In relazione alla situazione in cui versa attualmente il Cineteatro Kursaal e allo stato dei lavori fino ad ora effettuati nell’immobile, che sono costati alla cittadinanza oltre 750 mila euro e che hanno gravato e stanno gravando sotto forma di mutui pluriennali sul bilancio del Comune di Porto Recanati, l’amministrazione Michelini intende puntualizzare alcuni aspetti che con questo comunicato (al quale annettiamo video/foto esplicative e dimostrative) si esplicitano.
La struttura attualmente si presenta con diverse lavorazioni incomplete o non realizzate secondo la regola dell’arte. Numerose carenze tecniche e progettuali rendono i locali inidonei ad essere utilizzati come sala polifunzionale pronta ad ospitare spettacoli teatrali ed eventi di ogni genere.
Troppe sono le mancanze che sono rilevabili ad occhio nudo e che impattano in modo molto negativo sulla fruibilità dell’immobile. Quando una pubblica amministrazione si impegna per importi così ingenti dovrebbe restituire alla cittadinanza un sito che dovrebbe essere la casa di tutti i portorecanatesi e come tale conseguentemente funzionale e accogliente.
Così, allo stato attuale dei lavori, non è. E dopo mesi nei quali ci era stata narrata la storia di una struttura praticamente pronta, riteniamo doveroso elencare in modo anche analitico le criticità presenti attualmente.
- L’ingresso versa in uno stato di totale abbandono. La stanza di servizio presenta muri non rifiniti in corrispondenza delle condotte di climatizzazione, restituendo al visitatore una visione di lavoro svolto in modo approssimativo e non curato. I tubi, i rubinetti e i fori nei muri non sono stati risistemati. La tinteggiatura delle pareti e dei soffitti è stata eseguita in modo approssimativo e con diverse gradazioni di colore.
- La sala presenta pareti tinteggiate con diverse sfumature di colore blu che producono uno sgradevole effetto maculato. Le griglie di aerazione sono fissate in modo altrettanto approssimativo e persino pericoloso per l’incolumità del pubblico. Alcuni pannelli sono sporchi e/o danneggiati da fenomeni di infiltrazione. Manca totalmente una predisposizione per la posa delle connessioni tra il fondo sala (zona regia) e il palcoscenico. Tale predisposizione è assolutamente fondamentale per qualsiasi tipologia di utilizzo della struttura.
- Le bocchette dell’impianto di climatizzazione non seguono il profilo delle pareti della sala e sono posizionate in modo che potremmo definire “creativo”. Il prolungamento del palcoscenico è caratterizzato dalla presenza di spigoli che potrebbero creare seri problemi di sicurezza a chi si trovasse a transitare nelle vicinanze in condizioni di semi buio della sala.
- Il pavimento della sala risulta essere visibilmente danneggiato e sconnesso al punto da costituire vera e propria insidia. In alcune zone mancano intere porzioni di rivestimento. In pratica le poltroncine sono state smontate, lavate e riposizionate sul vecchio pavimento senza tenere in considerazione che quella superficie non è di fatto agibile.
- La visibilità della scena delle prime file della platea risulta essere compromessa dalla eccessiva altezza del palcoscenico che è stato esteso verso la platea ma non abbassato. In questo modo gli spettatori delle prime file non hanno visibilità su gran parte delle scenografie e dell’interezza degli attori, ballerini, musicisti o protagonisti di qualsiasi evento di carattere conferenziale.
- Nel palcoscenico l’impianto elettrico è ancora quello vecchio. Sono ancora presenti le prese dei diffusori utilizzati dal precedente gestore oltre a prese non funzionanti da diversi anni. Inoltre, lo stesso quadro elettrico è in bella vista e costituisce una “scenografia” obbligata quanto sgradevole per qualsiasi spettacolo conferenza, meeting, vi si dovesse realizzare.
- Non sono poi stati rimossi i tubi dei vecchi impianti di riscaldamento/climatizzazione che occupano inutilmente spazio e creano inciampo in caso di utilizzo degli spazi.
- I pannelli delle controsoffittature interne sono già stati sostituiti perché deteriorati dalle infiltrazioni provenienti dal tetto in corrispondenza della cabina di proiezione. Nella stessa cabina di proiezione non sono state cambiate le vecchie finestre che presentano segni di evidente usura nelle guarnizioni, provocando ulteriori infiltrazioni d’acqua piovana. Non sono altresì state sostituite le vecchie uscite di sicurezza in metallo, che sono ormai fatiscenti e non stagnano come dovrebbero. Alcune guaine dello stesso tetto appena risistemato sono già scollate e basta osservare la struttura da Piazza Brancondi per rendersene conto.
- I bagni per il pubblico presentano sanitari ed arredi impiantati su vecchi pavimenti. Le tracce dei nuovi scarichi sono state aperte sul vecchio pavimento e richiusi con cemento a raso della ceramica. La pavimentazione nei predetti servizi è in pessimo stato ovunque e le pareti sono prive di piastrelle e dunque non conformi agli standard igienico sanitari imposti dalle norme tecniche. La controsoffittatura è vecchia e di diverso materiale e colorazione. La tinteggiatura è stata eseguita in modo approssimativo e senza alcuna attenzione.
- Nella realizzazione dei camerini è stato ovviamente rotto il pavimento per la messa in posa degli impianti ma le nuove condotte sono state realizzate senza avere provveduto alla realizzazione di una nuova e più consona pavimentazione per cui tutte le tracce cementate rimangono in bella vista. I sanitari, le scale, le pareti in cartongesso e quant’altro sono state installate direttamente sopra il getto di riempimento delle tracce eseguite per i nuovi impianti idraulici ed elettrici in sede di ristrutturazione. Non è stata prevista neppure una doccia in nessuno dei camerini ad uso dei protagonisti di qual si voglia rappresentazione.
In conclusione, appare dunque palese che nella struttura sono stati effettuati una serie di lavori senza avere non solo una chiara idea sui possibili futuri utilizzi della stessa ma anche delle più elementari regole dell’arte edilizia. Non sono soddisfatte le minime necessità indispensabili ad un uso teatrale, per concerti, convegni o altro. Seppure i lavori non siano ancora stati ultimati è molto evidente il complessivo livello di approssimazione della loro realizzazione; tutto appare eseguito in fretta ed in modo decisamente grossolano.
Nel processo di ristrutturazione sono state completamente dimenticate alcune aree come quella della cabina di proiezione, dove sono presenti vecchie finestre senza guarnizioni, esposte quindi ad infiltrazioni piovane, così come l’uscita di sicurezza della galleria che non si chiude ermeticamente.
Alla luce della situazione sopra descritta, riteniamo che il nostro Cineteatro Kursaal necessiti ancora di molta attenzione e di ulteriori finanziamenti per poterlo rendere una struttura compiutamente fruibile e funzionale ai diversi utilizzi della cittadinanza.
Come Amministrazione, in considerazione del fatto che la capacità di attingere a bilancio comunale (anche con accensione mutui) è ormai arrivata ad un limite non più sopportabile e sostenibile (essendo già stati spesi 750 mila euro), dovremo cercare in tutti i modi di poter ottenere finanziamenti connessi al PNNR o comunque sovracomunali per poterla ultimare e rendere disponibile.
In questi primi mesi di governo cittadino abbiamo svolto una necessaria e accurata analisi della situazione e dello stato dei lavori che abbiamo qui illustrato nel modo più dettagliato possibile, per dovere di informazione e di trasparenza nei confronti dei cittadini di Porto Recanati, che devono sapere come sono stati spesi soldi pubblici e meritano una struttura ultimata secondo canoni di modernità, massima fruibilità e sicurezza.