È stata fissata per sabato l’autopsia sul corpo di Luciano Berruto, 56 anni, morto a causa di un grave infortunio sul lavoro accaduto ieri pomeriggio a Porto Recanati. Sarà il medico legale Ilaria De Vitis a svolgerla su incarico della Procura, in modo particolare per capire se quel volo maledetto sia stato causato da un improvviso malore o semplicemente da un destino avverso anche ei confronti di una persona che i colleghi di lavoro definiscono “prudente e scrupoloso”.

La notizia della sua morte ha sconvolto Recanati dove l’uomo risiedeva da quando, insieme alla moglie Mariarosaria e ai due figli Simona, oggi 26enne, e Stefano 23enne, si era trasferito dalla Campania, sua terra d’origine, attratto dalla possibilità di un lavoro stabile. Vista la sua esperienza e voglia di lavorare era stato subito assunto da una ditta locale di idraulica e da lì, dopo aver fatto esperienze diverse, aveva deciso qualche anno fa di mettersi in proprio creando la “MRCI” che si occupava di installazione, manutenzione e riparazione di impianti idraulici, riscaldamento e condizionamento dell’aria.

Una vita di lavoro fatta anche di tanti amici che oggi sgomenti testimoniano alla sua famiglia il grande affetto e la stima che nutrivano nei suoi confronti.

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