Dal 2011 al 2018 hanno raggirato sei persone e con la scusa di fare purificare i soldi da una sensitiva hanno portato loro via oltre un milione di euro. Per questo ieri si è tenuta l’udienza preliminare, in tribunale a Macerata e sono sotto processo per truffa i recanatesi Germana Rapaccini, 62 anni, e il padre Oliviero, 81 anni, mentre il marito Luciano Paccamiccio, 68 anni, è accusato di riciclaggio. Il processo si aprirà a settembre, ma gli imputati assicurano che le accuse nei loro confronti sono del tutto inventate.

Secondo l’accusa Germana Rapaccini avrebbe convinto una vicina a compiere dei riti di purificazione sulle banconote per evitare conseguenze negative su tutta la sua famiglia. La donna ci ha creduto e oltre ad affidarle i suoi soldi avrebbe convinto altri suoi cinque conoscenti a partecipare: in 7 anni sarebbe stata consegnata alla Rapaccini la somma di un milione e 113mila euro: una vittima ha consegnato 480.000 euro, un’altra 430.000 euro, un’altra donna 200.000 euro, un’altra 23.000, c’è chi ha anche acceso dei mutui per procurarsi altro denaro.

Quando i sei recanatesi hanno richiesto indietro i soldi la truffa è venuta a galla e sono stati coinvolti i carabinieri. Dalle indagini è emerso che una parte del denaro lo aveva il padre di Germana Rapaccini e il resto il marito Paccamiccio ed erano serviti per pagare il mutuo della casa e ripianare il bilancio di una società. Secondo gli imputati, invece, Germana Rapaccini si era limitata a dare il contatto alla vicina di una sensitiva di Belluno, alla quale si era rivolta in un momento di difficoltà e questa vi avrebbe indirizzato anche gli altri 5 suoi conoscenti che la Rapaccini non avrebbe mai neppure conosciuto.

 

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7 commenti

  1. C’è la malavita che deve lavare denaro sporco e dei poveri ingenui che pensano di dover purificare denato detenuto del tutto legalmente. Ma cerchiamo di non irridere chi ci è cascato dentro. I momenti di solitudine, di debolezza, di ansia per il mistero che ci sovrasta possono sopraffare ciascuno di noi.

    • Tutto giusto, ma ragazzi, dai…c’è un limite. Solitudine, debolezza, ansia, ignoranza, età anziana, tutto ok, ma basta fare una telefonata ai carabinieri o finanche al prete e te lo dicono subito che sei vittima di una truffa…

  2. Ma ci rendiamo conto del giro di affari di maghi cartomanti astrologi fattucchiere? E cosa dire poi delle cosiddette truffe romantiche di cui spesso ma non sempre sono vittime donne sole? Forse dovremmo sorriderci un po’ di più anche tra vicini di casa, incontrarci al bar, a messa, a fare volontariato, ai giardini pubblici. Anche questa pandemia non ha aiutato, soli per mesi davanti a un computer dentro cui si trova di tutto, cultura divertimento informazione ma anche truffe, perversioni sessuali, commerci illeciti.

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