E’ morto  il ciclista che ieri sera, intorno alle 21, è stato investito lungo la strada provinciale Regina, all’altezza del distributore di metano. L’uomo, che i carabinieri in primo momento non erano riusciti ad identificare non avendo con sè alcun documento, è un 23enne Pakistano.

Ieri sera si trovava in bici lungo la strada Regina quando è stato investito all’altezza del distributore di metano mentre stava transitando sulla strada in bicicletta. Forse a causa del buio, è stato prima urtato da un’auto: per questo ha perso l’equilibrio ed è stato investito da una seconda auto che stava transitando in quel momento.

Sul posto è intervenuto prontamente il 118 con un’ambulanza che, accertate le gravi condizioni del ciclista, lo ha trasportato all’ospedale di Torrette con l’eliambulanza dopo un suo primo ricovero a Macerata. In mattinata l’uomo è deceduto.

Sull’accaduto gli accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri di Porto Recanati che sono intervenuti per i rilievi di legge

 

 

 

 

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18 commenti

  1. sicuramente un povero disgraziato,emigrato da un Paese lontano,che tornava da un lavoro magari retribuito a 3 euro l’ora.Adesso ha risolto tutti i problemi,mentre a noi ne restano molti di natura morale.

  2. Un povero fuggito da guerre e/o fame a cui è stato negato persino di avere un nome e un documento. Ora tutti commossi per i profughi ucraini, giustamente. Ma questi sono figli di un dio minore?

  3. Una disgrazia annunciata purtroppo. Occorre chiarire la dinamica se possibile, se la bici era a norma in base al CDS, se l’autista poteva fare qualcosa per evitare ecc…

  4. Mi capita spesso di vedere disgraziati obbligati a spostarsi in bici sulla Regina. E’ un suicidio. Sarà mica il caso di costruire una pista ciclabile di fianco alla strada, magari piccola, certamente stretta, ma protetta dalla carreggiata? Non mi sembra impossibile.

  5. proprio venerdi stavo percorrendo la strada regina e mi stavo chiedendo come è possibile che questi poveri cristi percorrano una strada non illuminata, tra l’altro tutti vestiti di nero per cui i tu sei in grado di avvistarli solo quando ormai gli sei nelle vicinanze

    • Intanto almeno un giubbetto fosforescente …..e poi scusate i grandi esperti di traffico non proponono per i brevi percorsi l’uso della bicicletta? Se non ci sono le piste dedicate ecco cosa accade. Pensiamo al corridore Scarponi in pieno giorno….

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