Intervista ad Andrea Rinaldelli, padre di Francesco, alpino di 26 anni morto nel 2008 per un linfoma di Hodgkin dopo aver svolto attività di pattugliamento presso l’ex stabilimento chimico di Porto Marghera. Da sempre il padre sostiene che il decesso prematuro di Francesco sia direttamente collegabile al non rispetto dei protocolli vaccinali da parte dei medici del Ministero della Difesa e alla vicenda dell’uranio impoverito.

Share.

Radio Erre - La Radio che parla e fa parlare | Società Cooperativa Chiostro S. Agostino, 2 62019 Recanati | MC C.F-P.IVA 00351460431 | Tel: 0717574429 | E-mail: radioerre@radioerre.net | PEC: radioerre@pec.it

5 commenti

  1. Bel titolone ad effetto e tanta disinfestazione.
    Mi dispiace per questi genitori, ma è molto remota la possibilità che sia stato il vaccino. Molto più probabile l’esposizione a fattori chimici, visto che effettuava pattugliamento in un ex stabilimento chimico. Oltretutto ,purtroppo, la fascia 20/30 e l’essere di sesso maschile ha aumentato le probabilità.
    “Possono avere importanza i fattori di rischio che valgono anche per altre malattie tumorali come l’esposizione a pesticidi, agenti chimici o radiazioni.

    Si possono inoltre riconoscere alcune fasce di rischio per questa malattia in base a:

    età: le fasce più a rischio sono quelle tra i 20 e i 30 anni e oltre i 60 anni
    sesso: gli uomini presentano un rischio di ammalarsi leggermente maggiore rispetto alle donne”

    Sarebbe ora di farla finita con questa propaganda novax, mischiare vaccini..uranio impoverito..un bel calderone fatto a posta per creare disinformazione…anche sfruttando il dolore di due genitori. ..

Lascia un Commento

Exit mobile version