusciti ad identificare non avendo con sè alcun documento, è un 23enne Pakistano.
Ieri sera si trovava in bici lungo la strada Regina quando è stato investito all’altezza del distributore di metano mentre stava transitando sulla strada in bicicletta. Forse a causa del buio, è stato prima urtato da un’auto: per questo ha perso l’equilibrio ed è stato investito da una seconda auto che stava transitando in quel momento.
Sul posto è intervenuto prontamente il 118 con un’ambulanza che, accertate le gravi condizioni del ciclista, lo ha trasportato all’ospedale di Torrette con l’eliambulanza dopo un suo primo ricovero a Macerata. In mattinata l’uomo è deceduto.
Sull’accaduto gli accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri di Porto Recanati che sono intervenuti per i rilievi di legge
18 commenti
sicuramente un povero disgraziato,emigrato da un Paese lontano,che tornava da un lavoro magari retribuito a 3 euro l’ora.Adesso ha risolto tutti i problemi,mentre a noi ne restano molti di natura morale.
Resteranno a te, immobile moralista
Ma che gran maleducato che sei… Ricordati che la ruota gira…
Ma vergognate
Caro a chi? Non ti allargare.
Moralista. La ruota gira per te.
Per tutti caro, non ti preoccupare, per tutti…
Bravo bravo..poi magari sei tutte le domeniche a messa…solo per apparenza…
Ricordati…che la tua unica dote…è quella di essere nato..in paese vivibile…
anonimo 17.52
non hai nemmeno la capacità di qualificarti,figurati quella di pensare.
Moralista qualificato! Ahahah.
Una domanda, anonimo delle 12h50 del 22/03 (e delle 23h24 del giorno prima e delle 17h53 del 20/03). Hai una famiglia? Hai amici? O ti hanno abbandonato tutti?
Puoi ripetere le domande anonimo19,40 con famiglia allargata?
Un povero fuggito da guerre e/o fame a cui è stato negato persino di avere un nome e un documento. Ora tutti commossi per i profughi ucraini, giustamente. Ma questi sono figli di un dio minore?
Una disgrazia annunciata purtroppo. Occorre chiarire la dinamica se possibile, se la bici era a norma in base al CDS, se l’autista poteva fare qualcosa per evitare ecc…
Mi capita spesso di vedere disgraziati obbligati a spostarsi in bici sulla Regina. E’ un suicidio. Sarà mica il caso di costruire una pista ciclabile di fianco alla strada, magari piccola, certamente stretta, ma protetta dalla carreggiata? Non mi sembra impossibile.
Più utile e urgente della ciclovia del Potenza. Sembra ancora inaccessibile. Che fine ha fatto?
proprio venerdi stavo percorrendo la strada regina e mi stavo chiedendo come è possibile che questi poveri cristi percorrano una strada non illuminata, tra l’altro tutti vestiti di nero per cui i tu sei in grado di avvistarli solo quando ormai gli sei nelle vicinanze
Intanto almeno un giubbetto fosforescente …..e poi scusate i grandi esperti di traffico non proponono per i brevi percorsi l’uso della bicicletta? Se non ci sono le piste dedicate ecco cosa accade. Pensiamo al corridore Scarponi in pieno giorno….